Giorgia Giampieri, ginnasta marchigiana neodiciottenne ha lo scorso anno ha subito la rottura del legamento crociato anteriore al ginocchio destro ed è stata operata circa un mese. L’abbiamo sentita ai nostri microfoni per sapere come procedere il recupero.
Innanzitutto come stai e com’è andata l’operazione?
Sto bene diciamo, moralmente un po’ giù, sto cercando di distrarmi un po’ e di pensare il più positivo possibile, anche se in questi momenti non è per niente facile. L’operazione è andata bene e ho già iniziato la riabilitazione dato che mi sono operata a fine Marzo.
Qual è la tempistica prevista per le varie fasi di recupero?
La tempistica non sarà super breve purtroppo. Il tempo di recupero per tornare all’attività sarà tra i 6 e gli 8 mesi.
Anche la fase preoperatoria non è stata breve dato che avevo bisogno del tendine da donatore.
Serviva il tendine da donatore perché il mio tendine semitendinoso-gracile l’avevano già utilizzato la scorsa volta e le opzioni erano due: o intervenire anche nella destra oppure aspettare e prendere quello da donatore. Abbiamo deciso di aspettare per aggravare meno anche l’altra gamba che, fortunatamente, per ora sta bene.
Presumibilmente quindi sarai costretta a saltare i Mondiali di Novembre. Il tuo obiettivo, qualora il fisico rispondesse di conseguenza e il recupero si concluda in sei mesi, è di tentare di parteciparvi?
Sì, probabilmente sarò costretta a saltare i mondiali di Birmingham a Novembre. Non mi sono ancora confrontata con il mio allenatore su questo discorso; qualora io sia in grado di poter partecipare al mondiale, ciò sarà fatto sicuramente con esercizi semplificati.
Si tratta dello stesso ginocchio legato al tuo infortunio del 2020 e che ti eri già operata?
Sfortunatamente, o fortunatamente non lo so, era lo stesso ginocchio dell’infortunio del 2020.L’altra volta avevo rotto il crociato posteriore, mentre questa volta il crociato anteriore.
Ora posso dire di avere un ginocchio super bionico!
Il tuo 2022 era iniziato con un bronzo storico per la ginnastica italiana, hai partecipato agli Europei di Rimini e ai Mondiali. Quale bilancio fai della stagione al netto dell’infortunio al ginocchio?
Sì, devo ammettere che il mio 2022 era iniziato alla grande con il bronzo alla Coppa del Mondo di Baku, grandissima soddisfazione.
Ho partecipato agli Europei con un po’ di fatica dato che nemmeno un mesetto prima ho subito un distorsione alla caviglia sinistra, che mi ha comportato un piccolo stop e un rallentamento forzato degli allenamenti.
Ce l’ho messa tutta, ma purtroppo quando non si è preparati è difficile poter portare a casa esercizi fatti bene e puliti.
Anche il Mondiale purtroppo non è andato come speravo.
Com’è stata la tua prima esperienza mondiale Senior?
Avevo alle spalle 4 mondiali junior, in tre dei quali raggiunto la finale. Tranne l’ultimo: nel 2021 a Baku non sono riuscita a raggiungere la finale, arrivando nona, ma rientravo dall’infortunio precedente, e quindi mi sono “accontentata”.
È stata la mia prima esperienza mondiale da Senior: emozionante come sempre, ma purtroppo anche sta volta c’è stato un problema.
Ho partecipato alla gara con sole 2 settimane di lavoro alle spalle, dato un problema alla schiena che mi sono portata dietro da Agosto fino a Ottobre con alti e bassi, quindi non ero preparata per poter portare a casa esercizi puliti e ben fatti, soprattutto con alto valore.
Ho semplificato, ma purtroppo non è bastato nemmeno così dati gli errori in tutti e due gli esercizi.
Nel primo ero arrivata all’ottavo salto, quando un grande spostamento e una gamba un po’ storta mi hanno portata sulla protezione laterale. Nel secondo invece sono partita già male dal primo, ho provato ad andare avanti ma al sesto o al settimo salto sono uscita.
Ci ho provato, dato il massimo e creduto, ma anche questa volta non è andata come speravo. Difficile quando non si è pronta fisicamente e mentalmente. Ringrazio comunque che mi abbiano dato la possibilità e abbiano creduto in me nonostante tutto.
Insomma, il primo anno da Senior è stato molto complicato e costellato da tre infortuni che non ti hanno permesso di esprimere tutto il tuo potenziale. Questi problemi ti hanno mai fatto pensare di smettere? Cosa ti spinge e ti ha spinto a rialzarti e a ricominciare ad allenarti duramente?
Sì, credo sia inevitabile avere momenti difficili in cui pensi di mollare tutto e pensi di tornare alla vita “di una ragazza normale”. Poi però ti fermi a pensare e pensi a tutti i sacrifici, le soddisfazioni, i momenti belli passati, tutte le emozioni vissute e tutto ciò che ti circonda e quindi cambi idea.
Sicuramente se fino ad ora non ho mollato è anche grazie al mio carattere forte e la determinazione che tutti mi dicono di avere. Un altro tassello che ti spinge e ti aiuta a rialzarti sono gli obiettivi che si ha, sicuramente non perderli di mente e averli sempre bene in testa aiuta molto.
Quali sono i tuoi obiettivi per il prossimo anno?
Il mio obiettivo era Parigi2024, ma purtroppo tutto è sfumato davanti agli occhi… Avrei possibilità ma ciò vorrebbe dire fare due Coppe del Mondo invece che cinque e fare tantissimi punti e purtroppo a malincuore, so già che tutto ciò non sarà possibile.
Quindi ora penso bene a rimettermi e piano piano tornare all’attività per poi vedere bene i prossimi obiettivi.
Ringrazio il mio allenatore (Matteo Martinelli, n.d.r.) per essermi sempre a fianco, la Federazione per darmi sempre la possibilità di fare esperienze e soprattutto di credere in me e anche voi per l’intervista.
Formuliamo a Giorgia Giampieri un grande in bocca al lupo per questi mesi di riabilitazione che l’attendono.