L’1 e il 2 Luglio si è tenuta ad Arosa, in Svizzzera, la cinquantunesima edizione della Nissen Cup.
Durante la prima giornata si sono svolte le qualifiche individuali e sincro, Junior e Senior.
GARE JUNIOR
Gli Junior hanno fatto incetta durante le qualifiche di Venerdì: Andrea Radaelli e Marco Tonelli hanno ottenuto il secondo punteggio nelle qualifiche del sincro; Silvia Coluzzi e Letizia Radaelli hanno staccato il pass per la finale sincro col primo punteggio.
Per quanto riguarda le gare individuali Andrea Radaelli era prima riserva, mentre Silvia Coluzzi e Letizia Radaelli si sono qualificate per le finali nelle loro rispettive categorie (13-14 anni Radaelli, 15-16 anni Coluzzi).
Sabato giorno di finali: niente da fare per la coppia maschile Radaelli-Tonelli che chiude il sincro in ultima posizione con 8.900 a causa di una caduta nella fase iniziale dell’esercizio. Peccato perché le qualifiche avevano mostrato grandi potenzialità dei due azzurrini. Il podio è formato, al primo gradino, dalla coppia bulgara Petrov-Basarbovski; secondi i cechi Hetes-Mraz e bronzo per i greci De Pellegrin-Flury.
Anche Letizia Radaelli nella sua finale individuale non riesce a completare l’esecuzione dell’esercizio e chiude al settimo posto con 16.100. Oro della categoria è la britannica Millican, che precede la sua connazionale Graham; terzo gradino del podio per la bulgara Uzunova.
Si rifà però nel sincro dove, insieme alla compagna Coluzzi, conquista la medaglia di bronzo. Le azzurrine si piazzano dietro alle tedesce Eisloeffel-Moeller, prime, e alle britanniche Gallacher-Moorhouse, seconde classificate.
Coluzzi poi conferma di essere un’atleta di caratura mondiale con un oro imponente, a quasi due punti e mezzo dalla seconda classificata, la tedesca Moeller. Terza l’altra tedesca Eisloeffel.

GARE SENIOR
Nella categoria Senior, nella giornata di venerdì nessun italiano si è qualificato per le semifinali.
Nulla da fare a livello individuale per Samuele Patisso Colonna, che ha concluso ventunesimo con 57.275, Marco Lavino invece è arrivato ventottesimo con 55.995.
Ventunesima anche Giorgia Giampieri, punteggio di 51.790, trentaduesima Isabella Murgo con 49.665; Sofia Pellissier trentottesima col punteggio di 48.560.

Meglio nelle qualificazioni sincro: Giampieri e Murgo si piazzano tredicesime ma prima riserva; Lavino e Patisso Colonna entrano in finale col settimo punteggio utile.
Alle finali di sabato hanno partecipato anche Giampieri-Murgo e, nonostante una piccola penalità, sono riuscite ad ottenere un ottimo piazzamento chiudendo la gara al quarto posto.
Il podio del sincro femminile ha visto trionfare le statunitensi Nicole Ahsinger e Sarah Webster, secondo gradino del podio occupato dalle australiane Abbie Watts e Kira Ward, bronzo per le francesi Lea Labrousse e Anais Breche.
La coppia Patisso Colonna-Lavino chiuse purtroppo all’ultimo posto la sua finale, a causa di una caduta che ha compromesso l’esecuzione completa dell’esercizio.
La finale sincro maschile è stata dominata dai giapponesi Daiki Kishi e Ryosuke Sakai, argento per la coppia tedesca Matthias Pfleiderer e Fabian Vogel, bronzo per i portoghesi Diogo Abreu e Pedro Ferreira.
Le finali individuali maschili e femminili hanno visto trionfare rispettivamente Ryusei Nishioka e Bryony Page.
Nishioka, ginnasta giapponese già noto per aver portato in gara, ai Mondiali 2021, il più alto coefficiente di difficoltà mai presentato nella disciplina, ha conquistato la medaglia d’oro con il punteggio stratosferico di 61.755. Completano il podio maschile il francese Allan Morante e il portoghese Diogo Abreu, che ha così conquistato la sua seconda medaglia di bronzo in questa World Cup.
La britannica Page ha guidato invece la classifica finale femminile, precedendo di poco meno di un punto la giapponese Hikanu Mori e la Neozelandese Madaline Davidson.