A Modena c’è un gruppo di affabili ginnasti che nel 2021 ha creato una pagina Instagram per sfogare il proprio estro creativo con post satirici. La Scuderia Panaro – questo il nome scelto – e Ginnasticando.it hanno già avuto modo di collaborare in occasione della tappa di campionato ravennate di quest’anno.
Sembrava quindi giunto il momento di conoscere meglio la squadra modenese di artistica maschile che sta dietro alla pagina ma, per rendere onore allo stile della Scuderia, l’intervista è stata realizzata in forma semi-seria.
Com’è nata l’idea di creare la pagina? Durante la pandemia avete deciso di dilettarvi nello sviluppare le vostre capacità da influencer anziché quelle da panettiere oppure avete fatto troppe pizze durante il lockdown del 2020 e avete deciso di buttarvi su altro col nuovo anno?
La pagina è nata in seguito a un dialogo da simposio tra Gionny Stradi, Fabione e Zurlini Senior (all’epoca non ancora cavalli) al termine di un normalissimo allenamento di fine estate. Queste le parole:
-“Oh raga ma perché non apriamo una pagina Instagram?”
-“Perché?”
-“Così.”
-“E cosa pubblichiamo?”
-“Le prime idiozie che ci vengono in mente. Unico filtro la querela e il ban.”
-“Ci sta. Come la chiamiamo?”
-“A Modena esiste già la scuderia Ferrari, chiamiamoci Scuderia Panaro.”
-“Andata.”
Poi i ricordi si fanno più annebbiati: alcuni dicono che l’accordo sia stato suggellato da un’imprecazione in chiave di sol proveniente dallo spogliatoio, causata dall’assenza di acqua calda nella doccia; altri sostengono fosse un urlo di adolescente che veniva iniziato da Ludovico Pinotti alla nobile arte del “rompere poco le palle.”
Gli influencer non ci sono mai piaciuti quindi abbiamo deciso di “Buttarla sull’ironia per non buttarci sull’eroina.”
A proposito delle rubriche storiche, le riprenderete o le avete abbandonate in favore de “La settimana sportiva” e dei recap delle gare? Sulla scelta delle rubriche da portare avanti vale il criterio del “quello che mi va, quando mi va”?
Ultimamente la linea editoriale si concentra sui recap perché basta fare un sacco di cretinate in trasferta e trascriverle. Non serve pensare troppo (cosa che non siamo bravi né tantomeno abituati a fare). Inoltre è il format che rende di più. Puntiamo al massimo fatturato ottenuto col minimo sforzo e, possibilmente, con in mezzo qualche gin tonic.
Abbiamo dovuto scegliere se praticare il calcio con la possibilità di diventare ricchi, pieni di donne e acclamati dal mondo oppure se iscriverci in un palestra di ginnastica artistica, con la prospettiva di un salario minimo, diverse operazioni e 230h di allenamento a settimana. Per una volta abbiamo preferito il calcio.
“La settimana sportiva” è una rubrica che ci diverte molto fare, ma richiede di legare a mo’ di “arancia meccanica” Mad a una sedia davanti a 12 televisori che trasmettono 12 sport differenti in contemporanea. Questo limite tecnico, portando il capitano allo stremo delle energie psicofisiche e della sanità mentale (cose di cui in realtà ci curiamo poco), ci costringe a circoscrivere la pubblicazione a una cadenza bimestrale.
Cercheremo di implementare l’organico della redazione includendo i puledri neopromossi in scuderia, o, in alternativa, tenteremo di arrivare a 16 televisori in contemporanea (stiamo lavorando con fisiologi inglesi per integratori ad hoc).
Tuttavia, se qualcuno avesse voglia di riesumare una qualsiasi vecchia rubrica, basterà pregarci, pagarci e offrirci da bere e forse potrà essere accontentato.

Squadra che va, squadra che resta, squadra che viene. Sono cambiati i componenti della Scuderia dall’inizio del progetto? Chi sono gli Spirit e chi i nuovi arrivati?
Lo zoccolo duro della Scuderia è formato dai membri della serie A: cavallo Stradi (Gionatan Stradi, n.d.r.), cavallo Verni (Wilmer Verni, n.d.r.), Sex Symbol Ludovico Pinotti e i fratelli Zurlini (Umberto ed Enrico, n.d.r.).
A questi si aggiungono gli ex ginnasti Fabione (Fabio Soncini, n.d.r) e Gioele Andreoli, il nostro preparatore atletico Tommaso Lazzarini, Roberto Azzaro “Il Nordico”, Simone Diaferia “Il Montanaro” e i tre nuovi pony Pietro Cecconi, Christian Filippis ed Elia Lironi. Questi ultimi ammessi alla Gran tavola della biada dopo aver superato egregiamente il test del nonnismo, che molto banalmente consiste nel condividere lo spogliatoio con Fabione e Sex Symbol senza piangere e/o smettere di fare ginnastica.
Membro onorario Andrea Russo, da tre anni a questa parte colonna portante della squadra in serie A.
Da dove viene quell’equilibrio nei vostri post che centrano il punto in maniera satirica e spesso pungente?
Siamo cresciuti a pane, magnesio e Michele Serra. Ci ispiriamo alle rubriche di quest’ultimo sul quotidiano “Repubblica” e alle sue vecchie rubriche nel settimanale Espresso. Diciamo che è un po’ come un pittore appena operato ad entrambi i polsi e le mani che, con ancora il gesso in ambedue gli arti, prova a dipingere il “Bal au moulin de la Galette”.

Se pensate sia finita qui, vi sbagliate. La redazione di Ginnasticando.it non se l’è sentita di dire ai gestori della Scuderia che la prolissità è un bene per gli avvocati, ma non lo è nelle interviste. Pertanto non ci resta che dire: alla prossima puntata.