Dopo il grave incidente subito ormai più di un anno fa, Nicolò Mozzato è tornato ai vertici delle classifiche italiane su quai tutte e tre le specialità agli Assoluti 2023 appena conclusisi: cavallo, parallele e sbarra.
Con esercizi di quota internazionale e punteggi altrettanto meritevoli, Nicolò Mozzato è ufficialmente tornato e è pronto a puntare più in alto possibile: “Ero finito, ma sono tornato e voglio Parigi”.
La stessa motivazione e determinazione che esprime ora, è quella che l’ha rimesso in piedi dopo quel terribile 1° aprile 2022, a seguito del suo disastroso arrivo a volteggio dal Roche alla Coppa del Mondo di Baku. In tanti, medici compresi, non erano certi del decorso post-operatorio; alcuni addirittura temevano non sarebbe più riuscito a camminare. Ciononostante, Nicolò è stato pronto, anche in quell’occasione, forse la più decisiva della sua vita, a rialzarsi in piedi con le proprie gambe nel vero senso della parola; a riscattarsi, a lavorare sodo per un obiettivo che non è mai davvero sfumato dentro di lui e che, evidentemente, ancora arde fortemente. E quella grinta è stata determinante nelle finali di specialità di questi Assoluti, dove è stato ripagato della fatica e della sofferenza affrontate in questo lunghissimo anno di “rinascita”.
Lo scorso venerdì 8 settembre, Mozzato concede un’intervista esclusiva al quotidiano La Gazzetta dello Sport. Come afferma nell’articolo, per lui essere di nuovo in pista e farlo a modo suo è stata la chiave per la sua felicità: “Famiglia, amici e fidanzata sono tutti convocati e a loro voglio dimostrare quanto sia di nuovo in grado di fare tutto bene, con il mio stile e la mia bravura.”
Nicolò ricorda anche e inevitabilmente la sua vittoriosa carriera prima dell’infortunio. Sono stati diversi, infatti, i successi da lui conquistati: primo italiano campione europeo junior nel 2018 nella storia, primo alla sbarra e argento al corpo libero, risultati ancora inediti e non ancora eguagliati da nessuno oltre a lui. “È stata la prima volta in cui ho capito quanto la preparazione influisca sul risultato finale – racconta a La Gazzetta Mozzato – Ricordo l’anno successivo, da senior, ai Giochi Europei di Minsk la differenza di età, anche dieci anni, con gli altri atleti.”
Fino ad arrivare alla sua prima delusione della carriera, come la definisce lui, quando ai Mondiali di Stoccarda 2019 subisce un infortunio alla spalla, una lesione che decide di operare subito nel 2020 durante il Covid, momento in cui lo sport si è arrestato per tutti e in tutto il mondo.
Meno di un anno dopo l’intervento, Nicolò Mozzato partecipa agli Assoluti di Napoli e vince il titolo a parimerito con Nicola Bartolini. Soddisfazione grande e impresa memorabile, tanto da essere convocato per i Mondiali di Kitakyushu, Giappone, dove dà il meglio di sé e rientra ufficialmente in campo internazionale. Fino a pochi mesi dopo, a Baku:
“La gara stava andando benissimo, ero secondo nei sei attrezzi. Faccio un salto provato al mattino senza problemi, ma atterro male, con entrambe le ginocchia in iperestensione…Mi crolla il mondo addosso.” Così Nicolò riassume quei rapidissimi attimi, confusi, dolorosi e certamente traumatici per lui. “Oggi non riuscirei a guardare nemmeno gli altri atleti che fanno quel tipo di salto,” e ancora non si spiega il perché.
Ciò che è capitato subito dopo Nicolò lo descrive come un blackout momentaneo. “Ho spento tutto”, come racconta al giornalista, e si è ritrovato ad aver perso tutto quello che per lui era la normalità: i salti in pedana, le ricorse, tutto in fumo e così lontano. Al loro posto sono subentrate la sedia a rotelle prima e le stampelle poi, il tutto rendendolo dipendente quasi completamente dagli altri. “Mi svegliavo presto per il dolore; i medici non sapevano come sarebbero andati i mesi successivi, ma non avevo altre alternative. O così, o mollavo.” E non ha affatto mollato, nonostante gli imprevisti.
Infatti, qualche mese dopo l’inizio della riabilitazione, un bottone salta ed è costretto a rioperarsi prima al ginocchio destro, poi al sinistro per lo stesso motivo soli tre mesi dopo. “A quel punto, dopo tre interventi in 9 mesi, ho ascoltato soltanto il mio corpo e il mio cuore, prima di decidere se andare avanti.”
Nonostante tutto, ma veramente tutto stavolta, Nicolò Mozzato è riuscito a rientrare nuovamente in gara l’11 febbraio alla Serie A di Firenze 2023, tra i visi commossi dei compagni di squadra, del pubblico, ma fra tutti del suo punto saldo Gianmatteo Centazzo, il suo allenatore. “Ringrazierò sempre Gianmatteo Centazzo, per esserci stato in ogni momento, spero di averlo reso orgoglioso.”

Per fortuna, in questo lungo e difficile percorso non è stato solo:
“E poi la federazione, con il presidente Tecchi e Mauro Gatti, il mental coach della Nazionale che mi ha insegnato a superare i momenti più brutti, come quando mi sono ritrovato in un corpo che non era più il mio. Grazie anche a chi mi segue sui social, ho scoperto di poter essere di aiuto per molte persone.”
Adesso Mozzato punta più alto che mai e farà di tutto per esserci: i Giochi di Parigi 2024. Nicolò, infatti, a questi Assoluti si giocava un posto in squadra ai prossimi Mondiali di Anversa 2023 tra poche settimane. La squadra, però, è stata annunciata e Mozzato sottolinea, in un comunicato stampa della SPES Mestre che “ho dimostrato di avere nelle corde 3 esercizi sopra i 14 punti e vorrei che Cocciaro lo sapesse perché io ai mondiali ci voglio andare…le mie ginocchia me lo chiedono. Ed in tutti e 3 gli esercizi che ho fatto, non ho rischiato l’esercizio a cui sto lavorando quindi…ci sono.”
Purtroppo, Nicolò non farà parte della squadra che andrà ai Mondiali, ma l’obiettivo non cambia:
“Per tornare quello di prima – e sembra proprio che sia tra i suoi obiettivi principali – dovrei operarmi di nuovo. Magari lo farò dopo aver salutato Parigi.”