Non fossero bastate le tre medaglie mondiali a gli Anelli, di cui l’ultima ai mondiali 2021 di Kitakyushu, e nemmeno la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo a sancire la grandezza del fuoriclasse di Frascati.
E quanto il powerlifter paralitico Donato Telesca, che con Marco condivide un successo a Kitakyushu (primo in Coppa del Mondo) e un serie di successo inanellati sollevamento dopo sollevamento, tra i primi in Coppa del Mondo.
Due tra gli atleti italiani più forti in circolazione, e non solo in senso aggettivale, visto che della loro espressione di forza hanno la loro caratteristica dominante.
Alzarsi sul castello degli anelli o alzare bilanceri imponenti – trait d’union di questi due ragazzi incredibili – che qualche tempo fa unirono sinergicamente le loro discipline in uno scatto da storia contemporanea.
Marco in orizzontale a gambe divaricate sopra il bilanciere staccato da Donato sulla panca piana – la fusione di due emisferi che diventa ciclica ed inseparabile.
Quella stessa foto che da qualche giorno è stata esposta in formato gigantesco muri del Centro di Preparazione Olimpica Acqua Acetosa “Giulio Onesti”, tra i giganti di ogni epoca.
Un riconoscimento per Marco e Donato, ma ancora prima per tutto lo sport italiano, in cui il significato di inclusione raggiunge la sua forma più onesta e impalpabile.