Paola Scarsi, giornalista pubblicista di origine genovese, ha pubblicato in un libro, uscito da poco, cento ricordi.
Ne “Lo scaldacuore. Il mio primo bel ricordo: 100 personaggi noti e meno noti raccontano.” Scarsi ha raccolto i primi bei ricordi di personalità diverse e variegate: persone famose – tra le quali attori o sportivi – e non famose, hanno consegnato alla giornalista un pezzettino della loro storia.
Si tratta di ricordi legati a tutti i nostri sensi che la giornalista ha accolto. Questa sorta di sorta di antologia di memorie rende conscio il lettore dell’importanza delle voci plurime: ogni racconto è importante perché lo è per la persona che lo ha condiviso e perché può esserlo per anche solo una persona che si ritrova a leggerlo.
Tra i vari ricordi troviamo quello di Gianni Bugno, ex ciclista campione del mondo, che parla della vittoria al Gran Premio della liberazione; ma anche quello di Michele Maffei, pluricampione olimpico, che racconta di quando da piccolissimo il maestro di scherma gli faceva fare esibizioni dimostrative.
Tra queste pagine spicca anche il primo bel ricordo della ginnasta Vanessa Ferrari.
Ferrari parla del 2005: si trovava ad Almeria in Spagna, ai Giochi del Mediterraneo. Qui la “farfalla di Orzinuovi” diventò la “cannibale” perché non si accontentò del risultato raggiunto. Un risultato eccelso: cinque ori (compreso quello a squadre) e un argento alle parallele asimmetriche.
Quell’argento, racconta la ginnasta bresciana, la fece arrabbiare: lei voleva sei ori. In quel momento capì di poter fare grandi cose in questo sport e, ad oggi, possiamo dire avesse ragione. Non è stata soltanto la prima ginnasta italiana a diventare campionessa del mondo all-around e vice-campionessa olimpica a corpo libero, ma la più vincente di sempre.

Il 16 dicembre sarà anche possibile incontrare l’autrice dal vivo per una presentazione che si terrà a Roma.
