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Kitakyushu 2021 – Angelina Melnikova è la nuova Campionessa del Mondo

Bene le azzurre Alice e Asia D'Amato, ottava e dodicesima nonostante le cadute su due attrezzi

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A Kitakyushu la russa Angelina Melnikova si è appena incoronata Campionessa del Mondo di Ginnastica Artistica 2021. Il City Gymnasium ha assistito a un testa a testa tra lei e la statunitense Leanne Wong, argento per poco meno di tre decimi di punto. Medaglia doppia per gli Usa, che – pur perdendo il titolo mondiale iridato dopo dieci anni di predominio – conquistano anche il bronzo con Kayla Di Cello.

In gara oggi anche le azzurre Alice e Asia D’Amato. La gara di entrambe è stata segnata dalle cadute alla trave e alle parallele, ma nonostante questo le due gemelle genovesi riescono a rimanere nella prima metà della classifica, arrivando rispettivamente ottava e dodicesima.


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Alice D’AmatoA cura di Miriam Fratacci

La finale di Alice D’Amato non si apre nel migliore dei modi. Il primo attrezzo per lei è la trave, in cui si mostra elegante e precisa. Peccato, però, per la caduta dalla serie acrobatica flic collegato al teso smezzato. Chiude con due avvitamenti perfettamente stoppati. Forse un po’ severo il punteggio assegnato dalla giuria: 11.766 (D 5.2; E 6.566).

Alice si riscatta al corpo libero, con un esercizio molto dinamico e vario, tra diagonali avanti e dietro e combinazioni di serie di giri e ginniche. Stoppa perfettamente il triplo avvitamento, spalle basse dal doppio carpio, molto bene il resto. Chiude con una coreografia particolare e viene premiata con 13.000 (D 5.0; E 8.000).

Che dire sul salto al volteggio? Un doppio avvitamento dallo Yurchenko da manuale, composto e inchiodato al materasso. La giuria conferma l’ottima esecuzione con un totale di 14.400 (D 5.4; E 9.000)

Ultimo scoglio da superare: le parallele. Alice inizia bene, con una prima parte di esercizio molto bella, con ottime riprese degli staggi dopo le fasi di volo. Purtroppo, però, cade durante un passaggio dallo staggio basso a quello alto, ma si rialza e continua l’esercizio con precisione. Chiude con un doppio raccolto avanti stoppato. Una nota D di 5.9 e un’esecuzione da 7.016 la portano ad un punteggio totale di 12.916.

Alice D’Amato termina così il suo mondiale con un ammontare di 52.082 replicando quasi il risultato della qualifica e posizionandosi settima al mondo! Un grande risultato per lei, considerando il carico di lavoro di questa stagione, tra Europei, Mondiali e Olimpiadi!

Asia D’Amato

La gara di Asia D’Amato inizia con una caduta dal salto Tkatchev alle parallele, il terzo del suo difficile esercizio. Un vero peccato perché, nonostante la caduta, l’azzurra chiude l’esercizio con delle buone granvolte finali e solo un passettino all’arrivo del doppio raccolto avanti. Il suo punteggio è di 12.600 (E 6.9 D 5.7).

Dopo aver iniziato l’esercizio alla trave con un bellissimo teso smezzato d’entrata e una buona serie acrobatica di flic, teso smezzato, Asia cade dall’enjambee cambio con mezzo giro. L’esecuzione (E 6.6) viene pregiudicata anche da un grosso sbilanciamento sulla ribaltata senza posa delle mani, ma la D’Amato riesce a chiudere con un solido doppio carpio di uscita e col punteggio di 11.900 (D 5.3).

Asia tira fuori il carattere sul quadrato del corpo libero. Interpretativa e dinamica la coreografia, benissimo il Tabac in seconda e il doppio raccolto in quarta diagonale, mentre esce di pedana sullo Tsukahara in prima e fa qualche saltello sul doppio carpio. Per lei 12.833 con -0.1 di fuori pedana.

Il doppio avvitamento in chiusura di gara per Asia è quasi una formalità. 14.366 (E 8.966) è il suo punteggio, che chiude una gara in salita, ma che dimostra una buona capacità di reazione alle cadute commesse sui primi due attrezzi.

Asia chiude così la sua gara in dodicesima posizione con un totale di 51.699.

LA GARA ALL-AROUND

Nella prima rotazione Kayla Di Cello mostra un doppio avvitamento dallo Yurchenko a dir poco spaziale (14.666), che supera si quello della Melnikova (14.466), sia quello della Wong (14.341). Degno di nota l’esercizio dell’olandese Noemi Visser alle parallele da 13.800, così come quello della sud coreana Yunseo Lee, dalle ottime difficoltà, ma con una scarsa tenuta sulle verticali (13.566 con D 6.1). Caduta d’attrezzo, invece, per la cinese Xiaoyuan Wei, che nonostante ciò ottiene 13.366.

Angelina Melnikova sigla il sorpasso con la rotazione alle parallele. Uscita in tsukahara stoppata, alto lo jaeger carpio e bellissime transizioni sugli staggi le valgono un 14.533. Bella trave per la cinese Wei, invece arriva la caduta dalle parallele di Filipa Martins, che ottiene comunque un 13.000 (D 5.9). Caduta anche per la statunitense Di Cello alle parallele, mentre la compagna di squadra Wong porta a termine un esercizio dalle difficoltà contenute (D 5.5), ma dall’esecuzione spaziale (14.066). Buone parallele anche per Vladislava Urazova (14.333) e bel corpo libero della rumena Maria Ceplinschi da 13.066.

Al termine della terza rotazione la gara è ancora aperta. Melnikova guida la classifica con una prestazione di carattere alla trave (13.800), ma ad appena mezzo punto di distanza c’è Leanne Wong che non perde un colpo. Sui cinque centimetri anche lei sfoggia precisione ed eleganza e pianta un discreto 13.900. Al volteggio l’inglese Georgia-Mae Fanton pianta un doppio avvitamento dallo Yurchenko da 14.333, e la Di Cello riscatta la caduta dalle parallele asimmetriche con un buon esercizio alla trave (13.400). Anche la francese Celia Serber riscatta le due cadute alla trave e al corpo libero con un buon volteggio (13.900).

La francese Carolann Heduit chiude una gara piuttosto fallosa con un buon volteggio da 14.266. Bene anche Vladislava Urazova con un corpo libero dalle linee elegantissime che le vale 13.366, non abbastanza per salire sul podio. Kayla Di Cello, infatti, fa pianta diagonale dopo diagonale e va a prendersi il bronzo. Leanne Wong mette tutta se stessa sul quadrato del City Gymnasium di Kitakyushu. Elegantissima coreografia, bella la combinazione dei giri (due con la gamba in orizzontale e due in passè) e Tsukahara avvitato perfettamente piantato a terra non bastano a contenere l’avanzata di Angelina Melnikova. La russa scende per ultima sulla pedana del corpo libero, visibilmente emozionata. Pianta a terra il doppio teso avvitato, poi sporca un po’ un esercizio che rimane comunque di livello (13.833) e vince, per poco più di 3 decimi sull’americana, il titolo mondiale.

Foto di: Usagym

Di seguito la classifica completa della finale All-Around:

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Mariacarmela Brunetti
Mariacarmela Brunetti
Nata e cresciuta nel magico Sannio, la mia seconda casa da anni è Roma, dove sto per conseguire una laurea in Ingegneria. Faccio parte di GINNASTICANDO.it dal 2015 e attualmente sono Vicedirettrice, oltre che Editorialista e Redattrice per la Ginnastica Artistica.
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