Una carriera brillante, ma piena di alti e bassi fisici quella della modenese Elisa Iorio, cresciuta nella società Panaro Modena e trasferitasi all’età di 12 anni a Brescia per proseguire il suo percorso presso l’Accademia internazionale.
Europei Junior, Europei Senior, numerose partecipazioni internazionali e, poi, lo storico bronzo mondiale di Stoccarda a un passo dall’inizio della pandemia che avrebbe fermato il mondo e costretto atleti come lei, che inseguivano il sogno olimpico, a fare i conti con la realtà.
Ma non è tutto: a settembre 2020 arriva la notizia della rottura dei legamenti alla caviglia che costringe Elisa a operarsi e a riprogrammare i suoi mesi futuri, mettendo un freno alla sua possibile partecipazione ai Giochi di Tokyo.
Dopo un rientro nei suoi attrezzi di punta (la trave e le parallele) nella seconda parte del 2021, la partecipazione al Mondiale di Kitakyushu e al DTB Pokal di Stoccarda, Elisa torna nuovamente sotto i ferri per risolvere un problema alla spalla che la tormentava già da qualche mese. Mesi duri, recupero, tenacia e grinta che, sicuramente, caratterizzano questa atleta e la portano alla convocazione come riserva per i mondiali di Liverpool.
A pochissimi giorni dal suo ritorno in gara dopo l’operazione abbiamo deciso di riportare ciò che Elisa ha detto ai nostri microfoni durante il Gran Prix dello scorso novembre a Busto Arsizio. L’atleta del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato “Fiamme Oro” ci ha raccontato le emozioni dell’esibirsi di nuovo di fronte al pubblico casalingo e anche l’esperienza vissuta ai Mondiali come riserva.

Elisa, il Gran Prix è un modo di vivere la ginnastica diverso da come voi atleti siete abituati a vederla quotidianamente?
Sì, è tutto uno spettacolo. Oggi non mi esibisco ma Giorgia (Villa) e Alice (D’Amato) dimostreranno i loro esercizi e siamo qui come squadra nazionale per vivere insieme questo giorno e supportarle.
Agli occhi di chi è abituato a presentarsi di fronte alla giuria e alzare il braccio per dichiarare un esercizio, come è trovarsi ad eseguire quegli stessi movimenti in un contesto come questo del Gran Prix?
A dire la verità è molto strano. Noi siamo abituati anche in palestra, durante gli allenamenti, a dichiarare i nostri esercizi per simulare quanto possibile l’ambiente di gara. È bello vivere giornate del genere circondati dall’affetto che gli appassionati ci dimostrano quotidianamente sostenendoci e ancora di più dal vivo. Il calore del pubblico di oggi è impressionante: sono qui per la ginnastica in generale e vedere tutte queste discipline diverse festeggiare insieme è bellissimo. È anche un modo che abbiamo per incontrare chi ci segue quotidianamente sui social o durante dirette streaming di gare.
Un’atleta agonista vive di competizioni: cosa hai sentito nel tornare a entrare in un palazzetto dopo tanto tempo a Liverpool?
È stato tutto abbastanza inaspettato, deciso all’ultimo minuto. Ci ho messo un po’ a realizzare anche perché avevo appena iniziato a lavorare a pieno ritmo post infortunio.
Come è stato tornare in campo gara dopo mesi di stop e farlo durante un Campionato del Mondo?
È stata un’esperienza particolare e nuova rispetto al solito, visto il mio ruolo di riserva. Me la sono vissuta diversamente: ho supportato le mie compagne dalla panchina e ho provato grandi emozioni, ugualmente. Essere stata la riserva a Liverpool mi è servito come stimolo per voler tornate a gareggiare e a migliore me stessa senza pormi dei limiti.
Hai avuto una serie di stop che moralmente abbattono quasi più che fisicamente. Hai un motto, un esempio, qualcosa che ti spinga ad andare avanti o la sola passione è il motore di tutto?
Sono cresciuta facendo ginnastica, è sempre stata la mia vita e nel corso della mia carriera sono cambiata tanto, sono maturata, ho cambiato il mio modo di vedere le cose, ma ho passato anche tanti momenti bui in cui facevo fatica a vedere la luce. Ma grazie al supporto dei miei genitori che hanno sempre creduto e credono tutt’ora in me sono riuscita a superarli.
Non ho un motto che riguarda in particolare la ginnastica, ma è un motto che uso anche nella vita ed è “amati” perché amare se stessi è un ottimo incentivo a migliorarsi, a credere in sé stessi e nelle proprie capacità.
Elisa Iorio è tra le atlete che compongono la squadra Brixia Brescia, team che detiene il titolo italiano uscente, con la quale affronterà il campionato a squadre di Serie A1 2023 che verrà inaugurato l’11 febbraio nella splendida cornice fiorentina.
Il nostro più grande augurio va a lei e a chi torna dopo periodi di stop e, come il gergo vuole: Gamba!