Le fate della nazionale italiana sono tra le ginnaste più solide, affidabili e precise in circolazione. Le loro esecuzioni incantano le pedane internazionali più illustri e questo non passa inosservato agli occhi dei fan di questo sport.
Recentemente si è parlato di addii e infortuni nel mondo della ginnastica, soprattutto nell’orbita della squadra italiana. Oggi vogliamo però spostare l’attenzione su un aspetto positivo che merita la stessa rilevanza e che può far sorridere gli appassionati di tutto il mondo: la consistenza e la notevole stabilità delle ginnaste.
Alice D’Amato nel 2023 ha partecipato a ben 7 competizioni tra Europei, Coppe del mondo e gare nazionali e qui ha eseguito con successo 12 esercizi a parallele. Ha vinto l’oro in questo attrezzo in ciascuna delle competizioni, tutte e 7. Senza contare che il punteggio più basso ottenuto dalla genovese sul suo attrezzo di punta è stato 14.400. Un punteggio più che notevole se consideriamo che ai mondiali di Kitakyūshū nel 2021 l’accesso alla finale si otteneva con 14.133 e lo scorso anno a Liverpool con 14.400.

Se da una parte Alice preferisce volare tra gli staggi, dall’altra Giorgia Villa non può fare a meno di cercare la perfezione sui 10cm della trave. Questo, si sa, è un attrezzo molto complicato, capace di far vacillare e cadere anche la più esperta delle specialiste e quando si presentano elementi come quelli della Villa, è difficile rimanere sull’attrezzo. Ma Giorgia quest’anno non ha fatto altro che migliorare e perfezionare l’esecuzione dei suoi esercizi. Infatti, su 10 routine eseguite, è riuscita a portarne al termine egregiamente 7 che le sono valse infatti due ori in coppa del mondo. Durante l’ultima tappa di Serie A la bergamasca è parsa estremamente sicura soprattutto sul raccolto avvitato, elemento di incredibile difficoltà che poche ginnaste al mondo presentano.

La squadra italiana è ricca di giovani promesse, Alice D’Amato e Giorgia Villa, al momento, rappresentano però delle certezze. Vedere esercizi di questo livello è un privilegio e noi speriamo di poterci godere le loro gesta e le loro fantastiche esecuzioni il più a lungo possibile. In più auguriamo loro di continuare a togliersi le soddisfazioni personali che meritano in vista di Parigi 2024.