Manca sempre meno all’inizio della Serie A, che prenderà il via il 10 e 11 febbraio a Firenze e noi siamo più pronti che mai.
Per prepararci al meglio all’inizio di questa nuova stagione abbiamo deciso di intervistare un membro del nostro staff, che ha una grandissima e pluriennale esperienza all’interno di questo campionato: Martina Paganelli.
INTERVISTA
Come hai iniziato a fare ginnastica?
Ho iniziato a 7 anni e mezzo tutto perché mio fratello faceva judo in una palestra. Mia mamma doveva aspettare e ha deciso di iscrivermi a ginnastica. In quella palestra c’era molto poco e l’allenatrice mi ha consigliato di andare in un’altra palestra, ma anche qui non c’era molto, facevo le gare di promozione. A 10 anni ho cambiato palestra e sono andata in una più attrezzata.
Da piccola non avevo le migliori condizioni, ma con la passione sono riuscita a recuperare gli anni che ho perso.




Quando hai iniziato a gareggiare in Serie A?
La mia prima presenza in serie A è stata a Firenze nel 2012. Era il mio primo anno junior e avevo appena fatto 12 anni; dovevo fare corpo libero, ma alla fine ho fatto la riserva.



Qual è la gara o il campionato che più ricordi?
Il campionato che più ricordo è quello del 2017. Un anno molto positivo, perché mi sono sentita cresciuta e sono riuscita a gestire al meglio la gara.
Gli ultimi tre anni con Fanfulla sono stati anni soddisfacenti, perché ho iniziato ad essere molto più autonoma e in gara mi divertivo molto.


Hai fatto una gara in India, ce la puoi raccontare?
Si, nel novembre 2019 sono stata invitata con la mia società di Civitavecchia a un memoriale in India.
Abbiamo fatto la gara con un regolamento particolare. Eravamo a squadre miste: GAM e GAF unite anche provenienti da nazionalità diverse. È stata un’esperienza molto divertente sia per le modalità di gara, sia per il regolamento. Al corpo libero dovevamo fare solo un certo tipo di elementi e abbiamo dovuto improvvisare. All’uscita a trave e volteggio c’era un tappetino con un quadrato fatto con lo scotch da centrare per fare dei punti.
Ora alleni e ti alleni a Civitavecchia, com’è la tua vita li?
Ora alleno e mi alleno a Civitavecchia. La mia vita qui è iniziata a ottobre 2017, quindi da 5 anni e poco più. Il primo anno l’ho fatto solamente da ginnasta, perché dovevo conseguire la maturità. Poi, ho iniziato ad allenare prima i corsi base poi un piccolo gruppo di pre-agonistica con cui facciamo le gare Allieve A1 e A2.
Mi trovo molto bene, riesco a studiare, allenarmi e allenare. Ho fatto la triennale in via telematica, perché non riuscivo a gestire il tutto. Ora frequento un’università pubblica che è sia in presenza sia telematica.
Come vedi il tuo futuro nel mondo della ginnastica?
Quest’anno ad ottobre ho fatto l’esame da tecnico federale e sono ufficialmente tecnico di terzo livello.
Spero di restare nel mondo della ginnastica il più possibile come atleta, soprattutto dopo gli ultimi 3 anni in cui mi sono molto divertita. Inoltre, spero di rimanere in questo mondo come allenatrice, sempre con la stessa passione che ho avuto fino a questo momento. Mi piacerebbe fare anche la giudice, magari più avanti, anche perché in questo momento sono tesserata come atleta e non posso tesserarmi come giudice.

Ora sei infortunata al ginocchio, come va il recupero? Come vedrai la Serie A quest’anno?
L’intervento al ginocchio è stato inaspettato. Sapevo di avere male, ho cercato di gestirlo al meglio facendo anche il campionato 2022, però purtroppo ho dovuto fare un passo indietro a causa dell’intervento. Un intervento tranquillo, però andava trattato con cautela perché i tempi di recupero sono un po’ più lunghi.
Tra qualche settimana potrò correre, anche se purtroppo quest’anno non farò il campionato di Serie A. Mi dispiace molto, perché sarebbe stato il mio decimo anno in questo campionato, ma spero che lo sia il prossimo.
In bocca al lupo per il tuo recupero al ginocchio Marti! Ti auguriamo con tutto il cuore che l’anno prossimo sia il tuo decimo anno in Serie A!