Un’altra bellissima medaglia brilla al collo degli italiani! Al termine della Swiss Cup, svoltasi ieri a Zurigo, Alice D’Amato e Stefano Patron si portano a casa un bel bronzo che aumenta di valore se si considera il fatto che le performance presentate dai due atleti sono state al quanto competitive.
Un pomeriggio in un palazzetto gremito di gente, pieno di un pubblico caloroso ed entusiasta di poter ritornare a seguire gli eventi sportivi dal vivo. Tanto sostegno per gli atleti, che finalmente possono trovare tra gli spalti gli affetti più cari pronti a sostenerli.
Un evento molto particolare, non soltanto per la presenza di pubblico, ma anche per la struttura di gara molto dinamica che rende la competizione ancora più accattivante ed entusiasmante. Dieci ginnaste e dieci ginnasti, uno per nazione, che gareggiano in coppia per difendere i colori della propria bandiera; 4 rotazioni in cui in ognuna avviene l’eliminazione di due o più team.
Primo round: i dieci team gareggiano su un attrezzo a loro scelta, gli ultimi due in classifica vengono eliminati.
Secondo round: si passa ad un altro attrezzo e le quattro squadre con il punteggio più basso vanno fuori dai giochi.
Semifinale: le quattro coppie rimanenti si affrontano in uno scontro diretto, due verso due. I punti accumulati si annullano e si riparte dallo zero, esibendosi su un terzo attrezzo.
Finalissima: in questo round si ripete l’esercizio nell’attrezzo di punta. Le due coppie che alla scorsa rotazione hanno perso la sfida, si battono per il quarto e il terzo posto, mentre le altre due per le medaglie più importanti.

LA GARA DEGLI ITALIANI
Alice D’Amato e Stefano Patron danno spettacolo. Con degli esercizi stupendi puntano dritti alla finale, superando quasi tutte le sfide e colorandosi di bronzo.
Il primo round vede i due ginnasti azzurri impegnati alle parallele asimmetriche e a quelle pari. Entrambi portano a casa delle bellissime prestazioni, commettendo solo qualche sbavatura di poco conto: 14.000 per Alice e 13.850 per Stefano. Si piazzano al secondo posto alle spalle dei campioni olimpici Angelina Melnikova e Nikita Nagornyy.
Alla seconda rotazione Alice porta due salti al volteggio, eseguiti da manuale, con arrivi perfettamente controllati, mentre Stefano si esibisce al corpo libero con un esercizio dinamico e molto pulito. Grazie ad un totale di 26.425 si piazzano al quarto posto e passano alla semifinale insieme a Russia, Ucraina e Svizzera.
La sfida successiva ha un finale quasi prestabilito, dovendosi confrontare con i mostri sacri della nazionale russa. Nonostante la buona prestazione di Alice al corpo libero – con un esercizio di valore ed elegante, ma con poca pulizia sugli arrivi – e quella ottima di Stefano alla sbarra con un’uscita piantata a terra, la somma dei punteggi non riesce a superare quella della Melnikova e di Nagornyy.
Patron e la D’Amato si devono così “accontentare” della lotta finale per la medaglia di bronzo. Ripresentano i loro cavalli di battaglia migliorando addirittura i punteggi della prima rotazione grazie a delle esecuzioni quasi perfette: 14.150 alle parallele asimmetriche per Alice e 14.250 alle parallele pari per Stefano. Con tali punteggi riescono a battere i loro avversari svizzeri e premiarsi con due bellissime medaglie di bronzo!
