Il Palaginnastica di Torino, lo scorso weekend, ha ospitato la terza prova di Serie-C, ZT3 e ZT2 che ha visto l’Olimpia Aosta e la Vis Academy staccare il pass per la Serie B del 2023.
Oltre la storica promozione della formazione di Sassuolo, è stato straordinario vedere Elisabetta Preziosa tornare a vestire il body su due attrezzi: trave e parallele.
Dopo quasi 8 anni dall’addio alle pedane – che ora si è tramutato in un arrivederci – Elisabetta Preziosa, per tutti conosciutissima come la “Betta”, ha dimostrato di poter continuare a splendere così come faceva in passato.
La ragazza del reality “Ginnaste – Vite Parallele”, di Londra 2012, Campionessa italiana alla trave e ideatrice del giro impugnato dietro la schiena, proprio sull’asse, che porta il suo nome; era ed è rimasta il simbolo di una ginnastica rivolta verso l’eleganza e lo stile. E lo è così tanto che meriterebbe un 10 pieno in una ginnastica che, troppo spesso, predilige la parte muscolare.

Rivolto il capo verso l’altro punto dell’orizzonte, Elisabetta ha speso gli ultimi anni da tecnico: lavorando sulla coreografia e l’espressività, sperimentando nella musica e nel movimento, e disegnando le coreografie di tante ginnaste. Una su tutte la toscana Lara Mori che, grazie proprio al corpo libero portato sul quadrato accompagnato sempre da frizzanti medley, ha potuto coronare il sogno Olimpico.
La Preziosa, a Torino, ha rispolverato anche le parallele – non certo il suo attrezzo di punta – oltre che, ovviamente, la trave terminata col punteggio di 12.600 e iniziata col sorriso…a 29 anni!
Elisabetta ha dimostrato di essere un’atleta senza vincoli oggettivi. Una ginnasta che si riconosce donna, prima che sportiva e che sa cogliere il momento senza ansie. Ansia che, probabilmente, deve aver provato prima della finale Mondiale 2009 a trave, finita “soltanto” quinta, ma con un alieno 14.200.

Sabato la sua Rovereto si giocava l’accesso alla Serie B e per la somma delle tre prove è terminata soltanto in seconda posizione.
“Questa settimana, a tre giorni dall’ultima prova, la ginnasta che avevamo in prestito si è rotta la mano in un movimento a trave”. – ci dice Betta – “Così, parlando anche con l’allenatore, ho deciso di gareggiare dando una mano alla squadra in questo momento importante. E così, giovedì sera mi sono trovata a montare la coreografia con gli elementi che alleno ancora, soprattutto la sera dopo il lavoro in palestra. Mi sentivo bene sia a trave che a parallele, pur non essendo quest’ultimo propriamente il mio attrezzo di punta. Tra i visi delle compagne, quelli di giudici e dei miei colleghi sorpresi di vedermi in body, abbiamo terminato la gara con un ottimo secondo posto con 140 punti”.
“Voglio ringraziare in maniera speciale, poi, la Ginnastica Rovereto e le mie ginnaste che sono diventate sabato anche compagne di squadra”. – aggiunge la Preziosa – “Ultimo ringraziamento, ma non certo per importanza, mio marito e collega per avermi sostenuto e dato fiducia nella mia scelta“.
Infine, un ultimo pensiero di Betta è volato direttamente in cielo: “voglio mandare un abbraccio immenso alla Polisportiva Celle di Rimini e ai genitori di Elisa, stroncata pochi giorni fa da una leucemia fulminante”.