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Kitakyushu 2021: l’Italia GAM vuole Parigi 2024 e lo dimostra con finali da sogno

Qualifiche mondiali: esercizi spettacolari, coesione di squadra e quattro finali di specialità. L'Italia c'è.

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Si è conclusa da pochissimi minuti la seconda e ultima giornata di qualifiche a Kitakyushu. Gli atleti azzurri sono scesi in campo gara con grinta e determinazione per mostrare al pubblico internazionale ciò di cui sono capaci. Volevano dimostrare che l’Italia c’è, che conta a livello mondiale e che è pronta a lottare per un posto a Parigi 2024. E così hanno fatto.

Nicola Bartolini, Marco Lodadio, Carlo Macchini, Salvatore Maresca, Nicolò Mozzato e Thomas Grasso formano una squadra estremamente eterogenea ma potentissima. Con delle prestazioni incredibili, fanno brillare gli occhi degli italiani: nel loro bottino ci sono ben quattro finali mondiali e altre sfiorate!



Analizziamo la gare ginnasta per ginnasta:

Nicola Bartolini

Nicola apre la gara degli azzurri partendo con un bellissimo esercizio a cavallo con maniglie. Questo non è per lui l’attrezzo di punta, ma l’esperienza in campo internazionale lo aiuta a difendersi bene con un esercizio pulito (E 8.200) e con un buon livello tecnico (D 5.2) per un totale di 13.800.

Bartolini si fa trascinare dall’adrenalina e al volteggio piazza due salti completamente inchiodati a terra! Nel primo raggiunge quasi la perfezione, con una nota E del valore di 9.5! Il totale dei due salti è 14.433 lo portano a sfiorare la finale ad attrezzo, ma putroppo a non centrarla del tutto.

La grande soddisfazione arriva sulla pedana del corpo libero in cui esegue in esercizio stellare, da perfezionista. Diagonali ampissime e di altissimo valore tecnico, arrivi stoppati perfettamente, parte di forza ben tenuta. Al termine dell’ultima diagonale un urlo esce dalla bocca di Nicola: non ci credo! Con la bellezza di un 14.966, Nicola esegue l’esercizio della vita, raggiungendo la nota E più alta di tutta la qualifica GAM (8.766) e vola al secondo posto provvisorio conquistando una finale da paura!

Marco Lodadio

Marco è il primo a salire agli anelli. Molto concentrato, sicuramente in uno stato fisico migliore, vuole riscattarsi della mancata finale olimpica. Esercizio molto pulito, movimenti saldi, una rondine leggermente bassa, si perde un po’ nell’ultimo slancio verticale ma chiude con una bellissima uscita sporcata solo da un passettino. La giuria lo premia con un 14.600 (D 6.3; E 8.300) che lo porta al nono posto nella classifica ad attrezzo. Per un soffio è di nuovo fuori dalla finale di specialità, anche se, essendo prima riserva, c’è ancora qualche speranza.

Carlo Macchini

Carlo Macchini, il re italiano della sbarra, non si smentisce: sale sull’attrezzo e fai il suo, il maniera composta. Ruota attorno alla sbarra con potenza e precisione, qualità tipiche dello specialista che è. Piccolissime sbavature, ma un esercizio che fa sognare l’Italia. Chiude con un’uscita perfetta e piantata a terra. La giuria lo premia con 14.266 (D 6.3; E 7.966), classificandolo al sesto posto e volando in finale tra leggende della ginnastica come Kohei Uchimura.

Salvatore Maresca

Salvatore agli anelli parte da un decimo in meno rispetto al suo connazionale, ma dopo l’esperienza di Basilea non ha intenzione di fermarsi. Anche lui si perde un po’ negli slanci-verticale, ma mostra una grande concentrazione tenendo a lungo gli elementi statici. Conclude con un’uscita molto composta, con un piccolo passo. Con il punteggio di 14.666 (D 6.2; E 8.466) sale in settima posizione conquistando una finale tanto desiderata.

Nicolò Mozzato

Il rientro internazionale di Mozzato non si apre nel migliore dei modi: a cavallo con maniglie, dopo aver quasi portato a termine un esercizio di buon valore, si perde un po’ verso la fine, prima divaricando le gambe e poi cadendo. Nonostante la nota di partenza non indifferente (5.7), si ferma a 11.966.

Si riprende subito al secondo attrezzo: le parallele pari. Qui Nicolò presenta un esercizio dinamico, ma con delle verticali molto controllate, ad eccetto di una in cui ha avuto un’incertezza. Nell’uscita cerca l’equilibrio con l’oscillazione delle braccia. 14.400 (D 5.7; E 8.7) per lui.

Chiude il suo campionato mondiale con l’esercizio al Quadrato. Prima di iniziare cerca di concentrare le energie tenendosi piegato sulla pedana. Diagonali di altissimo valore intermezzate dalla serie di forza, ma arrivi poco puliti che non gli permettono di brillare come avrebbe voluto. Con un valore di partenza di 6.1 e un’esecuzione da 7.900, la giuria gli assegna un punteggio di 14.000.

Thomas Grasso

Esordio in campo internazione col botto per Thomas Grasso. I suoi due volteggi sono potentissimi ma al contempo ben controllati, cerca di fissare gli arrivi il più possibile, sporcandolo solo con un saltello. Con un bellissimo totale di 14.599 (VT1 14.833; VT2 14.366) scavalca gran parte della classifica e si posiziona sesto, avverando il sogno di una bellissima finale mondiale.

Secondo e ultimo attrezzo per lui è il corpo libero, in cui purtroppo commette un errore che compromette l’esercizio. Infatti, in terza diagonale sbaglia l’attacco di un salto avvitato toccando quasi a terra con la mano. Si ferma 12.800 (D 5.3; E 7.5), ma può comunque ritenersi soddisfatto. Alla sua prima esperienza oltreoceano ha ottenuto risultati da grande campione!


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Al termine della suddivisione abbiamo intervistate i ragazzi della delegazione azzurra per cogliere le loro dichiarazioni a caldo. A breve tutto qui sul sito.

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Miriam Fratacci
Dalla bella Sicilia a Roma per studiare Traduzione in magistrale, ma mai lontana dalla ginnastica. Entrata in palestra nel 2002 non ne sono più uscita, crescendo tra magnesio e materassi e passando da ginnasta a tecnico. Nel tempo libero scrivo, leggo, faccio maratone di serie tv e perdo le notti dietro le competizioni dall'altra parte del mondo. Nel team di GINNASTICANDO.it dal 2018.
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