Si è da poco conclusa la prima giornata di finali di specialità dei 51esimi Campionati del mondo di Liverpool. Il pubblico della M&S Bank Arena e quello da casa ha assistito all’elezione delle due nuove campionesse mondiali: Jade Carey al volteggio e Xiaoyuan Wei alle parallele.
Due bellissime performance costellate di difficoltà ed eseguite con una precisione incredibile che si sono confrontate con le altre 14 di questa ottava giornata di gare. Le statunitensi hanno occupato uno o più gradino del podio per finale, lasciando spazio anche alla Cina, il Belgio e la Francia. Qui di seguito il riassunto della competizione, le classifiche complete e le dichiarazioni delle protagoniste.


La finale al volteggio
La gara al volteggio viene aperta dalla ginnasta iraniana Lihie Raz che sfortunatamente cade dal primo salto non riuscendo a prendere spinta a sufficienza dallo stacco dalla tavola. Si riprende abbastanza nel secondo salto, anche se un po’ scomposto, ma purtroppo rimane in fondo alla classifica. La seconda all’attrezzo è la francese Coline Devillard che si riscatta dopo gli ultimi anni un po’ problematici: ribaltata con 1,5 avvitamenti e DTY sono i due salti che le garantiscono un’emozionante bronzo con 14,166.
Ero nervosa, ovviamente, ma era un nervosismo positivo. Non mi sono posta domande, mi sono detta che era la mia occasione per fare quello che dovevo fare. L’ho fatto. Volevo questa medaglia mondiale. Ora mi prenderò un po’ di tempo per godermi questa piccola medaglia.
Coline Devillard in sala stampa
Problematico anche il primo salto con attacco in ribaltata della coreana Seojeong Yeo, non entra per nulla e arriva così bassa da strisciare il viso sul materasso, ma senza ripercussioni fisiche gravi; molto bello il DTY. Elsabeth Black chiude il primo sottogruppo: ribaltata con teso avvitato molto ben eseguito e Tsukahara con un avvitamento e mezzo sporcato solo da un saltello all’arrivo. Con un totale da 14,200 si piazza ai piedi del podio.
Sono soddisfatta dei miei salti, ma la corsa al podio è stata molto combattuta. Oggi volevo solo fare due buoni volteggi e credo di esserci riuscita, quindi sono contenta di come è andata. È una finale che si gioca sempre sui decimi.
Elsabeth Black in sala stampa
Ad aprire il secondo sottogruppo sono le due straordinarie prestazioni delle atlete statunitensi, meritevoli dell’oro (Jade Carey) e dell’argento (Jordan Chiles). La Chiles presenta come primo volteggio un DTY molto alto e preciso, mentre come secondo una rondata mezzo ribaltata teso mezzo ben piantato a terra.
È stato fantastico. Questa è solo la mia seconda finale da senior, quindi vincere un argento è meraviglioso. Cercherò di migliorare nelle prossime stagioni, sono davvero entusiasta che questo sia l’inizio di qualcosa di nuovo. Nella mia mente, il mio secondo è un primo posto perché Jade è una volteggiatrice fenomenale.
Jordan Chiles in sala stampa
La compagna Carey è un po’ più sporca nell’esecuzione, più bassa e scomposta, ma il suo salto – un Cheng da 5,6 – le permette comunque di passare in testa. Molto meglio il DTY, alto e composto a parte la leggera squadratura nella seconda fase di volo.
Questa medaglia significa tanto per me, soprattutto dopo la finale olimpica al volteggio. Sono molto orgogliosa di me stessa per essere riuscita a tornare e a fare due forti salti. Nella finale olimpica non ho eseguito il primo volteggio come avrei dovuto. Alla fine mi sono classificata ottava, quindi oggi completare bene entrambi i volteggi e atterrare in piedi è stata una sensazione incredibile. Sono orgogliosa di me stessa per essermi ripresa. È stato davvero bello avere la mia compagna di squadra Jordan in campo con me. Sono molto orgogliosa di noi per ottenuto entrambe una medaglia. È stata una sensazione fantastica.
Jade Carey in sala stampa
Molto puliti e senza errori i salti delle ultime due atlete di questa finale, ma nessuna di loro riesce ad avvicinarsi al podio. Lisa Vaelen parte con una ribaltata con teso con 1,5 avvitamenti, in cui le gambe sono un po’ scomposte, per poi proseguire con un semplice FTY. Velocissimo il DTY della giapponese Shoko Miyata, soddisfatta anche del suo Tsukahara con un avvitamento e mezzo molto ben eseguito.

La finale alle parallele
Rebeca Andrade apre la rotazione agli staggi con un errore dopo il primo Stalder, che ripete ricominciando l’esercizio quasi da capo, continua molto bene ed esce in Tsukahara ben controllato. Molto bene l’esercizio della seconda atleta, la statunitense Shilese Jones, pieno di abbuoni, grandi ampiezze e belle linee, uscita in doppio raccolto con arrivo non controllato al massimo. Corre a prendersi l’argento con 14,766.
Sono incredibilmente orgogliosa, ho lavorato così duramente per questo risultato. So di cosa sono capace, quindi non avevo dubbi
Shilese Jones in sala stampa
Caduta anche per Naomi Visser alla prima salita in verticale, riparte da capo e volteggia tra gli staggi senza ulteriori problemi. Molto meglio la connazionale Sanna Veerman, bello l’esercizio sullo staggio, uscita in Tsukahara molto lunga ma comunque portata a termine senza errori. Elisabeth Seitz apre il secondo quartetto della finale: super esperta e stabile all’attrezzo, con un esercizio ormai consolidato ed eseguito con precisione, scala la classifica ma si ferma al quarto posto.
Nina Derwael porta il suo esercizio da 6,3 con un’ottima esecuzione, le sue linee a quest’attrezzo sono molto evidenti, ma l’atleta belga deve accontentarsi della medaglia di bronzo a causa del salto Ricna riconosciuto senza mezzo giro.
Ero davvero entusiasta della gara anche ieri sera, mentre ero a letto. Pensavo a tutti queste atlete in questa finale alla sbarra che sono così incredibili: la campionessa del mondo, la campionessa olimpica, la campionessa europea, tutti in una sola finale. È pazzesco e il livello era così alto oggi che è stato davvero emozionante.
Nina Derwael in sala stampa
Alle parallele la scuola cinese non si smentisce mai. Molti giri impugnati, verticali piantate e tenute benissimo, ampiezza perfetta nei salti, valore di partenza fuori dalla norma. Xiaoyuan Wei piazza un esercizio senza paragoni e con 14,966 va a prendersi il metallo più prezioso.
Non ho parole. Non riesco a credere di aver appena difeso il titolo. Sono felicissima, soprattutto perché oggi sono riuscita a portare a termine il mio esercizio oggi. Non ero troppo nervosa perché mi ero allenata bene prima della gara, la mia condizione era buona ed ero ben preparata. Non è il mio primo campionato del mondo, quindi sono riuscita a dare il meglio di me. Credo di aver ottenuto il D score più alto tra tutti i finalisti e questo mi ha favorito per l’oro. Penso di aver fatto un buon lavoro oggi, ma posso migliorare ancora un po’ il ritmo ed essere all’altezza delle altre ginnaste più esperte.
Xiaoyuan Wei in sala stampa
Niente da fare, invece, per la connazionale Rui Luo: sbatte i talloni sullo staggio dallo Jaeger, ma ha la capacità di non cadere, ricomporsi subito e continuare l’esercizio come se nulla fosse successo. Gran bella risposta premiata con 13,800.
