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Ritmica, continua il processo del Tribunale Federale a Maccarani e Tishina

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Il processo del Tribunale Federale a Emanuela Maccarani, allenatrice della squadra nazionale di Ginnastica Ritmica, e alla sua assistente Olga Tishina continua.

Dopo aver sentito le difese lo scorso 24 marzo, ieri, 12 maggio 2023, il Procuratore federale Michele Rossetti ha ascoltato le testimonianze di Anna Basta, la prima a sporgere denuncia nei confronti delle due allenatrici, e Agnese Duranti, membro attivo della nazionale nonché ex compagna di stanza di Basta.

Le presunte accuse verso le due tecniche sono di “metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l’insorgere di disturbi alimentari e psicologici“.

LE TESTIMONIANZE DI ANNA BASTA E AGNESE DURANTI

Agnese Duranti è stata chiamata a testimoniare ieri a Milano proprio per essere stata in stanza con Anna Basta per circa quattro anni.

“È un ambiente per quanto mi riguarda sempre sereno, consono per fare lavoro di alto livello. Ricordo dei momenti più pesanti di altri durante gli allenamenti, ma ritengo che a volte sia anche opportuno creare dei momenti più difficili. Non ricordo aggressioni fisiche o verbali. È uno sport di perfezione e veniamo riprese anche in maniera severa”.

L’azzurra ha poi continuato, affermando che quando sono state usate parole forti (“Non state facendo niente, siete delle stronze”), è sempre stato in momenti di tensione dovuti alla preparazione di grandi eventi come Mondiali ed Europei.

Ha aggiunto, inoltre: “[Ma] escludo che le allenatrici ce l’avessero avuta con qualche atleta in particolare. Ci sono state correzioni personali, come verso Beatrice Tornatore: è capitato sentire l’allenatrice rivolgerle frasi come «Testa di c…» o «Se fai male l’esercizio ti tiro una sberla», ma ricordo anche il contesto non aggressivo in cui avveniva. Beatrice lo percepiva in modo diverso, era molto insicura”.

Sulla questione del peso, Duranti si è espressa così: “Non ho mai fatto la fase di pesa come un disagio. Olga, che generalmente ci pesava, ci faceva presente se pesavamo un po’ di più. «Culo pesante» o «prosciutto alzati da terra»? Frasi pronunciate in momenti di tranquillità totale, non sono mai state offensive. Ma come consiglio“.

Rispetto alle dichiarazioni pregresse di Anna Basta, Duranti dice: “Soffriva tantissimo le aspettative della sua famiglia. […] In più è sempre stata molto permalosa. Per ogni appunto o correzione alzava un muro fra sé e gli altri. Ricordo che una volta Martina Centofanti prima dei Mondiali è scappata in bagno a piangere dal nervoso perché non riusciva più a gestire Anna.

Una volta conclusa la testimonianza di Duranti, è toccato ad Anna Basta confermare quanto precedentemente affermato nella denuncia lo scorso novembre.

La ex ginnasta ha spiegato che fino ai 15 anni si è allenata presso la palestra della sua società dell’epoca, dove la pratica della pesata non avveniva quasi mai.

Un’aria diversa quella respirata all’Accademia Internazionale di Ginnastica Ritmica di Desio, dove lei afferma che le ginnaste venivano pesate in intimo, con qualcuna che toglieva persino il reggiseno e le forcine pur di pesare qualche etto in meno.

“Quando Olga [Tishina ndr.] ci pesava, arrivavano commenti anche solo per aumenti di 3 o 4 etti «Il bambino cresce? Non ti vergogni?» venivamo richiamate ad alta voce. O «Cosa stai facendo? Ti rendi conto?», frasi pronunciate davanti a tutti. Da quei commenti dipendeva il resto della giornata”.

Del rapporto con Maccarani, Basta racconta che quando ha cercato il confronto con l’allora DTN ha sempre trovato rassicurazioni. Rassicurazioni che secondo Basta non hanno trovato riscontro durante gli allenamenti. “Nel 2019, per un esercizio di salto dentro a un cerchio, la Maccarani mi disse: «Se dimagrisci un po’, ti diminuisce anche il culo e ci passi»“.

“Questi commenti non erano rivolti a tutti, c’era disparità di trattamento, ma certe frasi sono state pronunciate anche a Nina Corradini, Laura Paris e Talisa Torretti.”

Rispetto al rapporto con i suoi genitori Basta ammette di aver avuto paura di deluderli, ma che non si è mai sentita obbligata a restare a Desio per compiacerli. “Ho passato un periodo molto, molto brutto quando mi si è rovesciato tutto addosso. Dopo aver smesso, per un po’ sono stata anche lontana da casa. Ero piena di rabbia e la riversavo sulla mia famiglia… provavo odio verso la ritmica.”

LE PAROLE DI EMANUELA MACCARANI

Emanuela Maccarani ha replicato così alla stampa fuori dall’aula dell’Hotel Melia di Milano.

Questa vicenda ha colpito gli obiettivi e il progetto della Nazionale. Anna Basta? Pochi giorni fa ha fatto tesseramento alla Federazione Ginnastica [per diventare tecnica federale ndr.] e le auguro una lunga carriera. Credo che questa voglia di mettersi dall’altra parte possa risolvere le divergenze nel suo modo di interpretare le cose”.

Il prossimo processo del Tribunale Federale è stato fissato per il 16 giugno, data in cui è possibile che le parti chiedano ad altre persone di testimoniare.

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Michela Cintioli
Lavoro nel mondo dell'editoria per bambini e nel tempo libero mi dedico alla mia grande passione: la ginnastica. Ho lasciato il mio cuore (e un menisco) in palestra, ma continuo a seguire le gare, tra gioie e dolori.
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