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“Il supporto del pubblico mi ha scaldato il cuore” – Kaylia Nemour si racconta a Ginnasticando.it

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Il sostegno del pubblico, un nuovo elemento e gli obiettivi della sua vita. Kaylia Nemour si racconta in un’intervista a Ginnasticando.it in seguito ai campionati Africani.

La ginnasta di origine franco-algerina, sicuramente già nota agli appassionati di ginnastica – considerando il clamore mediatico che si era creato attorno alla sua possibile o no partecipazione proprio a questi campionati – ha ottenuto il nullaosta solo qualche settimana fa. Successivamente, con le sue notevoli difficoltà a trave e parallele, si è incoronata campionessa AA.

Sono estremamente felice che mi sia stata data in tempo la possibilità di partecipare e che io ci sia riuscita. In più ho ottenuto la qualificazione per i mondiali!

Foto di: Gymnastics South Africa

Come vi avevamo spiegato tempo fa, la ginnasta rischiava di non poter rappresentare l’Algeria a questi campionati per problemi burocratici e di conseguenza di non poter rincorrere l’obiettivo più grande della sua carriera:

Voglio partecipare alle olimpiadi e ottenere il miglior risultato possibile.

Cresciuta in Francia, ha vinto numerose medaglie sin da piccola, poi un problema fisico ha compromesso la sua preparazione. La scelta di cambiare nazionale di appartenenza e la burocrazia legata a ciò, ha generato un vero e proprio caso mediatico. Gli appassionati della ginnastica hanno addirittura creato una petizione che ha raccolto più di 6.500 firme per aiutarla. Ciò ha contribuito ad accelerare il processo burocratico che ha concesso a Kaylia il nullaosta necessario. Quando le ho chiesto se si aspettasse tutto questo clamore e sostegno ha risposto:

No, non mi aspettavo tutto questo supporto. Mi ha scaldato il cuore, mi ha resa molto felice e onorata!

Kaylia Nemour non ha ancora compiuto 17 anni, ma ha le idee molto chiare sul suo futuro. Oltre alle olimpiadi, il grande obiettivo della sua carriera era di presentare un elemento che prendesse il suo nome nel codice dei punteggi. E nonostante la giovane età ci è già riuscita. Proprio ai campionati africani ha presentato un elemento di difficoltà G (0.7) alle parallele, un inbar Nabieva. Le ho quindi chiesto quale fosse stato il processo dietro la creazione di questo elemento tanto difficile:

Ho eseguito questo elemento, con il corpo carpiato, nel 2021. Il mio allenatore, che conosce bene la ginnastica maschile, si è ispirato al Tkachev teso, in particolare a quello di Thierry Aymes (ndr. ginnasta francese), che ha eseguito questo elemento alla sbarra una ventina d’anni fa. Il mio allenatore l’ha poi adattato perché mi trovo a mio agio con lo stalder unito.

La ginnasta franco-algerina si è presentata al mondo ginnico nel migliore dei modi e ora avrà la possibilità di mettersi in mostra in uno dei palcoscenici internazionali più illustri, i Mondiali qualificanti di Anversa.

Ci teniamo ancora una volta a ringraziare Kaylia per averci dedicato il suo tempo e le auguriamo un grosso in bocca al lupo non solo per questo campionato mondiale, ma soprattutto per quello che le riserverà il futuro.

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Rosita Raso
Traduttrice e sottotitolatrice di professione. Appassionata di sport e soprattutto di ginnastica da molto tempo. Spero, attraverso questo progetto, di poter restituire alla ginnastica le emozioni che non smette mai di regalarci.
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