Una pagina della storia della ginnastica artistica è stata scritta dal Canada ai mondiali di Liverpool 2022. Un terzo posto a squadre conquistato con una gara praticamente perfetta. Una risalita dall’ottavo posto in qualifica, verso il terzo gradino del podio e la conquista del pass olimpico per Parigi 2024. Un’emozione indelebile impressa nella memoria delle ragazze e del pubblico, che le guardava con gioia salire sul terzo gradino del podio.
A un mese dal mondiale siamo riusciti ad entrare in contatto con Ellie Black, capitana della squadra canadese, che ci ha raccontato quali sono state le sue emozioni durante questa straordinaria competizione e cosa l’aspetta per il futuro.
INTERVISTA
Tu e la tua squadra siete state le protagoniste assolute di questo Mondiale. Come ti senti? Sei contenta della tua performance e quella della tua squadra?
È ancora surreale. Sono molto soddisfatta della mia performance individuale e di tutta la squadra. È stato molto più di quanto ci aspettassimo da questo campionato mondiale. Sicuramente sarà un’esperienza che non dimenticheremo mai. Siamo molto orgogliose del lavoro che abbiamo fatto.

Avete scritto una nuova pagina della storia della ginnastica. Dopo il tuo esercizio alla trave hai realizzato la possibilità di vincere il bronzo? Quali sono state le emozioni?
Dopo aver terminato il mio esercizio alla trave sapevo che eravamo vicine al podio, ma non sapevo di quanto. Lo abbiamo realizzato quando l’ultima ginnasta giapponese ha concluso il suo esercizio alle parallele. Eravamo impazienti di conoscere il risultato, ma allo stesso tempo eravamo orgogliose e contente per la fantastica gara che avevamo fatto. Una volta che abbiamo visto il Canada in terza posizione ci siamo sciolte dall’emozione: abbiamo fatto la storia per lo sport canadese e ci siamo qualificate come squadra a Parigi 2024.
Leggi qui per rivivere le emozioni della finale a squadre.
Nella finale a squadre il tuo esercizio è stato decisivo per il bronzo. Quali sono stati i tuoi pensieri prima e dopo l’esercizio?
Prima della trave mi sono concentrata nell’essere aggressiva ed eseguire il mio esercizio al meglio per la mia squadra. Ero concentrata su ogni elemento. Dopo averlo terminato ero sollevata e sapevo di aver fatto una bella routine. I miei pensieri erano di abbracciare le mie compagne, godermi il momento con loro e vedere il risultato della competizione. Eravamo tutte molto agitate nell’attesa del risultato, anche se, eravamo già orgogliose della nostra gara prima di sapere della medaglia.
Ti sei classificata quinta nella classifica individuale. Sei contenta del risultato?
Si, sono molto contenta di questo risultato. Ero molto vicina alla terza posizione, però ho fatto il mio meglio. Sono arrivata ai mondiali concentrata in primis sulla squadra, quindi dopo aver fatto la storia ero così emozionata che ho affrontato al meglio anche la competizione individuale. Ero motivata a continuare a migliorare.
Hai vinto un’altra medaglia d’argento alla trave. Come ti sei sentita? Sei contenta di come sono andate le finali di specialità?
Non ho mai vinto una medaglia alla trave ai mondiali, è stato incredibile. È stata la mia prima medaglia individuale in una finale di specialità. Sono molto orgogliosa della mia determinazione e del duro lavoro che ho svolto per arrivare fino a qui. Sono molto contenta di come sono andate le finali di specialità e sono pronta per tornare al lavoro per migliorare ancora.

Con quale parola descriveresti questi campionati del mondo?
Storico.
Quali sono stati i tuoi pensieri dopo i mondiali e cosa hai fatto dopo la competizione?
Ero estremamente contenta dopo questi mondiali. Dopo anni di doloro alla caviglia e ricoveri, non potevo immaginare questo risultato per me e per la mia squadra. Mostra che tutto è possibile e bisogna credici. La nostra squadra, dopo la competizione, ha organizzato una cena per festeggiare.
Cosa ti aspetti dal futuro?
Spero di vedere la squadra crescere e migliorare: lavorare nella crescita delle difficoltà degli esercizi e migliorare l’esecuzione. So che possiamo continuare a giocarci il podio se continuano a migliorare e ad alzare i nostri obiettivi come squadra. Sono emozionata per il futuro e cosa ci aspetta.

Se potessi parlare con la te bambina, cosa le diresti?
Le direi:” Fidati del processo. Sii paziente e positivo e goditi il viaggio. Il tuo furo lavoro e la passione per lo sporti ti porteranno dove sogni di andare. Credi in te stesso”
ELSABETH BLACK
Elsabeht Black – soprannominata Ellie – inizia la sua carriera senior nel team canadese nel 2011. L’anno successivo fa parte della squadra olimpica in partenza per Londra 2012. Una presenza continua all’interno della nazionale canadese, diventandone quasi una colonna portante. La seconda olimpiade a Rio nel 2016. Sarà ad Anversa 2017 che otterrà i suoi migliori successi: una seconda posizione nel concorso individuale, a solo un decimo da Morgan Hurd. Nel 2018, ai mondiali di Doha, aiuta la squadra a raggiungere lo storico quarto posto a squadre. A Stoccarda 2019 riesce a qualificarsi con la squadra per Tokyo 2020, la sua terza Olimpiade. Non un Olimpiade fortunata; infatti, il Canada non si qualifica per la finale a squadre ed Ellie è costretta a ritirarsi dalla finale individuale a causa di un infortunio alla caviglia. A Liverpool 2022 vince uno storico bronzo con la squadra e la medaglia d’argento alla trave.