Nella puntata andata in onda Mercoledì 4 Gennaio su Rai Uno, il programma Meraviglie – Stelle d’Europa ha parlato di Atene, di Firenze e dei castelli bavaresi.
Il conduttore Alberto Angela ha invitato, per raccontare qualche aneddoto sulla capitale greca, Luca Zingaretti e Jury Chechi.
L’ex ginnasta toscano ad Atene ha infatti vinto la sua seconda medaglia olimpica, al rientro da un gravissimo infortunio.
Chechi, chiamato anche “il signore degli anelli” grazie alla sua maestria nel padroneggiare il suo attrezzo di punta della ginnastica artistica maschile, vinse per la prima volta una medaglia olimpica ad Atlanta 1996.
Facendolo scrisse la storia: per la seconda volta un italiano vinceva una medaglia d’oro olimpica agli anelli, a distanza di settantadue anni dalla prima: quella di Francesco Martino a Parigi 1924.
Poco prima degli Europei di Brema del 2000, ricorda Chechi durante il suo intervento nel programma di Rai Uno, si infortunò in modo grave: rottura del tendine del bicipite brachiale.
Per Chechi non si trattò neppure del primo infortunio a ridosso di una Olimpiade: accadde anche nel 1992 quando, prima di Barcellona, si ruppe il tendine d’Achille in allenamento.
Questo infortunio però era diverso: fu considerato irreparabile, non avrebbe più dovuto permettergli di gareggiare tanto che sui giornali dell’epoca si lesse che l’atleta pratese avrebbe lasciato definitivamente la carriera agonistica.
Il ginnasta però non era di questa idea perché il suo desiderio era quello di chiudere la propria carriera in conclusione a una competizione e non a causa di un infortunio. Voleva essere artefice del proprio destino, decidere come e quando concludere la sua straordinaria carriera.
Al rientro contribuì anche una promessa fatta al padre, che nel 2003 non stava bene: se lui fosse guarito allora Jury Chechi avrebbe partecipato alle olimpiadi.
Cosi accadde e al suo ritorno il signore degli anelli conquistò una medaglia di bronzo che sapeva di oro. Ad Atene 2004 aveva scritto un altro pezzo di storia.
La puntata, dove l’atleta italiano racconta anche dell’ingiustizia sportiva legata alla vittoria agli anelli del ginnasta greco Dimosthenis Tampakos, è recuperabile qui.