
Rebeca Andrade è una delle ginnaste più forti e promettenti della squadra nazionale del Brasile e che negli ultimi anni, specialmente a Tokyo 2020, ha conquistato un grande numero di medaglie a livello internazionale. Per questo motivo è stata eletta Miglior Atleta dell’anno e le è stato così conferito il Premio Brasil Olimpico 2021.
Già presente ai Giochi Olimpici tenutisi in casa a Rio De Janeiro, nei quali si era già messa in mostra per la ginnasta promettente che è, nonostante la ancora giovane età. Da quell’importante incontro, parteciperà a numerose tappe di Coppa del Mondo, che la vedranno sul podio sulle varie specialità, in particolare il volteggio e le parallele asimmetriche, ma anche alla trave che si rivela un suo ulteriore punto di forza.
Nel 2021 si qualifica ufficialmente per le Olimpiadi previste per Tokyo 2020 e rimandate all’anno successivo, vincendo il concorso generale ai Pan American Games e portando a casa una spettacolare oro AA.
Alle tanto attese Olimpiadi di Tokyo, Rebeca rende orgoglioso l’intero Brasile e non solo, rende orgogliosa in primis sé stessa riscattandosi dalle sfortunate Olimpiadi di Rio di 5 anni prima, nelle quali era ancora una ginnasta giovane, non al massimo della forma e sicuramente con meno esperienza alla spalle. In questa occasione dichiara di non aver realizzato solo un sogno, bensì di aver centrato un obiettivo per il quale si era allenata molto e aveva atteso a lungo prima di raccoglierne i frutti. Era davvero emozionata, dice, che tutto il mondo potesse vederla e che il Brasile potesse gioire con lei, nonostante non potesse esserci il pubblico a causa dell’emergenza Covid, delle medaglie che ha portato a casa.

Rebeca Andrade riesce a conquistare l’argento nel concorso individuale e l’oro nella specialità del volteggio, laureandosi prima ginnasta brasiliana a vincere una medaglia olimpica; due medaglie olimpiche che in quale modo raccontano, come dice lei, che “Tutto quello che ho passato ne vale la pena”. La brasiliana, infatti, era reduce da ben 3 rotture del legamento crociato anteriore del ginocchio, una proprio recentemente nel 2019, senza mai mollare una singola volta. Le sue vittorie diventano così, per sua volontà in primis, simbolo di perseveranza e determinazione rivolte a tutti gli sportivi che incontrano difficoltà nel loro cammino, come stimolo a non abbattersi mai e credere nella consapevolezza che un giorno le soddisfazioni arriveranno per tutti coloro che non hanno mai smesso di sognare e che, come si prova dolore, è possibile riprovare gioia ed entusiasmo nello sport.
Rebeca non solo è diventata un punto di riferimento per le giovani ginnaste del Brasile e del resto del mondo, ma lo è per tutti gli sportivi e gli atleti che ogni giorno affrontano le proprie sfide personali ed è un incoraggiamento e una spinta verso il futuro dello sport.
Per questo motivo è stata eletta Miglior Atleta dell’anno e le è stato conferito il Premio Brasil Olimpico 2021, per i suoi successi a Tokyo 2020 e per la dimostrazione di uno spirito da atleta vero e proprio che non può mancare in questo caso in una ginnasta.

Ma l’olimpionica non si ferma qui. Viene invitata pochi giorni fa a una giornata dedicata all’emancipazione e al sostegno di ragazze ed adolescenti tramite lo sport ed è diventata ambasciatrice presso l’organizzazione ONU Mulheres Brasil, con l’obiettivo di sostenere, ispirare e contribuire alla vita di tante ragazze e donne. L’intento di questa collaborazione è soprattutto di natura sociale e umana, vuole tramutarsi in una vera e propria realtà, rendendo quindi pratica ed efficiente una necessità di tipo ideale e teorico. L’evento ha avuto luogo nel Parco Olimpico di Rio de Janeiro. L’icona della ginnastica brasiliana, ha ricevuto la lettera d’invito alla manifestazione da parte di importanti volti dello sport internazionale come la rappresentante dell’ONU Donne Brasile Anastasia Divinskaya, la rappresentante di Olympics Barbara Schweizer e il direttore generale di Time Brasil Rogério Sampaio. Rebeca ha avuto la possibilità di incontrare numerose ragazze, le cui emozionanti storie hanno toccato nel profondo il suo animo di giovane donna, mettendola nella posizione di poter agire e portare un contributo di rilievo ad un’organizzazione di così importante notorietà.
Ancora una volta Rebeca Andrade non perde l’occasione per trasmettere il suo carisma ai giovani atleti e non, la sua capacità di sognare sempre in grande e la determinazione che la contraddistinguono sia come atleta che come individuo.
Meritevole di menzione è senz’altro il suo allenatore Francisco Porath Neto, che la accompagna nella sua carriera fin dalla giovane età di Rebeca e al quale dedica le medaglie vinte a Tokyo. Francisco viene descritto dalla brasiliana come un secondo padre, parte integrante della famiglia, nonchè parte fondamentale di tutto il suo percorso sportivo, dagli infortuni e la forza di rialzarsi che le ha trasmesso, ai numerosi ed importanti successi raggiunti, tra cui proprio l’assegnazione del Premio Brasil Olimpico 2021.
La 22enne brasiliana ha affermato, subito al termine della sua seconda Olimpiade, che continuerà ad allenarsi, non prima di essersi goduta a pieno la gloria e l’emozione di quei momenti. Eccola, infatti, a distanza di 9 mesi da quell’importante momento per lei, che ritorna in palestra e condivide sui social già alcuni progressi in vista di una possibile terza Olimpiade! Questo lascia intendere il margine di miglioramento che può ancora apportare sia al proprio repertorio individuale sia, con il miglior augurio possibile, alla squadra nella possibile partecipazione di quest’ultima a Parigi 2024.