Oggi a Kitakyushu si è svolta la finale All-Around dell’artistica femminile che ha visto protagoniste le 24 migliori atlete al mondo, tra le quali anche le due azzurre Alice e Asia D’Amato.
Nonostante una gara un po’ altalenante – potete leggere il resoconto cliccando qui – le D’Amato si sono comunque fatte valere, classificandosi tra le migliori 12 a livello mondiale.
Alla fine della gara abbiamo provato a sentirle per farci raccontare un po’ com’è andata dal loro punto di vista. Qui di seguito le loro dichiarazioni a caldo.
Siete tra le 12 ginnate migliori al mondo, complimenti! Come vi sentite? Vi andrebbe di fare un commento a caldo sulla gara odierna?
ALICE: Sicuramente è una grande soddisfazione essere tra le prime otto al mondo, però sono un po’ dispiaciuta. A causa di alcuni errori di troppo sono scalata ottava, però questo deve essere un insegnamento e l’inizio di un lungo percorso. Ho iniziato a trave che è andata un po’ così [Alice è caduta dalla serie acrobatica, ndr], però ce l’ho messa tutta per andare avanti, ho tirato fuori il meglio di me. Ho fatto il corpo libero e ho preso più della qualifica, al volteggio dovevo fare il mio e poi in parallela mi bastava fare il mio esercizio senza il collegamento per salire in classifica, però io ho voluto provare, strafare. Sono contenta, però anche dispiaciuta allo stesso tempo.
ASIA: Beh, la gara di oggi non è andata come speravo, poteva andare molto meglio ma i giorni “no” purtroppo capitano. Guardiamo il lato positivo: sicuramente una gara non andata bene ti fa crescere e ti dà la voglia di andare avanti e lavorare ancora di più per migliorarsi.
Alice, hai centrato la finale All-Around sia qui che a Tokyo. Quali differenze hai trovato?
ALICE: In questi mondiali ho sicuramente più esperienza. Dopo un’olimpiade sembrerebbe tutto più facile, ma qui in realtà mi sono sentita diversa. Alle Olimpiadi mi sentivo un po’ più serena mentre qua un po’ più sotto pressione, però sono sempre gare in più che mi aiutano a fare esperienza.
A proposito di Giochi Olimpici. Quanto è stato difficile rimanere concentrate e continuare ad allenarsi dopo un evento così importante?
ALICE: Dopo Tokyo abbiamo preso un po’ di pausa. Poi abbiamo ripreso tutte insieme a Riccione e lì eravamo già in corsa per la preparazione al mondiale. All’inizio era durissima, pensavo di non riuscircela a fare, poi man mano lavorando sempre di più e arrivando sempre più vicina alla gare, ero pronta, serena, sapevo quello che potevo fare.
ASIA: Sicuramente dopo aver fatto le Olimpiadi e aver avuto solo due settimane di vacanze non è stato semplice riprendere per preparare un mondiale, infatti sono molto contenta di essere qui.
Asia, tu hai centrato anche la finale al volteggio. Quali sono le tue aspettative?
ASIA: Sono davvero molto contenta e la voglia di far bene è tanta. Spero di togliermi una grande soddisfazione per riscattarmi un po’ da oggi. La mia aspettativa è quella di fare bene i salti e dare il massimo, poi il risultato verrà di conseguenza!
Da più piccole avreste mai pensato di raggiungere gli stessi obiettivi e arrivare fino a qui insieme?
ALICE: Quando abbiamo cominciato ci sembrava già strano che ci fossimo innamorate entrambe dello stesso sport. All’inizio era più per gioco, perché eravamo piccoline, poi facendo le gare da Allieve abbiamo cominciato ad ottenere dei buoni risultati. Da lì è iniziato tutto, proseguendo poi con più serietà fino ad arrivare ad oggi.
ASIA: No, non pensavo di arrivare fino a qui con mia sorella perché non è da tutti avere una sorella che fa il tuo stesso sport e soprattutto al tuo stesso livello, ed è bellissimo perché ci sosteniamo sempre a vicenda.