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Non solo calcio a Catanzaro: l’A.S.D Kines racconta la sua serie B

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Da pochissimi giorni promossa in serie B, la società ASD Kines di Catanzaro si racconta ai nostri microfoni!

Ad accoglierci le tecniche Alice Manfredi e Marialuisa Davoli insieme alle protagoniste della grande impresa: le ginnaste Michelle Turcomanni, Alessandra Coppola, Chiara Corradino e Simona Villella.

Iniziamo a chiacchierare sedute sulla sulla pedana della palestra del CONI di Via Madonna dei Cieli, la sede storica della ginnastica artistica calabrese dove intere generazioni di atleti e atlete hanno coltivato la propria passione per l’arte ginnica.

“Abbiamo iniziato a fare i corsi di ginnastica a 6 anni e poi ci hanno preso nell’agonismo” dicono Michelle e Alessandra. “Io invece ad 8 anni” aggiunge Chiara. Alla domanda sul perché amano la ginnastica ritmica rispondono tutte con la stessa luce negli occhi “quando scendiamo in pedana ci sentiamo libere, piene di forza ed energia. Ci sentiamo gratificate per tutti i sacrifici che abbiamo fatto ed è ancora più bello specialmente quando si raggiungono gli obbiettivi“.

Le atlete si allenano sotto gli occhi attenti di Alice Manfredi che commenta così il suo ruolo: “penso che sia molto intenso trasmettere con amore, a chi sta entrando adesso in questo mondo, tutta la passione e ciò che si è imparato a nostra volta quando eravamo ginnaste.“.

Sempre Alice commenta così il magico risultato: “E’ stato un lavoro abbastanza impegnativo e lungo, che ha dato però i suoi frutti. Ci stavamo lavorando da tempo e finalmente siamo riuscite a raggiungerlo e quindi siamo molto contente, specialmente della gara e dei risultati delle nostre ginnaste”.

Dopo la promozione in serie B avvenuta lo scorso 16 Aprile a Catania la squadra è già al lavoro per i prossimi appuntamenti: “Ci stiamo preparando per partecipare al Torneo Nazionale Gold di Caorle, in programma dal 5 al 7 Maggio 2023”.

Il quartetto della Kines è completato dalla veterana del gruppo, la ginnasta Simona Villella che ci racconta le tappe della sua carriera: “Ho iniziato a seguire i corsi nella palestra di mia madre (Maria Luisa Davoli, ndr), poi verso i 7/8 anni sono entrata nell’agonistica. Per alcuni anni mi sono allenata qui a Catanzaro nella società Kines, poi verso gli 11 anni ho iniziato a fare i primi collegiali nazionali e a 12 anni sono stata presa nella Nazionale juniores nella quale io e le mie compagne abbiamo vinto il bronzo di squadra ai campionati europei di Baku nel 2019. Mi sono allenata nella società Fabriano per 5 anni poi quest’estate ho sentito il bisogno di tornare a casa. Ho continuato ad allenarmi qui adesso abbiamo registrato questo splendido risultato”.

Ai nostri microfoni è intervenuta poi Marialuisa Davoli, una delle tecniche della società, nonché la mamma di Simona.

E’ la prima volta che la società riesce a raggiungere la serie B?

No, questo traguardo era stato già raggiunto in passato. La Kines era già stata anche in serie A per alcuni anni. Ora erano più di 20 anni che non si riusciva a risalire in questa categoria. Abbiamo sfiorato l’obiettivo per 3/4 anni di seguito prima della pandemia e quest’anno finalmente abbiamo avuto tutte le congiunture giuste. Simona è rientrata qua in società dopo 5 anni passati fuori. E’ stata in nazionale junior e nella società Fabriano e quest’anno ha deciso di tornare. Abbiamo quindi approfittato del suo rientro e siamo riuscite a mettere in piedi una squadra molto forte composta da giovani junior e allieve. Era l’anno giusto e ci abbiamo creduto e ci siamo riuscite.

Quando partite per le competizioni come vi interfacciate con le altre società in gara? Come sono i rapporti sia tra le ginnaste che voi tecnici?

Sicuramente c’è confronto. Le ragazze in primis possono confrontarsi con le loro coetanee e anche noi tra colleghe. Constatiamo di avere tutte gli stessi problemi.

Del tipo?

I problemi grossi sono quelli di non avere nessuna struttura. Noi forse siamo tra i più fortunati avendo la palestra del CONI che ci ospita, però il problema è che spesso si lavora anche nelle strutture delle scuole, le cui palestre in alcuni periodi non sempre vengono concesse oppure le concedono troppo tardi e quindi si migra da un posto all’altro. I problemi sono comuni un po’ in tutte le realtà italiane, tranne per alcune.

E anche adesso che avete lavorato per la serie B avete dovuto far fronte a questo tipo di problematiche o avete avuto più tranquillità?

Purtroppo il problema persiste. Noi non ci alleniamo solo qui (ndr, la palestra del CONI di Catanzaro), ma in tre quattro posti differenti. Questo perché in questa struttura abbiamo il problema dell’altezza: il soffitto non è sufficientemente alto e quindi ci alleniamo anche nel palazzetto di Lamezia Terme, che però ci concedono solo per poche ore. Quindi per riscaldarci andiamo prima in una palestra privata, ci riscaldiamo, ci mettiamo in macchina e andiamo al palazzetto a provare i lanci. Insomma, è un po’ laborioso però evidentemente abbiamo lavorato bene.

In questi giorni la città di Catanzaro è in fermento per il passaggio in serie B del Catanzaro Calcio. Fa dunque piacere che anche una società di ginnastica ritmica raggiunga un traguardo di tale calibro sebbene- com’è purtroppo ovvio che sia- non venga celebrato allo stesso modo.

E’ un peccato che questo sport non faccia notizia.

Adesso grazie alle Farfalle ma soprattutto a Sofia Raffaeli la percezione della ginnastica ritmica è leggermente cambiata, le persone adesso sanno cosa facciamo e la ginnastica ritmica interessa un po’ di più.

Come descrivereste la realtà della società Kines?

La nostra è un’unione di di due forze: noi lavoriamo in simbiosi tra la società di di Lamezia (Asd Marconi Ritmica) e la società di Catanzaro e quindi cioè anche questo è importante no avere sul territorio dei serbatoi anche di ginnaste per cui siamo riusciti anche a fare questo lavoro e dobbiamo menzionare l’altra tecnica che oggi non è presente: Giusi Crimi. Lei ha fatto parte della Nazionale con cui ha vinto medaglie ai mondiali ed europei ed è la nostra guida. E’ colei che ci indica la strada e noi l’affianchiamo e la seguiamo perché sappiamo che è la strada giusta.

Vivere in una terra in cui sono purtroppo presenti diversi problemi anche di tipo infrastrutturale, problemi comuni a tanti ma risolvibili molto più difficilmente rispetto ad altre realtà, dove i fondi spesso mancano e i pochi che invece ci sono vengono destinati a ben altre opere, non è facile per chi vive nel segno (e nel sogno) della ginnastica di alto livello. I talenti che indubbiamente vi nascono, spesso non riescono ad essere coltivati e finiscono per spegnersi o, per poter sbocciare, sono costretti a partire e allontanarsi dalle proprie radici. Eppure la voglia e la forza di combattere non mancano. Noi l’abbiamo vista negli sguardi delle ginnaste, nelle parole delle allenatrici, che perseguono caparbiamente obbiettivi via via più ambiziosi adattandosi ai mezzi e alle situazioni più disparate. E questo, lasciatecelo dire, vale più di ogni altra cosa.

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Anna Maria Palaia
Anna Maria Palaia
Figlia della soleggiata Calabria, sono laureata in Giurisprudenza, leggo, scrivo, suono e viaggio. Mai messo piede in una palestra ma da sempre amante di questo Sport. Dal 2018 al servizio di GINNASTICANDO.it grazie al quale ho vissuto alcune delle esperienze ginniche più significative: il pass stampa ai Campionati Assoluti di Napoli 2021 e al Trofeo Città di Jesolo 2022, la copertura mediatica delle Olimpiadi di Tokyo 2020 e l'accredito in sala stampa virtuale ai Mondiali di Kitakyushu 2021.

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