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Andreoli a Sky Sport 24: “L’importante è la gioia che metti e divertirsi sempre”

Angela Andreoli intervistata da Sky Sport si racconta dopo l'argento Europeo a squadre

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Medaglia importantissima per te perché arrivavi da uno stop. È stata una fatica doppia per te Angela?

Sì esatto, vengo da un periodo di 2 mesetti di stop per un infortunio al piede. Vincere questa medaglia è stata un’emozione grandissima. Anche se non ero al top della forma ho portato a termine i miei due esercizi che ho portato in gara e sono molto felice di questo.

Così inizia l’inedita intervista condotta in diretta da Sky Sport 24 alla neo-vicecampionessa d’Europa a squadre Angela Andreoli, che si connette direttamente dalla Brixia di Brescia.

La giornalista conduce un excursus sulla giovane carriera di Angela, che si racconta per la prima volta delineando alcuni aspetti della sua passione per la ginnastica e di come ha lavorato sodo per arrivare fin qui.

Ti designano come l’erede di Vanessa Ferrari. Devo dire che a vederti, la sicurezza che porti è notevole. Hai molta personalità, anche per chi non è esperto si vede subito la differenza tra chi non ce l’ha e chi invece ce l’ha. Sei sempre stata così anche da piccola o è una cosa che hai portato avanti negli anni?

Da piccolina sono sempre stata felicissima di gareggiare e di far vedere la mia gioia che porto in gara. Ovviamente crescendo sto imparando sempre di più a gestire l’ansia o la tensione trasformandola in adrenalina, per divertirmi e far vedere cosa so fare in questo sport.

La giornalista prosegue sottolineando anche il potenziale tecnico di Angela, che già dalle primissime gare riusciva a mettere in luce il proprio talento. Fino ad ora, che è una ginnasta più matura, seppur sempre giovane, che in gara fa la differenza e porta elementi che sfiorano le massime difficoltà del Codice dei Punteggi.

Angela, è stata la prima ginnasta italiana a presentare lo Tsukahara in uscita alla trave. È un salto che propone anche al corpo libero ed è un doppio salto indietro raccolto con avvitamento. Hai avuto questo primato, sei stata la prima. Cosa hai provato la prima volta che l’hai fatto e ci sei riuscita e hai detto “Questo lo porto in gara”?

La prima volta che l’ho portato in gara e che sono riuscita a portare a termine l’esercizio con quell’elemento ho detto: “Ce l’ho fatta”, perché dietro c’è stato un lavoro lunghissimo e difficile, perché essendo un salto complicato è stato difficile prepararlo. Portarlo in gara in maniera buona e soprattutto pulita è un’emozione grande, più che altro, come ho detto, per tutto il lavoro che c’è dietro.

Foto di Federica Salvatelli/GINNASTICANDOit

Questo si vede e si avverte. Tu hai iniziato con il calcio e poi hai seguito “Vite Parallele”, che era una serie che raccontava la vita delle ginnaste. Ti sei innamorata così di questo sport?

Sì esatto, prima facevo calcio perché la mia è una famiglia di sportivi. Prima mio fratello quando era piccolo faceva calcio e io ho seguito le sue orme. Ho continuato calcio per circa due anni. Poi ho visto questo programma in tv, mi sono appassionata a questo sport e ho detto: “Voglio provare”. Avevo iniziato tanto per divertirmi e più sono andata avanti più capivo che questo era lo sport che mi piaceva e sono riuscita ad arrivare a questi livelli.

Angela, in casa Brixia da diversi anni ormai, ha condiviso i suoi allenamenti con la leggenda della ginnastica italiana Vanessa Ferrari e tuttora la vede perseguire i suoi obiettivi, tra infortuni e successi, di cui l’ultimo alle Olimpiadi di Tokyo con la tanto attesa medaglia d’argento. Angela la descrive come un punto di riferimento, l’idolo che ha aiutato e aiuta ancora lei e tutte le altre ginnaste che la prendono come esempio: Vanessa è sempre stato un punto di riferimento anche perché ho tuttora la fortuna di allenarmici insieme e tutta la sua costanza e determinazione ancora adesso sono un buon motivo per continuare, anche per tutte le altre ginnaste che la seguono. Devo dire che è una grande emozione sempre vederla in pedana e passare del tempo con lei è bello. Mi insegna anche tante cose per l’esperienza che ha.

La giornalista prosegue:

Il salto che hai portato sulla trave lo fece Simone Biles negli Stati Uniti. Lei ha deciso di prendere uno stop perché ha avuto un periodo non facile. Con te vorrei affrontare il tema della pressione psicologica, vorrei capire come tu la vivi? Tu quando scendi in pedana ti diverti, però sei anche molto giovane: cosa vuol dire per te avere anche la responsabilità di scendere in pedana, per la tua squadra ad esempio essendo una medaglia conquista a squadre?

Scendere in campo gara è sempre un’emozione, ma devi riuscire sempre a trasformare la tensione in adrenalina e in carica che poi ti fa venire tutti gli esercizi in modo corretto. È sempre un po’ difficile, infatti io crescendo lo sto ancora imparando. Io non sono ancora in grado di passare subito dall’ansia alla concentrazione giusta per arrivare all’esercizio giusto e corretto; però in queste gare ci sto lavorando molto e ci sto riuscendo e questo è molto importante. È anche importante essere in grado di gestire questa cosa per sentirti a posto tu in primis e riuscire a fare gli esercizi anche in gara.

Un pensiero, a chi vuole intraprendere questo sport. Tu hai iniziato a sei anni: cosa ti senti di dire a chi, a sei anni, vuole iniziare questo sport?

Se vuole iniziare questo percorso è giusto che provi e che capisca se questo sport piace, all’inizio se diverte.

Se non sei contento di andare è inutile anche continuare. L’importante è divertirsi, poi quello che succede succede. L’importante è la gioia che ci metti e la passione. In generale, non solo nella ginnastica.

Così si conclude l’intervista ad Angela Andreoli, con lo spirito che la guida nel raggiungimento dei suoi obiettivi e dei suoi sogni. Questo è esattamente il sentimento che traspare dalla ginnastica che Angela porta sui campi gara, con passione, entusiasmo, gioia e divertimento.

In bocca al lupo Angela per i tuoi prossimi obiettivi e per il tuo magnifico percorso.

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Martina Paganelli
Nata e cresciuta a Bologna, attualmente vivo, mi alleno e lavoro nell'ambito della ginnastica a Civitavecchia. Ho 23 anni e sono entrata in contatto con questo meraviglioso sport all'età di 7, senza mai smettere di amarlo. Sono anche laureata in Mediazione linguistica, amo scrivere e, since 2012, grande fan di @Ginnasticandoit, quindi eccomi qua!
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