La sala stampa virtuale del City Gymnasium di Kitakyushu è diventata un appuntamento fisso per GINNASTICANDO.it. Rotto il ghiaccio con le gare di qualifica, ai nostri microfoni, oggi, abbiamo chiamato il podio Mondiale della Ginnastica Artistica Maschile.

Il neo-campione Mondiale Zhang si è mostrato sorridente, disponibile e simpatico, Hashimoto molto umile e posato e Kovtun contento del risultato ottenuto.
Boheng Zhang (Cina)


Ciao, Boheng! Innanzitutto congratulazioni per aver vinto il tuo primo titolo Mondiale.
Grazie mille, grazie per avermi invitato qui.
Grazie a te per averci dato questa opportunità. Pensavi che vincere l’oro fosse una possibilità oggi?
A dire il vero ci speravo, ma pensavo fosse una realtà piuttosto lontana. Essere Campione del Mondo nel concorso individuale era il mio sogno e ora che si è avverato, in modo così inaspettato, non posso che esserne contento. È stato un onore essere stato convocato qui per la mia nazione e aver vinto l’oro.
In quale attrezzo pensi di esserti espresso meglio nella gara di oggi?
Sono molto soddisfatto del corpo libero e della sbarra che ho presentato, ma più di tutto del mio esercizio in parallela. È stato quello che ha fatto la differenza per l’oro, credo.


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Tu e Hashimoto vi siete inseguiti durante tutta la gara. Hai tenuto conto del fatto che fosse vicino prima di salire sugli attrezzi?
No. Quando scendo campo costruisco una bolla attorno a me per concentrarmi sui miei esercizi e non pensare a niente, solo a fare bene. Quindi non sapevo che Hashimoto fosse così vicino, mi sono solo concentrato su me stesso e tutto è venuto da sé.
Sei alla tua prima esperienza mondiale e porterai a casa la medaglia d’oro. Com’è stato per te questo esordio?
Hai detto bene, non solo questo è il mio esordio mondiale, ma è anche la mia prima competizione internazionale in assoluto! È stata un’emozione immensa per me anche solo trovarmi qui a competere per un posto in finale, figurati come mi sento con la medaglia d’oro al collo, adesso!
Quali sono le tue aspettative, invece, per le finali dei prossimi giorni?
Proverò a fare del mio meglio, ma sono davvero molto stanco. L’ambiente diverso, l’agitazione della gara, l’emozione di poter competere qui non mi hanno fatto dormire molto nei giorni scorsi. Spero che riuscirò a reggere sia fisicamente che mentalmente per mostrare di cosa sono capace anche nelle finali d’attrezzo.
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro? Pensi già a Parigi 2024?
Diciamo che prendo ogni giorno come viene. Quando ritornerò in Cina mi aspettano molti giorni di quarantena [tante nazioni hanno ancora l’obbligo di quarantena dopo un viaggio all’estero, tra queste c’è la Cina, ndr]. Quando saranno finiti penserò a cosa fare!
Daiki Hashimoto (Giappone)Intervista a cura di Anna Maria Palaia


Ciao Daiki, complimenti per la medaglia e grazie di esserti fermato a parlare con noi!
Buongiorno, grazie a voi.
Cosa provi ad aver vinto la medaglia d’Argento nel concorso generale mondiale?
Devo complimentarmi innanzitutto con Boheng Zhang. Ha dimostrato di essere un vero campione e questa medaglia l’ha meritata tutta. Per quanto riguarda me, ho avuto difficoltà a concentrarmi oggi e ho commesso degli errori che mi hanno fatto scivolare via dal primo posto dalle mani. In ogni caso ho fatto davvero il meglio che potevo, mi sono impegnato al massimo e sono contentissimo dell’argento che ho preso qui ai Mondiali nel mio paese. Un po’ di dispiacere resta, ma è normale e va bene così.
Quale senti che sia stato secondo te il problema principale nella gara di oggi?
Devo premettere che questo è stato il mio primo Campionato del Mondo, quindi ogni cosa mi servirà come esperienza per il futuro. Credo che il problema principale oggi sia stata la caduta al Cavallo con maniglie. Ma nonostante questo intoppo mi abbia distratto ho cercato di andare avanti e continuare la mia gara senza fermarmi a pensare troppo.
Hai percepito differenze tra gareggiare ai Giochi Olimpici e farlo invece qui al Mondiale?
Questa competizione l’ho vissuta molto diversamente rispetto alle Olimpiadi. Le Olimpiadi sono ogni 4 anni, mentre i Mondiali ogni anno. Ovviamente a Tokyo sono arrivato avendo alle spalle una lunga preparazione che mi ha permesso di stare più tranquillo e vincere, mentre qui ho avuto solo pochi mesi per prepararmi. Sapevo già che non avrei mai potuto esprimere le mie capacità al 100%, ma, come ho già detto, ho dato il massimo al netto della mia preparazione attuale. Inoltre le Olimpiadi sono state a porte chiuse, senza spettatori, mentre qui il pubblico è presente e quindi la tensione si fa sentire di più. Alle Olimpiadi ero molto più rilassato, non dico che qui sentissi chissà quale pressione, però avere il pubblico in sala cambia comunque tutta la percezione della gara e in un certo senso incide anche sulla concentrazione.
(La nonna di Hashimoto) Foto di: FIG FIG
Illia Kovtun (Ucraina)


Illia, come stai con la medaglia al collo?
Adesso bene, decisamente bene [ride, ndr].
Congratulazioni per la medaglia Mondiale. Bronzo Europeo ad Aprile, bronzo Mondiale oggi. Sei contento del risultato ottenuto?
Grazie! A dire il vero è stata una gara difficile, dove ho dovuto mantenere alta la concentrazione dall’inizio alla fine. Gli avversari sembravano inarrivabili, ma poi il risultato è arrivato, anche abbastanza inaspettato! Quindi sì, sono molto soddisfatto del percorso che sto facendo e spero di migliorarmi ancora.
E, parlando di futuro, quali sono i tuoi piani una volta che il mondiale sarà finito?
Continuerò ad allenarmi, a gareggiare e terrò sempre nel mirino l’obiettivo principale: quello di partecipare a Parigi nel 2024. A Tokyo non è andata come speravo, mi sento molto più in forma qui, adesso, che a luglio. Ciò che è fatto è fatto, ma spero di crescere e fare meglio nella mia prossima esperienza olimpica.
In Italia ti conosciamo bene perché all’inizio dell’anno hai partecipato alla Serie A2 con la Ginnastica Ferrara. Abbiamo tifato per te in quell’occasione e l’abbiamo fatto anche qui. Ti sei divertito nel nostro Campionato? Ci sarà qualche possibilità di rivederti in Italia dopo essere salito così in alto a livello mondiale?
Perché no? L’esperienza in Italia mi è piaciuta molto, e penso proprio di partecipare al Campionato di Serie A anche l’anno prossimo. A meno che non ci siano cambi di programma dell’ultimo minuto ci sarò.