Giornata conclusiva per la ginnastica artistica in quel di Tokyo. Dopo più di dieci giorni entusiasmanti che ci hanno trascinato con la mente e con il cuore nella terra del Sol Levante, è ora di chiudere questa fantastica avventura olimpica e darci appuntamento a Parigi 2024.
Un’edizione dei Giochi che ci ha regalato lacrime di gioia e commozione, grazie alla bellissima finale al corpo libero di ieri, in cui Vanessa Ferrari si è tinta di argento portando in Casa Italia la prima medaglia olimpica individuale per l’artistica femminile.
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Durante la giornata di oggi si è disputata l’ultima finale per la femminile, quella a trave, con il grande rientro di Simone Biles, assente alle altre finali per salvaguardare la sua salute psico-fisica.
Come specificato da lei stessa sui suoi canali social, la campionessa statunitense sta soffrendo di “Twisties”, un disturbo che non le permette di collegare correttamente testa e corpo durante gli elementi con avvitamento e che nel suo caso ha durata di circa due settimane. Ma Simone non si è data per vinta, e con mente salta ha deciso di scendere nuovamente in campo per concludere la sua seconda olimpiade in bellezza.
Una finale dolceamara, perché se da un lato c’è il rientro della campionessa a stelle e strisce, dall’altro c’è la rinuncia da parte di Larisa Iordache, che resta in panchina a causa di un dolore, fisico e morale, che non le permette di volteggiare sui 10 cm. Queste le sue parole sui social:
Non capiremo mai perché il percorso che scegliamo sia così duro per noi nei momenti in cui si ha bisogno di lasciarsi andare serenamente verso ciò che si vuole fare. Ho provato e sperato fino all'ultimo per questa finale olimpica. Sfortunatamente, ancora una volta, il mio percorso è stato irto di difficoltà ... questo dolore alla caviglia che sento è oltre la mia sopportazione come essere umano. Volevo farlo per me stessa. Per me e per colei che mi ha spronato lungo questa strada, che purtroppo non è più con me, e da cui non riesco più a ricevere una parola di incoraggiamento... ma so di avere l'amore incondizionato della mia famiglia. Vi voglio bene! È davvero difficile... perché questa volta pensavo davvero che sarebbe andato tutto bene.
Ma il mio percorso non si ferma qui con questa occasione infruttuosa. In questo momento mi prendo una pausa e ricomincerò quando sarò pronta per riprendere tutto da un punto di vista emotivo e fisico. Ai miei allenatori voglio dire che voglio loro bene perché, a prescindere dalla situazione, hanno creduto in me e in tutto ciò che ho fatto. E perché hanno iniziato con me questo percorso, anche quando non avevamo nessuno vicino a noi.
IL PODIO
Simone Biles rientra in campo gara e lo fa nel migliore dei modi: nonostante presenti un esercizio senza nessun avvitamento, con un’uscita semplificata in doppio carpio e non in Tsukahara avvitato, guadagna un bel 14.000 (E 7.900; D 6.1) corre a prendersi una medaglia di bronzo che per lei vale molto di più. Queste le sue parole ai microfoni della NBC:
Il bronzo vale più di tutti gli ori perché ne ho passate così tante negli ultimi cinque anni e nell’ultima settimana qui; è stato davvero emozionante. E sono fiera di me stessa e di tutte le ragazze. […] Non mi interessava come sarebbe venuto fuori, ero soltanto felice di aver fatto il mio esercizio e di aver gareggiato ancora una volta.

Le due medaglie più importanti vanno invece alle due cinesi, argento per Xijing Tang e oro per Chenchen Guan, super specialiste a queste attrezzo. Entrambe piazzano degli esercizi precisi, con gli arrivi piantati sui dieci centimetri, salti acrobatici alti e salti ginnici ampi. La Tang eccelle in pulizia, con la miglior esecuzione della giornata (E 8.233; D 6.0; tot. 14.266), ma la Guan con una nota D elevatissima, nonostante alcune mancate combinazioni, non lascia spazio a nessuno e guadagna il gradino più alto del podio (E 8.033; D 6.6; tot. 14.633).

LA GARA
La prima a salire sull’attrezzo più imprevedibile dell’artistica femminile è la canadese Elsabeth Black, che aveva rinunciato alla finale AA per prepararsi al meglio alla gara di oggi. La Black porta a casa una bellissima trave, con una particolare combinazione di doppio giro in passé + giro a gamba libera da cui purtroppo si sbilanca, pulita la parte acrobatica, chiude con un salto raccolto avvitato portando a casa un bel 13.866 (E 7.666; D 6.2) che la corona con una medaglia di legno.
Segue la cinese d’argento Xijing Tang con esercizio estremamente pulito, preciso e di spessore: entrata in rondata + teso smezzato seguita da una rondata + teso unito e da una bellissima serie ejambée cambio ad anello + enjambée ad anello + salto korbut che fa brillare d’eleganza il suo esercizio. Altre due serie composte da enjambée cambio + enjambée ad anello + flick e da ribaltata senza + enjambée sul posto + carpio divaricato. Dopo un giro in passé obbligatorio, chiude a sua olimpiade con un’uscita in doppio avvitamento.
Terza ginnasta all’attrezzo è Simone Biles, che nonostante il problema del momento, presenta un’esercizio di valore assolutamente non indifferente con la solita potenza a cui siamo abituati. Entrata in spaccata frontale per poi proseguire con i suoi amati tre giri in accosciata, serie di ribaltata senza + enjambée + carpio, passa poi alla serie acrobatica con un potentissimo flick + due tesi smezzati. Continua con un enjambée cambio collegato ad un cambio con mezzo, piccolo sbilanciamento che non consente di collegare il carpiato dietro che esegue fuori dalla serie; ruota senza, carpio con mezzo giro eseguito trasversalmente + enjambée con mezzo giro. Chiude con un doppio carpiato, saltellino e un sorriso smagliante che vale più di qualsiasi medaglia. Oggi, con questa performance, è bronzo, ma il suo percorso prima e durante i Giochi Olimpici la definisce una campionessa d’oro a tutti gli effetti.
Dopo di lei, la connazionale Sunisa Lee che si allontana dalla zona podio a causa di un grosso sbilanciamento dopo la serie ruota senza + 2 tesi smezzati, un peccato visto l’andamento del resto dell’esercizio, eseguito magistrarmente. Esce con un doppio avvitamento e guadagna lo stesso punteggio della Black, 13.866 (E 7.466; D 6.4), ma a causa di un’esecuzione più bassa scivola al quinto posto.
Urara Ashikawa, entrata dopo il ritiro della Iordache, sale per quinta e difende i colori del Giappone. Presenta un esercizio molto ricco di salti ginnici, ma con pochi collegamenti, chiuso con un bel triplo avvitamento. Paga qualche sbilanciamento di troppo e porta a casa il sesto posto in classifica con il punteggio di 13.733 (E 7.833; D 5.9).
Dopo la ginnasta giapponese è il turno di Vladislava Urazova, rappresentanta del Comitato Olimpico Russo. Belle linee, atleta di grande eleganza che però sbaglia la serie acrobatica presentando tre semplici flick al posto di un salto senza l’appoggio delle mani (obbligatorio da codice). Questo errore la pone in fondo alla classifica con 12.733 (E 7.733; D 5.0).
La penultima a salire sulla trave è la brasiliana Flavia Saraiva che putroppo non riesce a portare a termine il risultato sperato: con una caduta sull’attrezzo dalla serie acrobatica – poggia entrambe le mani sulla trave – e scivola al settimo posto con un punteggio di 13.133.
Chiude la finale a trave la super specialista e favorita Chenchen Guan, con una trave di valore nettamente superiore a tutte le altre. Non estremamente pulita, paga qualche sbilanciamento qui e là e qualche pausa di troppo, e perde anche qualche collegamento che le abbassa la nota di partenza di qualche decimo. Ciononstante, esegue un esercizio da incorniciare: entrata in enjambée cambio + enjambée cambio con mezzo giro + flick, rondata salto teso, enjambée cambio, serie con Johnson + carpio mezzo + enjambée mezzo. Prosegue con la parte mista composta da una bellissima serie con enjambée + ribaltata senza + enjambée sul posto + Korbut, per poi concludere con un semplice giro in passé e uscire in doppio carpio. La medaglia d’oro è sua!
Si conclude qui l’esperienza olimpica per le atlete della ginnastica artistica, un’avventura emozionante e particolare che siamo felici abbiate scelto di seguire insieme a noi. Adesso occhi puntati su Parigi 2024.