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Vanessa Ferrari a Il Giorno: “Io detesto i rimorsi”

"Parigi sarà il mio traguardo temporale, i miei piedi sono un'incognita"

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Lo scorso sabato 20 maggio, sul Quotidiano “Il Giorno” nella sezione dedicata allo sport, la punta di diamante della storia della ginnastica artistica femminile Vanessa Ferrari ha concesso un’intervista esclusiva, che ripercorre il suo cammino dagli inizi fino ad oggi, passando per i numerosi successi, e altrettanti infortuni, della sua lunga carriera agonistica ancora in corso.

Non è affatto semplice, soprattutto dopo aver conquistato la medaglia Olimpica che tanto desideravo, trovare nuoci stimoli,” afferma la Ferrari. Vanessa racconta di come, vincere quella medaglia, abbia segnato un po’ una svolta nella sua carriera, di come si è chiuso un cerchio per lei, essendo riuscita a trionfare finalmente anche su un podio olimpico.

Dopo due quarti posti consecutivi alle Olimpiadi, che tanto hanno “bruciato” alla bresciana di Orzinuovi, a Tokyo Vanessa ha potuto finalmente performare al massimo della sua prestazione fisica e ginnica: lei stessa l’ha definito, quello al corpo libero in finale di specialità, l’esercizio più bella della sua carriera.

La sua passione per la ginnastica ha radici fondatissime, tanto che Vanessa afferma di non ricordare molto di diverso dalla sola ed esclusiva palestra sin dai 9 anni di età: “Non ho frequentato amicizie fuori dalla palestra. La ginnastica femminile, rispetto ad altri sport, è molto precoce.” Ma Vanessa ha sempre saputo che, i numerosi sacrifici iniziati da quella bambina di 9 anni, avrebbero portato ai primi risultati presto, quando è diventata Campionessa del Mondo un mese prima del suo sedicesimo compleanno.

Vanessa Ferrari ha sempre incantato per la sua eleganza, contrastata dalla sua potenza ed energia, il tutto a dar vita a uno stile unico e inimitabile, perfettamente amalgamato e distinguibile: il suo. Dalla sua specialità, il corpo libero, che più volte l’ha portata sui podi più ambiti non solo nazionali, non solo europei, ma di tutto il mondo, fin proprio al recente argento olimpico di Tokyo. Per non parlare del volteggio, della trave e delle parallele (le quali afferma di non aver ancora ripreso) che sono stati elementi cruciali per la gara a squadre degli ultimi Giochi. Vanessa, ancora una volta, ha dimostrato di essere al passo con la concorrenza, anche dopo le diverse operazioni ai piedi, che spesso l’hanno costretta a tirarsi indietro e salvaguardarsi.

In ottica futura, Vanessa, come aveva già annunciato sui social, si è posta un punto di arrivo: “Parigi sarà il mio traguardo temporale, i miei piedi sono un’incognita“. In questo caso la sua partecipazione ai Giochi dipende da numerosi fattori, primo fra tutti il suo stato di forma fisica, poi il suo contributo alla squadra in caso di necessità e anche la modalità di qualifica; si spera, infatti, che l’Italia si qualifichi con la squadra e secondo il regolamento di qualificazione a questi Giochi Vanessa non avrebbe la possibilità di parteciparvi come aveva fatto inizialmente per Tokyo, tramite le Coppe del Mondo.

Tante occasioni perse a causa degli infortuni, è quello il fuoco che la guida?

Penso che faccia parte del mio carattere. Quando sento di avere delle possibilità detesto avere dei rimorsi in futuro“, afferma la Ferrari. Un carattere che le ha permesso di farsi conoscere, come dice lei “non per gossip o eccessiva esposizione mediatica“. Finalmente con l’ultimo successo di Tokyo anche l’opinione pubblica riconosce in Vanessa un simbolo di quella determinazione incessante che la contraddistingue.

Far fronte al successo non sempre ha solo dei lati positivi; a volte è dura starvi dietro e spesso ci si sente sopraffatti da esso:

“Una volta che vinci tutti si aspettano sempre un risultato, ma siamo umani fatti di carne e ossa e per quanto uno possa allenarsi gli ostacoli sono dietro l’angolo e nei momenti difficili non c’è molta solidarietà.”

Anche l’aspetto psicologico non è affatto da sottovalutare. A livello mentale, specialmente a livelli così alti, lo sport diventa una corsa contro il tempo “e per stare al passo devi dare l’anima, non tutti reggono questo tipo di pressione.”

Insomma, Vanessa Ferrari sarebbe pronta, ancora una volta, a mettersi in gioco, fisico permettendo. Se così fosse, tutto il mondo della ginnastica la aspetterebbe a braccia aperte, aspetterebbe con entusiasmo di riveder volare nelle pedane la fuoriclasse bresciana.

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Martina Paganelli
Nata e cresciuta a Bologna, attualmente vivo, mi alleno e lavoro nell'ambito della ginnastica a Civitavecchia. Ho 23 anni e sono entrata in contatto con questo meraviglioso sport all'età di 7, senza mai smettere di amarlo. Sono anche laureata in Mediazione linguistica, amo scrivere e, since 2012, grande fan di @Ginnasticandoit, quindi eccomi qua!
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