Lo sport, come la vita, è ricco di emozioni, a volte positive altre meno. Spesso le emozioni forti sono espresse da lacrime, ma ci sono lacrime e lacrime.
Qualche tempo fa vi avevamo parlato qui della carriera illustre di Nicola Bartolini, stella della ginnastica artistica italiana e internazionale. E’ suo il volto su cui ci vogliamo concentrare oggi, perché i più ricorderanno le sue lacrime nel 2015 e nel 2019 quando l’Italia non è riuscita a qualificare la squadra maschile per le Olimpaidi di Rio e Tokyo. Nicola si è visto portar via il suo sogno non una, ma due volte. Ed è per questo che adesso la soddisfazione è anche maggiore.
Ai mondiali di Anversa la squadra Italiana centra finale a squadre e la tanto desiderata finale olimpica. Si è conclusa ieri la gara a squadre dove la nazionale ha conquistato l’ottava posizione in classifica. Dopo dodici anni di attesa, l’Italia porterà 5 atleti, tra i grandi, sulle pedane più prestigiose del mondo, a vivere un sogno.
In uno sport competitivo e fisico come questo, dove gli infortuni sono sempre dietro l’angolo, dove ci si gioca la carriera con un esercizio di un minuto e mezzo, ci sono lacrime e lacrime. Spesso sono di dolore, sconfitta, delusione, ma le lacrime di cui parliamo oggi sono di gioia, soddisfazione, un po’ di incredulità forse, ma sicuramente di felicità. Le lacrime di oggi rappresentano sogni e speranze, sanno di Olimpiadi.

Noi speriamo di continuare a vedere lacrime di gioia ogni giorno sul viso di ogni atleta che corona il proprio sogno.
Buone olimpiadi Italia, a Parigi piangeremo di gioia con voi.