Allo Sportpaleis di Anversa si è appena conclusa la finale a squadre femminile, che ha visto come prevedibile, salire gli Stati Uniti – trascinati da Simone Biles– sul tetto del mondo. Il resto del podio non è stato però così prevedibile, in quanto due nazioni hanno inaspettatamente fatto breccia nel cuore del pubblico di Anversa e ovviamente in quello delle giurie: il Brasile, che ottiene la medaglia d’argento, e la Francia che ottiene invece il bronzo.
L‘Italia con alti e bassi, ha condotto comunque una bella gara, pagando purtroppo qualche errore di troppo. Le Azzurre si piazzano al quinto posto, avendo davanti la Cina per circa due decimi e lasciandosi dietro Gran Bretagna, Paesi Bassi e Giappone. Un risultato che, sebbene al di sotto delle reali possibilità della squadra (di cui la maggior parte delle titolari assenti per infortunio), fornisce nuovi spunti e nuove strategie per lavorare meglio in vista dei giochi Olimpici di Parigi.


USA
7 titolo consecutivo per gli Stati Uniti D’America, trascinati da una Simone Biles in gran forma ma cauta. La squadra durante il riscaldamento deve purtroppo fare a meno di Jocelyn Robertson a causa di un infortunio alla caviglia. Al suo posto entra la riserva Leanne Wong.
Al volteggio Simone Biles decide di rischiare poco, eseguendo “soltanto” un salto Cheng (14.800), anche le parallele, sua acerrime nemiche da cui esce in Tsukhara avvitato, le fruttano un 14.466. Anche Shilese Johnes piazza la stoccata, totalizzando con un esercizio da paura 14.633 (D 6.3). Simone durante la trave, uno dei suoi attrezzi di punta, ottiene 14.300 eseguendo il Biles in uscita dal suo esercizio (Tzukahara raccolto) e compensa la rotazione di gran lunga sottotono del resto della squadra ( 11.700 per Leanne Wong che purtroppo incappa in una brutta caduta, e 13.600 per Shilese Jones che commette qualche sbilanciamento di troppo). Dulcis in fundo lo stratosferico corpo libero da 15.166 (doppio teso con un avvitamento, Tzukahara avvitato, doppio teso con mezzo giro (Biles) e doppio teso) consacrando la sua nazione alla settima vittoria consecutiva.
BRASILE
Bella e meritatissima la medaglia d’argento alla nazionale Brasiliana trascinate dalla potenza di Rebeca Andrade (sottotono sollo alla trave, 13.133, per il resto totalmente spettacolare) e Flavia Saraiva (che compensa la trave di Andrade con 14.066 ed esplode al corpo libero, 13.900). Contributo importante per l’ottenimento della medaglia è stato fornito anche da Jade Barbosa che con il suo salto al volteggio totalizza 13.933, regalando al suo paese uno storico argento.
FRANCIA
La nazionale Francese ha realmente eseguito la gara della vita, supportata anche dal fragoroso tifo del pubblico nel palazzetto. Le ginnaste d’oltralpe hanno saputo mantenere la concentrazione e piazzare le stoccate necessarie a salire sul podio. Melanie De Jesus Dos Santos ha svolto una ara spettacolare, solida e precisa su ttti gli attrezzi (tra tutti 14.400 a volteggio e parallele e 14.000 alla trave). Altri punteggi degni di nota sono il 14.300 al volteggio di Coline Devillard, il 14.133 di Lorette Charpy alle parallele e il 13.733 alla trave di Marine Boyer.
LA GARA DELLE AZZURRE

Il team Italia è partito, non con poca paura, all’ostica trave. Ma ogni dubbio è stato fugato grazie all’ottimo esordio di Manila Esposito: la trave sembra essere il suo elemento, non cede nemmeno ad uno sbilanciamento. Ottima la serie acrobatica flic flic salto in entrata. Viene premiata dalla giuria con un ottimo 14.133. E le due connazionali non sono da meno: Elisa Iorio che stampa un solidissimo 13.500 e Angela Andreoli, ultima delle azzurre a salire all’attrezzo che totalizza un meritato 13.033 (era stato avanzato anche ricorso sulla nota D di 5.2 poi non accettato)
La gara si è poi spostata al corpo libero dove ad esordire è stata Alice D’Amato. Un’uscita di pedana dal doppio teso (eseguito però perfettamente) , triplo avvitamento, ribaltata salto teso con due avvitamenti e chiude con enjambée cambio ad anello. Il sue esercizio viene valutato con 13.300 (5.4 di D). Anche Manila Esposito fa del suo meglio, totalizzando 13.633 con un’ottima acrobatica. Chiude per l’Italia Arianna Belardelli, al suo primo mondiale: Tzukhara Avvitato in prima diagonale, rondata flic doppio raccolto in seconda,, due avviamenti e mezzo (sbilanciamento all’arrivo) valutato dalla giuria con 13.133
Il volteggio è poi un attrezzo molto favorevole alle italiane: Manila Esposito salto teso con un avvitamento e mezzo, 13.700 (9.1 di esecuzione). Alice D’amato con il suo doppio avvitamento ottiene invece 14.166. Anche il DTY di Arianna Belardelli si unisce al totale di squadra con 13.766
Ultimo attrezzo per le Azzurre sono le parallele. Manila esce in doppio avanti e totalizza 13.400, qualche penalità per lei. Con l’errore di Alice D’Amato purtroppo termina la corsa dell’Italia verso il podio: 13.200 il suo punteggio che risente troppo della caduta dal giro in cubitale. Elisa Iorio termina il Mondiale azzurro con un buon 14.033 che ovviamente non basta per aspirare al podio.