Sono speranzosa nel nuovo corso iniziato da lunedì con la figura di Sarah Powell a capo della UK Gymnastic – queste le parole dell’atleta inglese Hannah Whelan.
L’ex Olimpionica, oro ai Giochi del Commonwealth e piazza d’onore agli Europei di Bruxelles 2012 non solo è fiduciosa, ma sicura che questo avvento sarà una rivoluzione, per quello che è uno scandalo forse non del tutto rivelato.
Le indagini, iniziate nel 2008 e ancora in corso, vedono la British Gymnastic indagata per abusi fisici e psicologici su oltre 37 ginnasti di cui 3 olimpionici, sia maschi che femmine – nel periodo in cui era a capo Jane Allen, dimessasi a dicembre.
Le accuse formali di maltrattamento e comportamenti a danni di atleti reiterati nel tempo – l’olimpionico Nile Wilson parla di essere stato trattato come pezzi un pezzo di carne dalla B.G.

Hannah Whelan dichiara che Sarah Powell “Deve solo assicurarsi di apportare i cambiamenti, quelli difficili, e assicurarsi che le persone impiegate siano in linea con il nuovo approccio che dobbiamo vedere, e non siano quelle che stanno ancora causando problemi o consentire gli abusi passati”.
Al momento si attende la chiusura e il conseguente rapporto della White Review, che porterà a svelare tutti i retroscena e gli imputati che tramite la figura di Allen, hanno avuto un ruolo determinante in questi tre quadrienni olimpici – dice la Whelan, olimpionica a Pechino e Londra.
Non fosse bastato lo scandalo USA GYM-Nassar a buttare benzina e ombre su un movimento che sembrava ormai da anni estraneo e lontano agli scandali degli anni ottanta – in quella che è stato il quadriennio olimpico più duro di sempre dai tempi della SGM.