Dopo la conclusione della World Cup di Montpellier di Parkour dello scorso weekend, al termine della quale l’Italia è tornata a casa con una medaglia nella specialità del Freestyle, abbiamo sentito il DTN Roberto Carminucci.
Si ritiene soddisfatto di com’è andata la competizione? Vi aspettavate i risultati raggiunti?
È andata molto bene. Tornare a casa con una medaglia è sempre un ottimo risultato.
Nella gara di Freestyle abbiamo portato quattro atleti e di questi, due si sono qualificati per la finalissima: Fausto Vicari e Davide Rizzi (gli altri due atleti sono Russo e Minestrini n.d.r.). Si tratta quindi di un miglioramento rispetto alla World Cup di Sofia dove si qualificò soltanto Rizzi.
Davide si è piazzato quarto, Fausto è entrato nei primi tre quindi l’Italia è riuscita a portare due atleti nei primi quattro classificati. Il lavoro che stiamo facendo io, Marco Bisciaio e Francesco Venturelli come Team tecnico nazionale sta iniziando a dare i primi risultati.
Minestrini e Russo hanno ripetuto la run al termine della gara di qualifica, possibilità data agli atleti che non si ritengono soddisfatti della propria esecuzione. Entrambi hanno fatto una bella routine, migliorando la loro prestazione a Sofia dello scorso anno, ottenendo un buon punteggio che gli ha permesso di arrivare a metà classifica. Sono molto soddisfatto.
Anche nello Speed abbiamo avuto un piccolo successo. A Sofia, lo scorso Settembre, avevamo centrato le semifinali con due atleti: Andrea Consolini e Rosario Barile. Quest’anno l’abbiamo centrata con un atleta in più: in una finale a dodici ci siamo presentati con ben tre atleti (il terzo è Nicholas Visintin n.d.r).
Purtroppo Andrea nell’inversione di senso del percorso ha messo un tallone fuori dalla linea che divide il campo tra le due line ed è stato squalificato, nonostante avesse vinto lo scontro diretto e con un tempo generale da secondo posto. Abbiamo perso l’opportunità della finalissima, ma questo può succedere.
Rosario (dodicesimo in qualifica) e Nicholas hanno perso lo scontro diretto, anche se di pochissimo. Entrambi hanno fatto una bellissima gara migliorando il proprio tempo di qualifica.
È importante dire che questi atleti conoscono il campo gara nella competizioni: fanno un paio di prove in due giorni diversi per adattare le tecniche, acquisiscono esperienza coordinativa sul percorso mano a mano che le prove e la gara vanno avanti.
Quali sono i prossimi appuntamenti?
I prossimi appuntamenti sono i Campionati Italiani che si terranno a Rimini tra fine Giugno e inizio Luglio. Subito dopo avremo i World Games di Parkour a Birmingham, per i quali si è qualificato Andrea Consolini nella specialità Speed.
A Settembre ci sarà un’altra tappa di Coppa del Mondo, a Sofia, alla quale stiamo valutando se partecipare o meno, perché a Ottobre si terrà il primo mondiale di Parkour a Tokyo.
Il parkour al femminile: a che punto siamo?
Nel parkour, a livello mondiale, le competizioni femminili stanno prendendo piede ma non ci sono ancora molte atlete. Anche in Italia abbiamo delle atlete, ma non sono ancora pronte per gareggiare a livello internazionale.
Speriamo che le ragazze si avvicinino a questo mondo estremamente interessante. Ci tengo a dire che come Team Italia siamo a disposizione per dare supporto alle società e alle atlete qualora volessero iniziare un programma di alto livello. È un settore che vogliamo integrare quanto prima.