sabato 9 Dicembre 2023
14.8 C
Rome
sabato 9 Dicembre 2023

Il pubblico della ginnastica contro Luciana Littizzetto: quando la retorica banalizza la straordinaria storia di Simone Biles

"Salti mortali" nella vita e in pedana al netto delle medaglie: chi è l'icona della ginnastica, tra successo e difficoltà

In Evidenza

Agli attuali Campionati del Mondo di Ginnastica Artistica di Anversa 2023, la statunitense Simone Biles ha presentato, per la quinta volta, un elemento inedito che ha preso il suo nome: Biles II.

Si tratta, come gli esperti e gli insiders sanno, di uno Yurchenko doppio carpio al volteggio, ovvero in un salto di elevata difficoltà (6.4, il valore più alto nel Codice dei Punteggi) dalla matrice della rondata flic cui si collega una doppia rotazione dietro in posizione carpiata.

Simone ha scritto già altre volte la storia della ginnastica, per esempio dieci anni fa quando ha presentato il Biles I al corpo libero (doppio teso dietro con mezzo), il Biles I al volteggio e via dicendo, fino ad oggi in cui è, di fatto, la prima atleta donna a presentare un triplo salto in gara.

Questo evento, come si può ben constatare sul web, ha fatto scalpore ed è finito su innumerevoli testate giornalistiche e pagine social non solo inerenti allo sport, ma provenienti dai più variegati settori. Tra chi la acclama, la venera ed è concorde nel sottolineare che non casualmente Simone Biles è la G.O.A.T. della ginnastica artistica mondiale.

Nel momento in cui le notizie divengono di dominio pubblico ed escono dalla propria nicchia, è sempre un piacere per tutti gli amanti del settore. Specialmente se si parla di uno sport come la ginnastica, da considerarsi quasi uno sport minore, considerati i sacrifici che fanno ginnasti e ginnaste a livelli così alti e il peso che generalmente hanno a livello mediatico.

Spesso e volentieri, però, nell’incontrollato diffondersi della notizia, si può andare incontro a una generalizzazione, che può anche sfociare nella banalizzazione della stessa.

Fa discutere, in quest’ottica, il caso della presentatrice televisiva e attrice comica Luciana Littizzetto, la quale ha condiviso sul suo profilo Instagram l’impresa compiuta da Biles, aggiungendovi un commento che ha scatenato uno scontento generale da parte di numerosi amanti del settore:

L’idea di fondo della Littizzetto sembra essere quella di attuare una retorica e di mandare, quindi, un messaggio che ha certamente alla base le migliori intenzioni; allo stesso tempo può suonare denigratorio nei confronti dell’entità del gesto compiuto dalla Biles e proprio per questo necessita di una contestualizzazione più attenta e precisa.

Citando le parole della Littizzetto, quali “Orgogliosa di te bambina”, molti si sono opposti a tale connotazione. In effetti, occorre precisare che Simone è una donna, sposata, che all’età di 26 anni è già la ginnasta più forte di tutti i tempi, nonché una vera e propria sopravvissuta alle numerose e spiacevoli vicende che la vita le ha posto lungo il cammino.

Se ci si limitasse a guardare e a valutare i successi sportivi, Simone sembrerebbe una ginnasta con un enorme potenziale e talento, che senza troppa difficoltà vola ed esegue routine incredibili, vincendo medaglie in qualunque occasione competitiva.

Simone Biles si può dire abbia un background insolito. È la terza di quattro fratelli, tristemente entrati e usciti dall’affido a partire dai primi anni di vita, poiché la madre, tossicodipendente, non era in grado di prendersi cura di loro. Simone viene poi ufficialmente adottata nel 2003 dai suoi nonni materni, insieme a sua sorella Adria, e vivrà in Texas fino ad ora.

Nel corso della sua ormai serena vita, Biles ha avuto a che fare con un altro mostro, che ha abusato di lei e di alcune delle sue compagne di squadra. Nel 2018, infatti, Simone rilascia una dichiarazione su Twitter, affermando che l’ex-fisioterapista della nazionale statunitense Larry Nassar aveva abusato sessualmente di lei. A seguito di tale rivelazione, si è aperto un processo penale in cui vennero coinvolti anche gli storici allenatori della squadra nazionale, i coniugi Karolyi, al corrente dei gravi reati commessi da Nassar verso le atlete.

Una battaglia, quella di Simone e delle sue compagne, contro l’intero sistema, la USA Gymnastics, che ha permesso lo svolgersi di tali attività e “che ha fallito nel proteggere le atlete”, come dichiara più volte la Biles.

Ai Giochi di Tokyo del 2021, Simone Biles è vittima dei “twisties” (di cui abbiamo parlato qui) che le impediscono di performare al meglio durante la finale a squadre. Simone descrive quel momento come una profonda sofferenza a livello psicologico, motivo per cui decide di dare la priorità alla sua salute mentale e ritirarsi dalla competizione.

Anche in questo caso la notizia ha avuto una risonanza mondiale e Biles è stata al centro di diversi dibattiti: ammirata da un lato per aver dato un peso, finalmente, all’importanza di preservare la propria salute mentale, forse troppo spesso trascurata nello sport di alto livello; dall’altro lato, quasi criticata per essersi ritirata dalla gara in un momento di difficoltà, come se non fosse anche Simone Biles capace di sbagliare o di fare un passo indietro qualche volta.

Che si sia d’accordo o meno, va sottolineato che chiunque ha una propria storia, più o meno difficile agli occhi degli altri. Che si sia presentato un nuovo “salto mortale” nella ginnastica, come definito dalla signora Littizzetto, o che questo salto faccia parte della quotidianità di ogni donna. Ogni donna, ogni giorno, affronta le proprie difficoltà e i propri “salti mortali”, ciò non determina la prevalenza di uno sugli altri.

Ed è vero: con o “senza medaglia” (citando sempre Luciana Littizzetto), non è questo il punto vero e proprio di ciò che un’atleta del genere ha fatto, è riuscita, e ad oggi continua a fare: Simone Biles ha consacrato non solo il suo nome nella storia della Ginnastica, ma si è affermata come donna nella propria storia.

Segui GINNASTICANDO.it sui social

Martina Paganelli
Martina Paganelli
Nata e cresciuta a Bologna, attualmente vivo, mi alleno e lavoro nell'ambito della ginnastica a Civitavecchia. Ho 23 anni e sono entrata in contatto con questo meraviglioso sport all'età di 7, senza mai smettere di amarlo. Sono studentessa magistrale in Lingue per la Comunicazione Internazionale, amo scrivere e, since 2012, grande fan di @Ginnasticandoit, quindi eccomi qua!

Podcast - Gymnastics Heroes


GINNASTICANDO.it è sempre gratuito, senza alcun contenuto a pagamento. Un tuo aiuto varrebbe doppio: per l'offerta in sé, ma anche come segno di apprezzamento per il nostro lavoro.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Altri Articoli

15 COMMENTI

  1. La Littizetto è una persona che sembra vivere frequentemente in propri twisties esistenziali, come tanti personaggi di sinistra, specie se ricchi, che si sentono esenti da ragionamenti reali e coerenti.

  2. Bellissimo articolo!
    Condivido ogni sua parola, da donna, da madre di figli che fanno sport (a bassissimo livello), da amante della ginnastica.
    Ogni donna ha la sua storia e le sue sfide, non si può sminuire i risultati di una in luce dele difficoltà di un’ altra.

  3. Articolo giustissimo e senza sminuire il valore delle difficoltà e degli impegni che ogni giorno tutte le donne affrontano, la signora Littizzetto parla e commenta come tanti senza conoscere l’ambito in cui le cose avvengono e le persone vivono.

  4. Ma perché la Littizzetto deve commentare una cosa di cui non sa assolutamente nulla!!!! La mia domanda è PERCHE’????

  5. Ma vi è venuta in mente l’idea che magari la Littizzetto (la butto lì eh, senza pretese) stesse facendo della…uhm….come si chiama quella cosa? Ah sì, ironia.
    Questo articolo sembra il risultato del tema di terzo superiore in cui, per dimostrare di non essere andati fuori traccia perché non sappiamo proprio cosa scrivere, ogni tanto si ripeteva la frase del titolo con convinzione.

  6. Che la Littizzetto non abbia imparato ad accendere il cervello prima di parlare , è un fatto risaputo. Non ne inbrocca una…

  7. Quella tale Littizzetto ha dimostrato la sua totale stupidità aggravata dalla perdita di umiltà di chi di sente ormai arrivata…al capolinea ! Non può minimamente confrontarsi con il vissuto e la grandezza di una ginnasta a livello mondiale, né tantomeno commentare non avendone la competenza. Ha perso un’ occasione per stare zitta. Faccia la comica come gregaria di Fazio, che va benissimo 🤦

    • Lino, sul fatto che vada benissimo ci sarebbe da discutere… vorrei ricordare, come già detto, che i due soci Fazio/Lucianina, sono stati lautamente e spropositatamente pagati con i risparmi (canone RAI) dei poveri e già ampiamente bastonati cittadini italiani!!!
      Meditate gente, meditate…

  8. La Littizzetto che è una che usa il suo personaggio in Televisione deve capire che deve tornare a passare lo Swesser per pulire la polvere a casa sua .

  9. La “signora” Littizetto (solo anagraficamente, una vera “signora” è ben altra cosa), è abituata a riempirsi la bocca di parole inutilili e denigratorie solo per fare audience e per compiacere il suo anfitrione, entrambi lautamente pagati fino a ieri dalla TV di stato con i risparmi (canone) dei poveri cittadini italiani…
    La sintesi della tristezza della nostra RAI!!!

  10. Purtroppo i personaggi arroganti e presuntuosi sentono spesso il bisogno di mettersi in competizione con chiunque senza motivo. Una grande donna e ginnasta che viene chiamata bambina dall’alto della maturità della Littizzetto non fa ridere, mette in evidenza la piccolezza di chi non sa stare al suo posto.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultime Notizie