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World Cup Sofia, Parkour: bronzo per Demarchi. Argento a un soffio.

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L’ultima giornata della Coppa del Mondo di Sofia si è aperta col sole. Dopo la giornata di ieri, nella quale non si sono potute disputare le finali, il tempo è migliorato e il campo gara si è asciugato. Questo ha permesso ad atleti e atlete di iniziare la sessione di allenamento mattutina.

LA GARA

La mattinata è iniziata con le semifinali Speed uomini. A tentare di entrare in finale erano presenti, per l’Italia, sia Luca Demarchi (Dinamic Gym) sia Andrea Consolini (Brixia Brescia, Le Aquile).

Demarchi, che ricordiamo essere al suo debutto con la nazionale, è riuscito a centrare la finale con il secondo tempo, dietro all’ucraino Bohdan Kolmakov, già vincitore dei World Games 2022.

Niente da fare per Consolini, che purtroppo non è riuscito a entrare nei migliori sei, a causa di una scivolata sul finale che gli ha impedito di premere il tasto del timer.

In finale Demarchi ha concluso la competizione in 25.95 secondi, conquistando la medaglia di bronzo dietro a Tangui Van Shingen (NED) per un solo centesimo di secondo, e a Kolmakov, rispettivamente argento e oro.

Tra semifinali e finali Speed è andata in scena anche la finale femminile di freestyle, orfana di Miranda Tibbling che nella giornata di ieri non era riuscita ad esprimersi al meglio nella run.

La messicana Ella Bucio ha conquistato la medaglia d’oro. Dietro di lei l’olandese Noa Man, che in questo modo si è rifatta del quarto posto ottenuto nello Speed. Terza Lilou Ruel: la francese ha conquistato la sua seconda medaglia di bronzo in due giorni.

LE DICHIARAZIONI

Dopo la gara abbiamo sentito l’allenatore di Demarchi, Nicholas Visintin, che ha partecipato alla World Cup anche in qualità di atleta.

Già dal campionato italiano dove Luca si è confermato secondo dopo Andrea Consolini, abbiamo visto che c’erano le potenzialità per puntare in alto. Da atleta e allenatore è chiaro che si punta sempre a vincere, personalmente conoscendo l’atleta ho sempre pensato che ce lo avrebbe fatto ma al suo esordio è stato magico. È arrivato distaccato di un centesimo dal secondo, puntava a vincere.

Abbiamo fatto un’ottima preparazione e adesso continueremo così per affermarci sempre di più in campo internazionale.

Essendo la sua prima gara così importante, è stato veramente bravo a mantenere la concentrazione durante tutto il weekend. Anche se è molto giovane ha molta testa e in ogni allenamento dà sempre il massimo.

Visintin ha fatto un bilancio anche della propria gara: “Personalmente non ero nella mia forma fisica migliore, però in gara ho dato quello che avevo, anche se ho sporcato un po’. Ero arrivato tredicesimo cioè primo degli esclusi, quindi ho voluto rifare la run. Partendo tra gli ultimi però ho ri-gareggiato dopo meno di 10 minuti ed è stato impegnativo.

Non sono riuscito a migliorarmi, ma avevo nelle gambe due run da gara, quindi la preparazione è servita. (n.d.r. l’atleta ha concluso in quindicesima posizione).

Nonostante la mia età non penso di smettere di allenarmi, per continuare a provare ad essere tra i migliori. Questa volta ho fatto meglio come allenatore e sono molto orgoglioso di Luca.”

Abbiamo raggiunto anche il DTN Roberto Carminucci per una valutazione su questa Coppa del Mondo, che precede di poco più di un mese l’appuntamento molto atteso dei primi Mondiali di Parkour.

Peccato il tempo per le finali di ieri. (n.d.r: a causa della pioggia non si sono disputate le finali di Frestyle uomini e Speed donne. Per questo motivo i risultati delle qualificazioni sono stati confermati in vista dell’assegnazione delle medaglie). Rizzi ha fatto un terzo posto meritato con parimerito, ha conquistato il bronzo per una differenza di punteggio nell’esecuzione.

Per quanto riguarda la speed è stato un successo: su quattro atleti che abbiamo portato, due su quattro si sono classificati e tutti hanno ottenuto tempi molto validi. Abbiamo quattro atleti italiani nei primi 15 punteggi internazionali. In semifinale Luca è andato molto bene, migliorando il suo tempo; purtroppo Andrea ha perso un appoggio e i pochi decimi che non gli hanno consentito di andare in finale.

La finalissima a sei è stata emozionante con tempi estremamente più bassi ottenuti da parte di tutti gli atleti. Luca non ha preso la medaglia d’argento per un centesimo di secondo, dopo aver fatto, nelle due competizioni precedenti qui a Sofia, il secondo punteggio assoluto.

Sono molto contento di com’è andata. Faccio i complimenti a tutto il team che ha seguito la gara: Marco Bisciaio per il Freestyle e Francesco Venturelli per la Speed.

I complimenti vanno anche a tutti gli allenatori di tutte le società, che hanno fatto un ottimo lavoro: siamo qui anche e soprattutto per il lavoro che le società fanno costantemente, oltre a tutto il supporto che la federazione dà.

Abbiamo ottenuto un ottimo risultato, portiamo a casa due medaglie.

Ora ci concentriamo su Tokyo (n.d.r.: i primi mondiali di Parkour che si terranno dal 14 al 16 Ottobre) dove porteremo tre atleti per la Speed e due per la Freestyle.

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Giulia Silvestri
Nata e cresciuta a Bologna, laureata in giurisprudenza, ho una passione viscerale per la ginnastica. Da quando avevo 11 anni, a fasi alterne tra vari problemi fisici, sono sempre tornata al mio amato tavolato.
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