«Ho iniziato a fare ginnastica quando avevo 6 anni, nei corsi base. Dopo un anno e mezzo ho iniziato, invece, a praticare Ginnastica Ritmica. È stata mia madre da ex-sportiva a indirizzare sin da piccole me e mia sorella verso questa disciplina. Così è iniziato il mio percorso con la Ginnastica Pavese, società nella quale mi sono sempre allenata. Negli allenamenti mi hanno seguita Cristina Marini affiancata da Marta Cuzzone, Cecilia Perrone e Asia Martino».
Inizia così il racconto che la giovane ginnasta Beatrice Manzini ha rilasciato a GINNASTICANDO.it.
«I miei attrezzi preferiti sono palla e cerchio, perché sono quelli dove mi sono allenata più assiduamente, mentre l’attrezzo meno simpatico è il nastro, perché non ho approfondito negli allenamenti questa specialità. Non a caso nel 2022 ho partecipato al Campionato Individuale Gold in queste due specialità, e il cerchio è decisamente l’attrezzo nel quale ho avuto maggiori soddisfazioni.»
Beatrice negli ultimi mesi non ha passato un periodo facile. Infatti ha raccontato che avrebbe dovuto partecipare alla Serie B con la squadra Iris Firenze, ma un problema fisico l’ha costretta a fermarsi.
«Durante gli allenamenti ho cominciato ha sentire un fastidio nel basso addome, e dopo svariate visite i dottori mi hanno diagnosticato un tipo di tumore raro, che mi ha obbligato a fermarmi con l’attività sportiva per concentrarmi sulle cure con operazioni e chemioterapia.»
Di lei la sua allenatrice Cristina Marini ci ha detto: «Beatrice è con me da un paio d’ anni, prima faceva silver. È speciale, è una di quelle ginnaste che ogni allenatrice vorrebbe avere. Lavora sodo, ha un intelligenza motoria sopraffina, è umile. Ha ridotto il gap dalle colleghe alla velocità della luce: è una vera agonista… E come tale supererà anche questo ostacolo e vincerà.»
Molte ginnaste e persone del mondo della ritmica sono state vicino a Beatrice, mandandole messaggi di incoraggiamento e forza. A partire dalla Capitana della squadra nazionale, Alessia Maurelli, passando per tantissime ginnaste e squadre del panorama italiano per finire con l’incoraggiamento della sua stessa squadra, la Ginnastica Pavese.
Beatrice ti aspettavi tanto affetto e calore da parte delle tue colleghe?
«Non mi aspettavo questa vicinanza di squadre e atlete. Questo mi ha fatto sentire il loro affetto emozionandomi e trasmettendomi maggior energia per questa nuova sfida. Mi ha confermato che lo sport non è solo competizione, ma trasmette valori di integrazione e appartenenza.»
Questo appoggio ricevuto ha contribuito a rafforzare il tuo desidero di tornare in pedana?
«Non nego che fisicamente mi sento un po’ più debole rispetto a prima per le terapie, ma mentalmente sono abbastanza forte. Spero di ritrovare presto quell’energia che avevo prima di iniziare questo percorso, anche a livello sportivo. Il desiderio di tornare in pedana c’è, ma il tempo è un fattore che devo considerare. Per adesso mi sto impegnando a vincere questa battaglia… Finito tutto potrei ritornare a gareggiare ma vedremo!»
Le passioni spesso aiutano a salvarci la vita. La Ritmica ti ha aiutato o pensi che ti aiuterà?
«La ginnastica sicuramente mi ha aiutato e mi aiuterà. Non è solo un sport, ma un insegnamento di vita. Mi ha fatto maturare sia sotto l’aspetto mentale che sotto quello emozionale, facendomi capire che passione, determinazione e volontà solo elementi fondamentali per raggiungere i nostri obbiettivi.»
Greta Riccardi è una tua compagna di squadra e una ragazza che ha affrontato sulla propria pelle il percorso difficile che ora stai affrontando tu.
«Greta mi è stata vicina e mi è ancora vicina in questo lungo periodo. Ci siamo spesso confrontate, ma lei è stata sopratutto un grande esempio. Mi ha dato una marcia in più vederla così forte e grintosa ancora.»
Se a una ragazza giovane come te capitasse la stessa sfida che stai affrontando tu cosa le diresti?
«Combattere sempre e non arrendersi mai, anche davanti a ulteriori problemi e imprevisti, anche se alcuni periodi saranno bui e tristi. In questi caso si deve mostrare la propria forza e il proprio coraggio. Una volta raggiunta la vittoria si uscirà migliori di prima, e sicuramente si apprezzeranno di più i veri valori della vita e dello sport.»
Parliamo di futuro. Quali sono i tuoi prossimi progetti?
«La priorità è rimettermi in forma fisicamente e portare avanti i miei progetti nell’ambito sia in ambito scolastico che sportivo.»
A Beatrice da parte di tutta la redazione va un immenso grazie. Non solo per aver concesso questa intervista, ma anche per essere un esempio per la determinazione e la forza con cui sta reagendo di fronte a questa sfida che la vita le ha messo davanti. Gamba!
Articolo scritto in collaborazione con la Vicedirettrice Mariacarmela Brunetti