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Romania: il Ministro convoca Federazione e genitori. Nuovi particolari sul caso Puflea

L'intricata spiacevole vicenda parrebbe avere diverse sfumature. La situazione è in costante aggiornamento

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Emergono nuovi inquietanti particolari sul caso di Amalia Puflea, la ginnasta di 15 anni che ha denunciato abusi e maltrattamenti subiti per mano dei suoi allenatori al Centro Olimpico di Deva.

A rivelare la terribile vicenda è stata la madre dell’atleta, la signora Elena Onel, che avrebbe anche già avuto contatti con la società CS Dynamo, dove allenano i coniugi Moldovan, per trasferire la ragazza lì.

Elena Onel non si è risparmiata neanche nei confronti della Federazione, che avrebbe definito “clan” per l’omertà che mantengono sugli avvenimenti di Deva, e perché impediscono ad Amalia di trasferirsi.

La Federazione Rumena di Ginnastica e la presidente Carmen Constantin, affermano che tutta la vicenda sia stata montata ad arte dalla madre, per ottenere il trasferimento della ginnasta presso la Dinamo.

A smentire le dichiarazioni della madre dell’atleta è Liviu Ioardache, uno dei suoi primissimi coach; Iordache ha reso noto il suo punto di vista con un lungo post social:

“Con grande tristezza posso confermare che tutto quello che questa signora dice è una menzogna (non posso proprio chiamarla ‘madre’). Il papà di Amalia ha la custodia legittima della figlia, ottenuta legalmente in tribunale. Questa signora non ha mai aiutato Amalia in niente, e adesso che sta iniziando a guadagnare un po’ di soldi è magicamente ricomparsa nella sua vita. Conosco Amalia da quando aveva 4 anni, e anche sua madre. La signora non sa nemmeno da quanto tempo Amalia si allena a Deva. Il papà non sta rilasciando alcuna dichiarazione, sotto consiglio del suo avvocato, ma in questa faccenda ci sono innumerevoli prove contro la madre. Lei vuole Amalia solo per beneficiare dei soldi che sta guadagnando. Le persone della Dinamo Bucarest le hanno riempito la testa con un sacco di stupidaggini (diverse offerte che loro fanno, e questo è tutto ciò che al momento posso dire) ed è iniziato tutto da qui”.

Fermo restando la validità delle dichiarazioni di Amalia- che continua a fornire ulteriori testimonianze e dettagli sulla traumatica situazione al Centro Olimpico di Deva, sostenuta anche da Diana Bulimar la quale avrebbe risposto sotto un post Facebook dell’atleta poi rimosso- parrebbe che la piccola si sia trovata anche in mezzo ad una faida tra i propri genitori, separati dal 2012. 6 anni fa il padre è riuscito ad ottenere l’affidamento esclusivo della ragazza, e da un mese la madre ha intentato una nuova causa per cambiare le carte in tavola sulla custodia, che è sicura di ottenere.

Nella giornata di ieri inoltre la ginnasta, insieme ai genitori, i rappresentanti federali e gli allenatori di Deva, è stata convocata presso il Ministero delle politiche giovanili e dello sport, per un incontro con il Ministro Eduard Novak. Il Ministro si è detto intenzionato a far luce sulla vicenda e ad effettuare ulteriori indagini qualora fosse necessario. Il contenuto dell’incontro resta al momento riservato.

Amalia PUFLEA– Puls24.ro

La ragazza si trova al momento a Bârlad-dove è anche tesserata presso il relativo centro sportivo- e lì potrà allenarsi fino a nuovo ordine della Federazione o un eventuale trasferimento.

“Legalmente Amalia deve allenarsi a Bârlad fino ad un’eventuale decisione federale o un trasferimento presso un altro club. […] Ho parlato con la ginnasta, ma mi ha detto che ci avrebbe contattati in seguito al colloquio con il Ministro” ha dichiarato Ana-Maria Iordache, sua ex-allenatrice e capo del dipartimento ginnico del CSS Bârlad, che si è espressa anche nel merito della spiacevole vicenda dicendo che “le cose non sono così drammatiche come sono state descritte; non si può negare che che ci siano stati duri rimproveri e gridate nel corso degli allenamenti a Deva ma, almeno con riguardo a Gina Gogean, non sono mai state usate espressioni offensive nei confronti di Amalia“.

Sempre per mano della Iordache, siamo a conoscenza che , qualora la ragazza volesse optare per un trasferimento presso la CSS Dinamo o un’altra società, sarebbe comunque il padre a dover dare il consenso, in quanto tutore legale della ragazza.

Apprendiamo inoltre che da regolamento la Federazione potrebbe anche decidere di sospendere l’atleta per un anno.

Amalia Puflea è determinata nel voler continuare il suo percorso nella ginnastica, in qualsiasi società rumena, ma non considera in alcun modo di tornare ad allenarsi al centro olimpico di Deva.

Alla testata Puls24.ro, l’atleta ha rilasciato una dichiarazione sul suo futuro nel mondo della ginnastica dicendo che “i problemi sono iniziati un anno e mezzo dopo la sua ammissione al centro olimpico di Deva. In questo periodo si sono susseguiti una serie di accadimenti tali da non permetterle di continuare più in quelle condizioni. […] Gli abusi emotivi sono continuati fino al punto in cui lei ha pensato di dover andarsene per il suo bene. Non ha mai pensato di lasciare la ginnastica e se la Dinamo non l’avesse contattata, sarebbe andata ad allenarsi a Steaua o nelle società di Constanta. Il suo sogno è andare le Olimpiadi”.

La situazione è in continuo aggiornamento.

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Anna Maria Palaia
Figlia della soleggiata Calabria, adottata momentaneamente dal Friuli- Venezia Giulia. Sono laureata in Giurisprudenza, leggo, scrivo, suono e viaggio. Mai messo piede in una palestra ma da sempre amante di questo Sport. Dal 2018 al servizio di GINNASTICANDO.it grazie al quale ho vissuto alcune delle esperienze ginniche più significative: il pass stampa ai Campionati Assoluti di Napoli 2021, la copertura mediatica delle Olimpiadi di Tokyo 2020 e l'accredito in sala stampa virtuale ai Mondiali di Kitakyushu 2021.
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