Matteo Levantesi, marchigiano recentemente oro a squadre agli europei di Antalya (TUR), si racconta in video inedito a lui dedicato girato dalla redazione di Italia Team.
“Matteo Levantesi si racconta” è appena uscito sulle piattaforme social e sul sito web di Italia Team, con l’intento di conoscere meglio i sogni e le ambizioni di uno dei nostri talentuosi membri della Nazionale di Artistica Maschile.
“La ginnastica mi ha insegnato molte cose nella vita, che poi in seguito mi sono ritrovato spesso in situazioni quotidiane,” afferma Matteo.
“Diciamo che lo sport è l’unica cosa che ha quel senso di appartenenza ad un insieme che la società a volte dimentica di dare.” Quell’insieme che rappresenta esattamente la stessa squadra che nell’ultimo anno si è rimessa in piedi e ha portato alti i colori della nostra bandiera e che ci ha fatto vivere emozioni uniche in giro per il mondo.
“L’emozione più importante durante una competizione è l’adrenalina, che ti permette la maggior parte delle volte di superare i tuoi limiti. Ovviamente questa cosa va controllata,” spiega Matteo. “Si impara a gestire questa adrenalina man mano che ci si trova in quelle situazioni diciamo.”

Occorre ricordare che lo stesso Levantesi non ha avuto un percorso semplice nella sua carriera sportiva. La sua carriera, infatti, è stata segnata da diversi infortuni, spesso in tempi molto ravvicinati l’uno dall’altro e non è da tutti saper proseguire e rialzarsi ogni volta con determinazione.
“La mia più grande vittoria è essere tornato a grandissimi livelli dopo due infortuni in 9 mesi sul mio crociato sinistro. Le Olimpiadi di Parigi? Sicuramente è un obiettivo molto importante. Punterò a fare il miglior risultato sia per la squadra in primis che per me. E poi, magari, concludiamo con una bella medaglia.
Quella determinazione l’ha portato dove si trova oggi, a sognare Parigi 2024, potendo contare anche su una squadra che conosce l’unione e la forza del gruppo, valori di cui lo sport è paladino assoluto.
“Per questi Giochi non è semplice,” spiega Matteo. “Abbiamo dato un buon input a livello internazionale dai primi di giugno con i giochi del mediterraneo. A seguire, poi, con gli Europei e subito dopo ai Mondiali, dove abbiamo dimostrato che l’Italia è tornata a mostrare un grandissimo livello, che speriamo di mantenere per dimostrare ancora che tutto è possibile.”
“Io non vedo l’ora, solo quello. Penso che sia un’emozione unica per un atleta vivere un’Olimpiade, a prescindere che sia vicino casa oppure no. Non vedo l’ora di parteciparvi! Se ci sarà occasione…!” afferma con un sorriso determinato e sognatore.
“Com’ero 10 anni fa? Avendo avuto più coscienza di quello che sono oggi, molte cose non le avrei fatte in quel modo e sarebbero state diverse. Però se tutto quello che è stato mi ha portato a essere qui, sicuramente doveva andare così. È stato giusto così.“
E tra 10 anni?
Come mi vedo tra 10 anni? Eh, tra 10 anni…come diceva un grandissimo attore americano, non si finisce mai di rincorrersi.
Il mio essere futuro sarà sempre il mio idolo che dovrò raggiungere poi ogni volta ogni dieci anni. Non arrivi mai, è sempre un rincorrersi.