Al termine di un Campionato Mondiale assolutamente positivo per l’Italia della Ginnastica Artistica, GINNASTICANDO.it ha deciso di interpellare il Direttore Tecnico della Nazionale Femminile Enrico Casella. Casella, rimasto in Italia, lontano dal clamore della gara, ha fatto un bilancio puntuale e preciso della nazionale di Ginnastica Artistica Femminile che è uscita fuori da Kitakyushu 2021.
«Un Mondiale così vicino alle Olimpiadi è senza dubbio una gara po’ anomala, bisogna ammetterlo», ha detto il DTN Casella. «Noi, comunque, siamo partiti con la consapevolezza che non sarebbe stata una gara facile. Innanzitutto un Mondiale è sempre un Mondiale, non è una competizione da sottovalutare. Inoltre sapevamo di non avere delle ginnaste prettamente specialiste, ma più che altro all-arounder, pronte su tutti gli attrezzi.»
Casella ha, poi aggiunto: «Abbiamo avuto due rientri importanti, due ginnaste reduci da infortuni e – di conseguenza da due lunghi periodi di stop –, Elisa Iorio e Desiree Carofiglio. Elisa è andata benissimo. Ha fatto un esercizio di altissima qualità in una finale anch’essa di altissima qualità. E non dimentichiamo che è stata anche prima riserva alla trave! Dispiace un po’ per Desiree, invece, che non è riuscita nei suoi due esercizi a mettersi in evidenza. Purtroppo i due errori in entrambi gli attrezzi in cui era in gara [corpo libero e volteggio ndr.] l’hanno tagliata fuori dalla possibilità delle finali.»
Foto di: Federginnastica Foto di: Federginnastica
«Poi le due gemelle D’Amato… Partiamo dal fatto che Alice era riserva alla parallela e Asia era riserva alla trave. Forse, se dovessi cercare il pelo nell’uovo, direi proprio che nell’All-Around entrambe non hanno brillato come avrebbero potuto. Ma hanno comunque svolto un lavoro stupendo. Asia in particolare è rimasta concentrata e ha vinto l’argento dietro la Campionessa Olimpica in carica Rebecca Andrade e davanti ad Angelina Melnikova. La sua medaglia è stata veramente la ciliegina sulla torta. Un solo piccolo rammarico è rimasto sul corpo libero di Asia. Non ha fatto tutto quello che avrebbe potuto perché c’è stato un cambio dell’ultimo minuto nell’esercizio che ha abbassato il valore di partenza. Questo non le ha consentito di centrare una finale nella quale, sono certo, avrebbe fatto la sua gran bella figura.»
Foto di: Federginnastica Foto di: Simone Ferraro/Federginnastica
Infine, più in generale, Enrico Casella ha fatto una considerazione importante sull’andamento del movimento della Ginnastica Artistica azzurra. «Va sottolineato che siamo riusciti sin dal Mondiale di Stoccarda 2019 – dove abbiamo conquistato il bronzo di squadra – a mantenere sempre l’obiettivo “medaglia” nelle competizioni che contano. Lo ha dimostrato l’argento di Vanessa Ferrari al corpo libero, alle Olimpiadi di Tokyo… E l’argento ottenuto da Asia a Kitakyushu conferma ancora che il movimento della Ginnastica italiana è assoluto protagonista nel panorama mondiale. Prima non era mai successo che in ogni appuntamento importante l’Italia non solo centrasse la finale, ma anche la medaglia. E questo è un risultato molto molto importante, che parla da sé.»