Due giorni fa sono ufficialmente calati i riflettori sui Campionati mondiali di Ginnastica Ritmica 2023 che hanno visto la delegazione italiana portare a casa ben cinque medaglie e due pass olimpici.
Sotto l’attenta organizzazione della Rfeg (la Federazione Spagnola di Ginnastica) sia il pubblico presente alla Feria Valencia, sia quello da casa ha potuto godere di una rassegna iridata a dir poco spettacolare.
Una degna conclusione di questa rassegna è dare voce delle protagoniste passate in Mixed Zone al termine delle gare.
Sofia Raffaeli, di fatto l’italiana più vincente di sempre in questo sport, dei suoi tre argenti e del bronzo nel Team Ranking ai microfoni Rai in Mixed Zone ha detto: «Senza Milena non ci andavo alle Olimpiadi. Sono contenta per i tre argenti, ma non sottovalutate il bronzo per Nazioni perché è una medaglia di tutto il movimento! Oggi [nell’All-Around ndr.] ho fatto la gara per divertirmi. Ho provato a vincere, ovvio, e anche se non ci sono riuscita per me vale come una vittoria. Ho saputo reggere una gara difficile e non ho mollato dopo la piccola perdita alle clavette, con un nastro che ho fatto alla grande proprio per lasciare un ricordo indelebile, visto che era l’ultimo esercizio del mondiale. Fino ad ora, in carriera, non avevo mai pianto di gioia, questa volta mi sono lasciata andare. L’emozione era grande, c’ho messo tutta me stessa, senza pensare ad altro se non alla pedana e alla musica. Esserci riuscita è la cosa più bella che si possa provare. Dedico il risultato alla mia famiglia e soprattutto alla mia società, la Ginnastica Fabriano, e le mie allenatrici, che sono state fondamentali per il mio percorso di crescita. Mi hanno sostenuto tantissimo. Fabriano è la mia casa, ci sosteniamo a vicenda, anche con le ragazze in palestra, le tecniche, dalla prima all’ultima, comprese quelle che sono rimaste in Italia.»

Ai nostri microfoni in Mixed Zone, Milena Baldassarri dopo la finale All-Around ha detto: «Sono molto contenta della gara di oggi, non tanto per la classifica quanto per aver portato a termine quattro esercizi senza errori, ed era quello l’obiettivo: divertirmi e fare bene. Ovviamente sono contenta anche di aver migliorato la classifica. Rispetto alla qualifica c’è stato un pensiero in meno, [quello del pass olimpico ndr.] mi sono voluta godere il pubblico, la pedana e il momento. Qui in Spagna c’è sempre un pubblico molto caloroso ed è sempre bello venire a fare le gare qui, soprattutto un Mondiale; c’è sempre tanta gente che ci vuole bene e ci stima. Sono contenta perché sono l’unica ginnasta che, dal 2017, che riesce a fare tutte le finali All-Around. Lo ero stata già dall’anno scorso, ma anche quest’anno mi sono riconfermata.»

«Il nostro obiettivo principale era il pass olimpico», ha dichiarato, invece, Alessia Maurelli, portavoce di tutta la squadra riunita davanti ai microfoni Rai in Mixed Zone. «L’appuntamento con il destino è rinviato di un altro anno e in Francia ci riproveremo. Bellissima anche la medaglia del nostro team, con le individualiste, che è un po’ di anni che non scende dal podio. Sicuramente anche questa è una conquista e la dice lunga sul valore del movimento della ritmica italiana. Per molte di noi questo potrebbe essere stato l’ultimo mondiale, visto che nel 2024 la rassegna FIG non c’è. Ma l’avevamo detto anche nel 2019, quindi mai dire mai. Ora dobbiamo riposarci fisicamente e mentalmente. Andremo un po’ in vacanza per poi buttarci testa e cuore sulla road to Paris, con la rinnovata carica che ci ha dato questa esperienza a Valencia e con i nostri sorrisi. La concorrenza, l’abbiamo visto, è molto alta. Si affacciano al podio sempre più Paesi, come ha dimostrato anche il recente mondiale juniores di Cluj Napoca. Ed è bello così, vedere gare sempre più di livello rende il nostro bellissimo sport ancora più spettacolare.»

«Le aspettative su di noi erano tante e sappiamo anche quanto pesasse sulle spalle delle atlete la qualificazione olimpica», ha detto l’allenatrice della squadra nazionale Emanuela Maccarani. «Abbiamo commesso errori evitabili, ma il lavoro paga sempre. Il livello generale è cresciuto molto. Quello che ci è mancata è la solita sicurezza, l’autostima che viene dalle conferme. Lasciamo comunque Valencia con la consapevolezza di avere grandi potenzialità e margini di miglioramento». Durante la diretta Rai, Maccarani ha anche confermato l’intenzione di cambiare gli esercizi della squadra con l’arrivo dell’anno olimpico. Ha dichiarato che una scelta musicale è già stata fatta e che ci sono anche le idee giuste per proseguire con la costruzione delle nuove routine.
Le dichiarazioni delle altre contendenti
Dietro le quinte c’è stata anche grande emozione per i gruppi nazionali di Brasile, Francia e Ucraina, che insieme a Italia e Cina hanno conquistato il pass per le Olimpiadi.
Le cinesi, che sono riuscite a scrivere la storia in questi Mondiali, in Mixed Zone hanno dichiarato attraverso la voce della capitana Guo Qiqi: «Le medaglie sono state la giusta ricompensa per il modo in cui abbiamo affrontato questa competizione. Ci siamo battute per fare del nostro meglio in pedana di gara così come durante gli allenamenti, e questo ci ha dato la giusta sicurezza per raggiungere l’obiettivo a Valencia e anche per guardare a quelli futuri.»
Le padrone di casa della Spagna, che in questi giorni hanno esaltato il pubblico di casa alla Feria Valencia, in Mixed Zone si sono mostrate serene e sorridenti. «Siamo dell’idea che le finali siano da vivere», ha dichiarato la capitana Ines Bergua. «Non possiamo descrivere a parole l’emozione provata nel vedere il pubblico acclamare noi e i nostri esercizi; ci ha riempito il cuore di gioia. Siamo contentissime che il pubblico si sia divertito con noi, perché anche noi ci siamo divertite a eseguirli per loro. Questa è stata la migliore gara della nostra vita.»
Durante l’ultimo giorno di gara il caloroso pubblico spagnolo ha anche ritagliato un momento di attenzione alla giornalista Paloma Del Rio, famosissima voce della televisione spagnola per la ginnastica ritmica, artistica e pattinaggio artistico. Quello di Valencia per lei è stato l’ultimo commento della carriera e il pubblico l’ha omaggiata acclamandola quanto le stesse atlete.
Parlando di atlete amatissime dal pubblico non si può non parlare dell’asso piglia tutto tedesco: Darja Varfolomeev. La tedesca, che ha vinto tutti gli ori disponibili in gara eccetto quello del Team Ranking, ai microfoni FIG ha detto in Mixed Zone: «L’ultimo giorno è stato il più duro, e sono contenta di avercela fatta. Mi sono sentita più debole durante la finale, ma il pubblico mi ha aiutata a trovare la forza. Il titolo mondiale per me è stato molto più importante delle altre medaglie e sono soddisfatta di averlo ottenuto, anche perché nei miei esercizi non c’è stata nessuna vera perdita.»
E per finire, toccante anche l’intervento del bronzo mondiale Daria Atamanov, che è apparsa molto emozionata di fronte ai giornalisti in zona mista con la medaglia al collo. «Ci ho messo due mesi per tornare a camminare di nuovo dopo l’infortunio. Ho passato un periodo davvero difficile ed essere qui con questa medaglia al collo è una doppia vittoria.»