Il mondo della ginnastica ormai da diversi mesi è scosso dalle miriadi di testimonianze di abusi subiti da atlete di tutte le età, segno che qualcosa nei metodi di allenamento e nella gestione delle ginnaste deve assolutamente cambiare.
Adesso nuove denunce sono state depositate presso la procura di Bologna che ha adesso aperto un fascicolo per violenza su minori, portate alla luce dall’associazione Change the Game che da diversi mesi si occupa di sensibilizzare, attraverso le storie di chi li ha purtroppo subiti, i maltrattamenti nel mondo dello sport.
Le denunce, che mettono sotto accusa una società sportiva di Imola, sono state inizialmente 4, alle quali poi si sono aggiunte diverse altre testimonianze.
Le atlete che hanno trovato il coraggio di denunciare hanno tutte età differenti: dalla più piccola, nata nel 2001 (che all’epoca degli abusi aveva solo 7 anni), alla più grande del 1994.
Anche la procura federale ha iniziato la sua inchiesta ascoltando le 4 ragazze e 7 testimoni: ex compagne che hanno assistito agli abusi verbali e fisici.
“Non abbiamo avuto subito il coraggio di denunciare – afferma una delle atlete, le sue parole riportate su la Repubblica – poi quando Repubblica ha iniziato a scoperchiare il vaso ci siamo dette: “Se non lo facciamo ora non lo faremo mai più”. Così abbiamo chiamato tante nostre compagne che sono venute a testimoniare. Non abbiamo parlato con la Federazione, ma tutti sanno cosa accadeva a Imola”.
I pm hanno aperto un’inchiesta, notificando l’avviso di garanzia all’istruttrice segnalata nei casi di specie.
La procura dovrà ora valutare, se chiedere il rinvio a giudizio. Intanto la società ha pubblicato un comunicato stampa, schierandosi apertamente dalla parte dell’allenatrice, difesa dai legali Carlo Machirelli e Silvia Villa, che in merito alla vicenda hanno dichiarato “Siamo assolutamente convinti che questa vicenda termini con un’archiviazione non abbiamo dubbi sulla correttezza dell’operato dell’istruttrice”.
Queste invece le parole della società:
