«La missione degli International Gymnastics Hall of Fame è di preservare, promuovere e condividere i risultati delle più grandi leggende della ginnastica, allo scopo di educare e ispirare i bambini a raggiungere i loro “record personali” nella vita.» Queste le parole che gli IGHOF, organizzazione no profit, hanno scelto per presentarsi attraverso il loro sito ufficiale.
La Hall of Fame è anche un luogo fisico: questo museo è dedicato ad atleti, allenatori e dirigenti che hanno fatto o fanno parte del mondo della ginnastica. Fu fondato da Glenn M. Sundby nel 1987, editore della Internationa Gymnastic Magazine. Dal 1996 si trova a Oklahoma City, all’interno del museo di scienze della città e attualmente è presieduto dall’ex ginnasta statunitense Bart Conner.
Fanno parte della Hall of Fame due ex ginnasti italiani. Il primo è Savino Guglielmetti, vincitore di un oro olimpico a squadre e uno al volteggio alle Olimpiadi di Los Angeles del 1932. Nella Hall of Fame dal 1998.
Il secondo è Franco Menichelli: vincitore di un bronzo a squadre e uno a corpo libero alle Olimpiadi di Roma del 1960, conquistò un oro, un argento e un bronzo alle Olimpiadi di Tokyo del 1964 rispettivamente nel corpo libero, agli anelli e alle parallele, oltre che quattro bronzi mondiali. Insignito dagli IFHOF soltanto nel 2003.

Nella Hall of Fame troviamo inoltre Bruno Grandi, ex presidente della Federazione Italiana di Ginnastica e di quella Internazionale, nonché membro del CIO dal 2000 al 2004.
Il 6 Aprile sono stati ufficializzati i sei nomi che entreranno nella classe di quest’anno.
Si tratta di cinque ginnastə ed ex ginnastə: Tatiana Gutsu, Fabian Hambuechen, Catalina Ponor, Chellsie Memmel e George Nissen. Quest’ultimo fu un ginnasta statunitense, inventore del trampolino e suo promotore, lo rese uno sport riconosciuto a livello internazionale. Prima di morire, nel 2010, ha potuto vedere il trampolino elastico diventare una disciplina olimpica, cosa avvenuta alle Olimpiadi di Sydney del 2000.
Inoltre verrà inserito nella Hall of Fame del 2022 un ex membro del consiglio della USA Gymnastics e allenatore, Rome Milan, morto nell’Aprile del 2021.
Si tratta di ginnastə che sono stati ai vertici della loro disciplina per diversi anni. Il palmares di Hambuechen, ad esempio, conta tre medaglie olimpiche, nove mondiali, undici europee, nonché due medaglie vinte ai giochi europei e tre alle universiadi.
Chellsie Memmel è una ginnasta che, possiamo dirlo senza retorica, ha fatto e sta facendo la storia di questo sport: dal 2008, nonostante un argento di squadra alle Olimpiadi di Pechino, la sua carriera sportiva subì una serie di stop causati da diversi infortuni, che la portarono a ritirarsi nel 2012. Nel 2020, a trentadue anni, annunciò il suo ritorno nella ginnastica d’élite americana e nel 2021 tornò a competere nei campionati americani, insieme a ginnaste quali Biles, Lee e Carey.
There’s no holding back in this comeback.@CMemmel isn’t scared by skills or being labelled “old” for an elite.
— Team USA (@TeamUSA) August 6, 2020
La cerimonia ufficiale degli International Gymnastics Hall of Fame si terra il 4 Giugno 2022.