Lo sport lotta da due anni per non fermarsi contro questo mostro invisibile che porta il nome di Covid-19. La Ginnastica Italiana in questo 2022 ha colto al balzo la possibilità di aprire di nuovo le porte dei campi gara al pubblico, ma lo spettro della pandemia aleggia ancora sulle spalle di questo (come di alcuni altri) sport. Pur di non fermare il Campionato a squadre, la Federazione Ginnastica d’Italia ha stabilito che la classifica finale sarà stilata dalla somma delle migliori due prestazioni su tre di ogni squadra. Questo permette ai Club che hanno contagi nell’organico degli atleti di poter saltare una tappa senza inficiare il risultato finale del campionato.
E, puntuale, il Covid sigla il colpo a una manciata di ore dall’inizio del Campionato. A essere colpita, come lo sono state diverse squadre nel 2021, è la Spes Mestre. Purtroppo la squadra veneta non potrà presenziare alla prima di Serie A1 perché il prestito straniero, lo spagnolo Joel Plata, è risultato positivo al Covid prima della partenza per l’Italia.
Seppure non ci siano stati contatti con il resto della squadra, la Spes Mestre non potrà comunque gareggiare per mancanza di organico. Le regole dell’A1, infatti, impongono che in una squadra composta da 6 ginnasti, all’attrezzo si presentino 4 atleti per ogni squadra. Con l’assenza di Plata, la Spes si ritrova a non avere l’organico necessario a garantire questo numero su ogni attrezzo. Il motivo è stato spiegato nel dettaglio dall’allenatore Gianmatteo Centazzo, che in un comunicato stampa dice: «Mi dispiace tantissimo. Mi dispiace perché arriva in un momento delicato. Patron si è dovuto fermare quaranta giorni causa Covid, per via del fatto che le regole in vigore a dicembre permettevano il rientro all’attività agonistica dopo il certificato medico – fattibile dopo 30 giorni dalla negativizzazione. Stefano stava recuperando, e confidavamo su Plata per compensare. Mozzato è in forma, e cosi anche gli altri, ma l’assenza di Plata ci ha tagliato le gambe. Nella vita puoi preparare tutto al meglio ma poi c’è sempre all’angolo l’imprevisto. Ora dobbiamo pensare alla seconda ed alla terza dove gareggeremo senza appello. E’ cominciata male, ma finirà bene. Ne sono sicuro.»