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Artistica, Mondiali 2022: le qualifiche delle avversarie azzurre

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Oggi, 30 ottobre, a Liverpool è andata in scena la seconda giornata di qualifiche della Ginnastica Artistica Femminile.

Dopo la prima, breve sessione di ieri, dalle ore 10.15 (ora italiana) di questa mattina si sono susseguite le suddivisioni dalla 3 alla 10. Alle 21.15, a confrontarsi con le avversarie sul campo della M&S Arena, sono scese in campo le azzurre nella Suddivisione 9, ma della loro gara abbiamo parlato in un articolo dedicato. A chiudere la giornata l’ultima suddivisione, la decima, che si è conclusa alle ore 00.15.

Divisi suddivisione per suddivisione ecco gli highlights delle qualifiche con le parole delle protagoniste da tutto il mondo.

SUDDIVISIONE 3

In terza suddivisione hanno gareggiato le squadre della Corea del Sud e dell’Ucraina. C’è stata grande attesa per il ritorno in pedana di Seojeong Yeo, la coreana che a Tokyo 2020 sì è incoronata vice-campionessa olimpica al volteggio. E nemmeno oggi la sua performance è passata inosservata: i due salti sulla tavola le valgono la media di 14.249 e un posto assicurato nella finale d’attrezzo.

Buon piazzamento nell’individuale anche per Yunseo Lee, che ai microfoni della sala stampa ha detto: «Molte di noi si sono infortunate durante la preparazione di questo mondiale. Per questo, e anche perché per molte compagne di squadra è stata la prima esperienza internazionale, è stato difficile cercare un risultato di squadra. Eravamo tutte molto nervose ed emozionate.»

L’Ucraina non sta certo vivendo un momento semplice e la situazione si è ripercossa anche sulla performance sportiva della squadra femminile. «I momenti in cui abbiamo preparato questa gara non sono stati semplici. Vorremmo ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato a essere qui», ha detto Marharyta Kozlovska. Tutte le spese che ha sostenuto la delegazione ucraina per essere a Liverpool, infatti, sono state finanziate dalla Federazione Internazionale.

SUDDIVISIONE 4

La quarta suddivisione ha visto fronteggiarsi, oltre che individualiste e specialiste, anche le squadre di Australia, Svezia e Ungheria. L’Australia, dopo la buona prestazione ai Commonwealth Games, conferma il lavoro ottimo svolto con la squadra. «È stato incredibile vederci seconde alla fine della quarta suddivisione, è un’emozione che non riesco a spiegare», ha detto Georgia Godwin subito dopo la gara. «Siamo un team molto unito e intendiamo lavorare sodo per arrivare a Parigi tutte insieme, come squadra». È stata soprattutto la rotazione alle parallele a spingere le australiane sopra le altre competitors. La migliore tra tutte sugli staggi è risultata Kate McDonald con 14.066, nonostante un brutto arrivo sull’uscita che l’ha costretta a ritirarsi nelle rotazioni successive. «Dopo l’uscita alle parallele ho sentito un dolore al perone che poi è peggiorato durante la trave. Non so ancora se riuscirò a gareggiare per la squadra se dovessimo qualificarci per la finale.»

Anche l’Ungheria si è resa protagonista di una buona gara di squadra, commettendo una sola caduta in tutta la gara, alle parallele. Particolarmente buona la trave di Zsofia Kovacs da 13.533, che in sala stampa ha detto: «Non ho potuto gareggiare sui quattro attrezzi perché mi sono stirata i muscoli dell’addome. Temevo che gareggiando avrei potuto farmi male e che questo si trasformasse in un infortunio ancora più serio. Poi quando ho fatto bene l’esercizio è stato come se un peso si fosse tolto dalle mie spalle. Spero di entrare in finale.»

SUDDIVISIONE 5

Nella quinta suddivisione hanno gareggiato la Cina e il Canada. Al termine della quinta suddivisione la Cina si trova al secondo posto con punti 162.064, dietro agli Stati Uniti, mentre il Canada al terzo con 159.661.

Si distingue la cinese Luo Rui alle parallele, con 14.900, seguita dalla compagna Wei Xiaoyuan (14.600). Ou Yushan (CHN) al termine della suddivisione è terza nel concorso AA. «Sinceramente non ci ho pensato perché abbiamo ancora diverse suddivisioni davanti a noi e dobbiamo aspettare che terminino tutti la gara,» dice Ou Yushan. «Alla trave eravamo abbastanza nervose visto che abbiamo iniziato la gara proprio da lì. I nostri allenatori ci hanno consigliato di lasciarci alle spalle i brutti ricordi e focalizzarci sulla gara e godercela fino in fondo. Per quanto riguarda la finale, è tutta un’altra gara e da li in poi si riparte daccapo,» conclude. La compagna Luo Rui al momento dirige la classifica alle parallele e commenta: «Non penso al punteggio. Piazzarmi al primo posto non era ciò a cui puntavo, l’unica cosa a cui ho pensato è fare bene come faccio di solito in allenamento. I punteggi e i piazzamenti vanno messi da parte in questo momento.»

Il Canada, capitanato da Elsabeth Black, porta a termine una gara di qualifica non perfetta, ma si aggiudica comunque il terzo posto provvisorio con 159.661 punti. «La gara è stata incredibile,» racconta a caldo Elly Black. «Sono molto orgogliosa della squadra, non riesco neanche a spiegarlo a parole. Ognuna di noi è riuscita a gestire al meglio la propria performance e alla fine il risultato è stato fenomenale. Sono fiera del team e sono molto curiosa di come proseguirà il nostro percorso questa settimana di gare, il prossimo anno e ai prossimi Campionati del Mondo.»

SUDDIVISIONE 6

La sesta suddivisione ha visto scendere in campo gara Francia e Messico. La Francia apre una buona prima rotazione con l’eccellente 14.400 di Melanie de Jesus Dos Santos, che però non riesce a replicare alla trave. Al contrario, la connazionale Boyer, recentemente vincitrice della Coppa del Mondo di Parigi alla trave, porta a casa un ottimo 13.666. Nel complesso la Francia porta a termine una buona gara di qualifica, che la conduce davanti al Canada, con punti 161.428.

«La mia gara è andata bene,» commenta Melanie DJDS.«Non perfetta, ma sono le qualifiche. Sono contenta per parallele, sono invece triste per come è andata la trave. La trave è sempre la trave. Il corpo libero è andato bene e a volteggio sono arrivata in piedi, quindi sono contenta. Ero un po’ nervosa perché questa era la mia prima gara importante dopo le Olimpiadi. Però già essere qui va bene per me.»

Il Messico porta a termine una buona gara e si piazza al nono posto provvisorio (150.962). «Credo che questa squadra abbia fatto un ottimo e solido lavoro con una grande energia,» dice Natalia Escalera. «Spero di centrare la finale e dare il massimo visto che sarebbe l’ultima gara dell’anno. Mi piacerebbe davvero tanto andare alle Olimpiadi di Parigi 2024, specialmente con la squadra a rappresentare il Messico. Il mio sogno è un giorno entrare anche in una finale alle Olimpiadi.»

SUDDIVISIONE 7

A scendere in pedana in settima suddivisione sono state Finlandia, Giappone, Paesi Bassi e gruppo misto. La squadra Giapponese si è resa protagonista di una gara a dir poco superlativa e, a tre rotazioni dalla fine, ha siglato persino il sorpasso alla Cina con un parziale di 162.564. «Il nostro obiettivo era centrare la finale», ha detto un’emozionata Shoko Miyata in sala stampa, «ma abbiamo raggiunto un risultato davvero inaspettato. Ora, però, siamo consapevoli dei punteggi che possiamo ottenere ed è nostro dovere cambiare mentalità, visto che abbiamo dimostrato di poter ambire a una medaglia». Incredibile la rotazione alla trave, dove lei ha ottenuto un 13.700 e Hazuke Watanabe un 13.600. Watanabe fa bene anche al corpo libero, dove raggiunge il punteggio di 13.600.

«Non sono sicura che riusciremo a entrare in finale, ma sono davvero orgogliosa del nostro team e della gara che abbiamo fatto», ha detto Noemi Visser. L’olandese ha condotto una buona gara e ha trascinato i Paesi Bassi con dei buoni esercizi alle parallele (14.400) e al corpo libero (13.666). Bene anche la compagna di squadra Sanna Veerman sugli staggi con 14.533, che del suo esercizio ha detto: «Mi sentivo pronta per questa gara e sono contenta di aver fatto bene. Ho fatto molte gare quest’anno e sono convinta di aver trovato la combinazione giusta per ottenere il miglior risultato possibile.»

SUDDIVISIONE 8

Nell’ottava suddivisione, oltre al gruppo misto, sono scese in pedana Argentina, Brasile e Germania.

Attesissima la performance della squadra brasiliana che, nonostante qualche colpo di sfortuna, finisce nel migliore dei modi, ossia con una seconda posizione parziale. Si inizia con qualche errore di troppo alla trave, ma la situazione si risolleva al corpo libero. Sul quadrato, infatti, Flavia Saraiva e Rebeca Andrade mostrano potenza ed eleganza e surclassano qualsiasi concorrente in gara – persino la campionessa olimpica in carica Jade Carey – ottenendo entrambe 14.200. Purtroppo al volteggio Saraiva, dopo aver saltato un buon Yurchenko con due avvitamenti (13.833), si accascia sul tappetino e scende dalla pedana zoppicando, accompagnata dal suo allenatore. Poi è la volta di Andrade che, dopo aver saltato un Cheng stellare (15.066), sbaglia il secondo salto e resta fuori dalla finale d’attrezzo. Sugli staggi la Saraiva però sale comunque: l’atleta conclude la gara con una buona parallela, guadagnandosi un meritato posto per la finale individuale. Spetterà ai medici stabilire se potrà disputarla o meno. Anche Rebeca Andrade conclude al meglio la sua gara con un 14.666 sugli staggi e il primo posto parziale nell’All-Around. In sala stampa l’allenatore Francisco Porah Neto della squadra ha detto: «In finale possiamo e dobbiamo lavorare sul fattore emotivo». E poi sul presunto infortunio di Saraiva e sull’errore di Andrade al volteggio ha detto: «Rebeca sul secondo salto ha sentito la mano scivolare dalla tavola. Ha provato a salvare il salto cambiandolo in corsa, ma non ha potuto fare molto. Per quanto riguarda Flavia, invece, abbiamo preferito salvaguardarla, togliendo l’uscita dall’esercizio alle parallele. Dobbiamo ancora indagare sulle conseguenze del suo brutto arrivo al volteggio.»

Accanto a loro la veterana Elisabeth Seitz prova a trascinare il giovane team tedesco, che non va oltre il decimo posto parziale. La beneamina del pubblico teutonico riesce comunque a ottenere l’ottimo punteggio di 14.400 sugli staggi e in sala stampa confessa: «Sono contenta della mia gara, considerando che solo due settimane fa ho avuto il Covid. Più di tutto sono contenta della gara della squadra e sono super fiera nella ragazze. Questo era il loro primo mondiale e hanno fatto un ottimo lavoro. Il futuro è roseo per la Germania, lo abbiamo dimostrato agli Europei e spero che potremo dimostrarlo anche in un prossimo futuro.»

SUDDIVISIONE 9

Al fianco dell‘Italia sono scese in pedana Egitto e Cina Taipei, oltre che alle individualiste.

Degna di nota la trave della taiwanese che Hua-Tien Ting da 13.000, che però sicuramente non basterà per una finale. Le irlandesi Emma Slevin e Halle Hilton, invece, non riescono a esprimersi al meglio oggi in campo gara. Hilton ai microfoni della sala stampa ha detto: «Mi spiace non essere riuscita a non fare errori oggi. L’atmosfera è stata comunque bellissima, c’era tanto pubblico a fare il tifo per noi. Sono grata a tutti loro.»

SUDDIVISIONE 10

Insieme a due gruppi misti nell’ultima suddivisione sono scese in pedana l’Austria e la Gran Bretagna.

Jessica Gadirova trascina la squadra di casa in seconda posizione grazie a un importante 14.100 al quadrato e un 14.400 al volteggio. «Sono stata la prima a rompere il ghiaccio nella gara e ammetto che stasera ero un po’ più nervosa del solito», ha dichiarato nella sala stampa poco dopo la gara. «Man mano che la gara è andata avanti mi sono rilassata e questo mi ha permesso di lasciarmi incitare dal sostegno del pubblico.»

«Gareggiare con un tifo così è stato surreale», ha confermato la compagna di squadra Alice Kinsella. «C’è decisamente qualcosa di magico nell’aria. Quando il tuo nome viene chiamato e il pubblico risponde si ha una sensazione potentissima di vuoto allo stomaco. Se siamo arrivate seconde oggi è anche grazie a loro e spero che potremo rifare lo stesso nella finale di martedì.»

Articolo scritto in collaborazione con Mariacarmela Brunetti

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Martina Paganelli
Nata e cresciuta a Bologna, attualmente vivo, mi alleno e lavoro nell'ambito della ginnastica a Civitavecchia. Ho 23 anni e sono entrata in contatto con questo meraviglioso sport all'età di 7, senza mai smettere di amarlo. Sono studentessa magistrale in Lingue per la Comunicazione Internazionale, amo scrivere e, since 2012, grande fan di @Ginnasticandoit, quindi eccomi qua!
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