Fresca degli ottimi risultati ottenuti alla Coppa del Mondo di Parigi e, inoltre, della recente vittoria del circuito World Cup 2023 in 3 specialità su 4, l’australiana Georgia Godwin è già ad Anversa, pronta a brillare anche a questi Campionati del Mondo 2023.
Dopo essere stata incoronata Campionessa All-Around dei Commonwealth Games 2022 e aver vinto ben 5 ori alle varie tappe di Coppa del Mondo, nonché aver concluso lo scorso Mondiale con un ottimo 12esimo posto All-Around, la Godwin ha saputo far fronte, oltre che ai successi, a numerose difficoltà e infortuni nel corso della sua carriera.
A tal proposito, è stata ora intervistata da Heath Thorpe, suo compagno di squadra in nazionale e al suo debutto da giornalista per GymnasticsNow, che ha discusso con lei le chance della squadra australiana di qualificarsi per i Giochi di Parigi e sulle principali motivazioni che continuano a spingerla oltre i suoi limiti nella sua carriera ginnica.
La qualificazione olimpica per il Team Australia
Per gli ultimi due quadrienni olimpici l’Australia femminile di artistica ha rischiato di non avere nessuna ginnasta a rappresentarne i colori.
Grazie alla sua stellare performance ai Mondiali 2019 Georgia Godwin è riuscita a ottenere un pass individuale per volare a Tokyo 2020, nei quali si era piazzata 19esima nel concorso individuale. Al suo fianco si era poi riuscita a qualificare la compagna di squadra Emily Whitehouse grazie alla sua ottima prestazione ai Campionati Oceanici 2021.
Questa volta, però, la Godwin ha ambizioni più grandi in vista dei prossimi Giochi Olimpici. Infatti, Georgia spera di poter portare con sé a Parigi più compagne di squadra, qualificando l’intera squadra australiana.
A completare il team in corsa per la qualifica olimpica ad Anversa, oltre a lei e alla Whitehead, saranno Miella Brown, Kate McDonald, Ruby Pass e Brenna Scott.
“Questo è il mio quinto Mondiale, ma sono emozionata come se fosse il primo. Il mio obiettivo principale è aiutare il più possibile la squadra a classificarsi tra le prime 12 squadre, assicurandoci così un pass Olimpico per gareggiare a Parigi il prossimo anno,” dice la Godwin.
Dopo aver conquistato un ottimo decimo posto di squadra agli scorsi Mondiali di Liverpool 2022, l’Australia ha buone possibilità di finire tra le prime 12 squadre nei prossimi giorni ad Anversa.
Cosa c’è di diverso stavolta?
Molti si mostrerebbero scettici riguardo predizioni o previsioni in vista del Mondiale qualificante, vista anche la sfortuna del Team Australia che per ben due volte, prima per Rio e poi per Tokyo, ha visto sfumarsi la qualifica davanti agli occhi. Non è, però, il caso di Georgia Godwin, che si dice ottimista a riguardo dal momento che le cose sono cambiate stavolta, anche grazie ai cambiamenti attuati dalla Federazione Australiana di Ginnastica nei confronti degli atleti e degli aspetti più culturali dell’ambiente ginnico:
“Onestamente, sento questo quadriennio come molto diverso dai due passati…ci sono stati diversi cambiamenti in positivo a livello culturale. Stiamo facendo le cose diversamente, riusciamo ad avere un gruppo unito e coeso tra GAM e GAF, come anche tra staff, atleti e tecnici e, cosa più importante, ci stiamo divertendo,” racconta Georgia.
Georgia racconta anche come l’unione del gruppo, della squadra, sia stata fondamentale anche al di fuori della palestra.
“Abbiamo una voce e contributi in tutto ciò che riguarda l’allenamento e la competizione, che possa in qualche modo toccarci. Abbiamo lavorato affinché il Team Australia crescesse anche tramite attività a fine culturale, così da proseguire e continuare a migliorare nella direzione giusta.”
La sua motivazione e le aspirazioni personali
La Godwin è tra le numerose ginnaste che hanno contribuito a cambiare gli standard d’età della ginnastica artistica femminile internazionale, che è sempre stata dominata dalle teenager. Dopo aver raggiunto il traguardo di atleta olimpica agli altri encomi da lei conquistati, verrebbe naturale chiederle quale sia la motivazione a spingerla sempre più lontano.
“Diciamo che ci sono diverse ragioni per cui continuo a fare questo sport alla “veneranda età” di 25 anni,” spiega scherzando.
La sua risposta in realtà è molto semplice: “Riesco ancora a migliorare e a divertirmi facendo ginnastica, perché dovrei smettere?”
Ed è proprio questo il messaggio che ginnaste come Georgia continuano a mandare alle giovani atlete. Sei tu che scrivi le pagine della tua carriera sportiva, arrivi a un punto in cui ti diverti e ti godi la “maturità” e continui a farlo finché ti rende felice.
“Ho imparato che è possibile divertirsi mentre si preparano le gare e anche gareggiando, portando allo stesso tempo i risultati. Per diverso tempo mi sono concentrata solo sui risultati, che in qualche modo mi portavano via il lato bello e che più mi piace di questo sport. Faccio ginnastica perché è ciò che amo. Mi fa sentire viva e fiera,” conclude così Georgia Godwin.