Ieri l’arena della città turca di Antalya ha ospitato la finale di specialità maschile di Ginnastica Artistica e oggi toccherà a quella Femminile, a partire dalle 15.00.
L’Italia si assesta per il secondo anno consecutivo tra le migliori nazioni europee, e non a caso ha vinto l’oro di squadra con la nazionale Maschile e l’argento con quella Femminile. Ma, oltre all’Italia, quali sono state le sorprese o conferme del panorama di Ginnastica Artistica Femminile europeo?
Se il bronzo dell’Olanda ha stupito il pubblico, il quarto posto dell’Ungheria forse è stata la sorpresa più clamorosa della qualifica. Quella più gradevole, però, è senza dubbio la quinta posizione della squadra rumena. Dopo un periodo di assenza che dura quasi un decennio, la Romania è riuscita a mettere insieme una squadra competitiva con diverse individualità interessanti.
Tra i risultati che più hanno stupito a livello individuale c’è stato quello dell’ungherese Zsofia Kovacs, ginnasta talentuosa sul giro completo degli attrezzi che nel passato non è riuscita sempre a esprimersi al meglio. La sua prestazione di qualifica è seconda solo a quella di Jessica Gadirova, ma di appena una manciata di centesimi. Anche l’azzurra Alice D’Amato oggi scende in pedana per difendere il titolo che la gemella Asia dovrà cedere a breve, distante dalla prima posizione di poco più di mezzo punto. La gara al titolo non è mai stata più aperta di così, e c’è spazio anche per altre “outsider” e Manila Esposito, centrando la gara, potrebbe essere una di queste.
Al volteggio la sorpresa più gradita della qualifica è il ritorno di Asia D’Amato. Tornare in gara in campo internazionale e farlo proprio nell’attrezzo che le è costato uno stop lungo quasi dieci mesi per lei è stato catartico. Lo dimostra il grande sospiro liberatorio fatto dopo essere atterrata da quello stesso salto per cui ha patito l’infortunio. In finale Asia ci va col terzo punteggio utile, alle spalle della belga Lisa Vaelen e della francese Coline Devillard, entrambe specialiste di questo attrezzo che hanno schierato come primo salto il complesso Rudi.
Sono tante le interpreti che potrebbero puntare al podio alle parallele asimmetriche, ma la testa di serie di queste qualifiche è senza dubbio Alice D’Amato. A brevissima distanza la insegue l’olandese Naomi Visser, ma al loro seguito ci sono diverse ginnaste che in questo attrezzo hanno raggiunto risultati importanti nel corso della loro carriera: Elisabeth Seitz e Rebecca Downie, e anche la stessa Giorgia Villa.
Sanne Wavers, campionessa olimpica alla trave di Rio 2016, torna sulle pedane dopo un lungo periodo di assenza regalandosi la finale europea alla trave. Incredibile come il suo esercizio riesca sempre a essere attuale, pur avendo cambiato almeno tre codici dei punteggi nel corso nel tempo. Il suo punteggio è secondo solo a quello di Gadirova e Kovacs, ma attenzione anche all’altra inglese Ondine Achampong e alla rumena Amalia Ghigoarta. Potrebbero dire la loro anche Alice D’Amato e Manila Esposito; d’altra parte la trave è nota per essere l’attrezzo meno stabile della ginnastica, per cui tutto è ancora da vedere. Peccato, invece, per l’assenza in finale di Vasiliki Millousi ed Emma Malewski, grandi interpreti di questo attrezzo entrambe fuori dalla finale a causa di una caduta.
Jessica Gadirova si tiene in testa anche alla classifica di qualifica al corpo libero, da campionessa del mondo in carica qual è. Potrebbe insidiare la vetta del podio Sabrina Maneca-Voinea, che sulla carta presenta un esercizio più difficile di quello dell’inglese. Al corpo libero presente Alice, ma purtroppo assente Angela Andreoli, seconda riserva nonostante un buon esercizio. Altre valide interpreti fuori dalla finale sono le francesi Marine Boyer e Morgane Osyssek-Reimer e l’olandese Eythora Thorsdottir.
Le voci di Andrea Fusco e Andrea Massaro accompagneranno il pubblico nella diretta della finale individuale di oggi e dei prossimi giorni.
L’appuntamento sarà questo pomeriggio in diretta su Rai Play alle ore 15.00, per tifare Alice D’Amato e Manila Esposito, le due azzurre impegnate nella finale All-Around.