La regina della ginnastica russa Aliya Mustafina si espone riguardo la vittoria della connazionale Melnikova a Kitakyushu 2021. «Considero Angelina la leader assoluta della nazionale»
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Lo scettro della ginnastica russa, dopo ben undici anni, passa da Aliya Mustafina ad Angelina Melnikova, che vince il titolo di campionessa mondiale. Aliya non perde tempo a dire la sua: durante le interviste con i media russi si espone positivamente nei confronti della connazionale, lodandola per il traguardo raggiunto.
Non ho mai avuto dubbi su di lei. Nonostante avesse poco tempo si è comunque preparata bene ed è per questo che ripongo grande fiducia nella sua vittoria. Quanto è importante? Tutte le vittorie contano. Lei non aveva ancora questa nel suo palmares, quindi, ovviamente, è importante. Considero Angelina la leader assoluta della nazionale russa, per la sua esperienza e la sua preparazione.
La Mustafina, che aveva vinto lo stesso titolo nel 2010, non si ferma alle dicharazione sull’oro mondiale, ma parla anche un po’ riguardo la preparazione affrontata dalla squadra in vista di questi campionati.
Sappiamo bene che dopo le Olimpiadi le ragazze non hanno avuto molto tempo a causa dei vari impegni, ma sono comunque riuscite a prepararsi per i campionati mondiali. Alcune si sono preparate alla grande, altre abbastanza bene.
La campionessa olimpionica si espone anche riguardo le altre componenti del team che ha brillato nell’ultimo quadriennio, soffermandosi principalmente sull’astro nascente Vladislava Urazova, che sia ai Giochi Olimpici che ai Campionati Mondiali si è avvicinata vertiginosamente al podio AA, sfiorando le medaglie.
Vlada avrebbe potuto puntare al bronzo se non fosse stato per l’errore a trave, ma gli errori capitano. Ha tutte le carte in regola per un ottimo quadriennio e per prepararsi alle Olimpiadi come obiettivo finale. Inoltre, deve mantenersi in forma e aumentare i suoi valori di partenza. Il livello ginnico attuale le consente di gareggiare tra le migliori atlete.
Conclude analizzando anche l’ambiente internazionale dell’artistica femminile degli ultimi anni, evidenziando la dominazione statunitense con la pluricampionessa Simone Biles, che era quasi impossibile battere. Aliya ribadisce che i titoli e le medaglie conquistate in questa competizione hanno ugualmente un grande valore, che non deve essere messo in ombra soltanto a causa della mancata partecipazione della ginnasta più forte di tutti i tempi.
[Dopo il 2010, ndr] È stata “l’era di Simone Biles“. Onestamente, era impossibile batterla, ma è molto importante aver preso quest’occasione al volo. Nonostante l’assenza della ginnasta più forte al mondo, non vuol dire che questa vittoria abbia meno valore. È pur sempre una medaglia.
EFE LaPresse