L’Ariake Gymnastics Centre di Tokyo oggi ha accolto per la prima volta in questa Olimpiade la Ginnastica Artistica con le Prove Podio della Maschile. Le tre le Suddivisioni in campo – le stesse delle gare ufficiali di qualifica –, a partire dalle 3.00 fino alle 15.00 orario italiano, hanno assaporato l’emozione di esibirsi per la prima volta nell’arena che ospiterà le gare.
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LA PROVA PODIO DEGLI ITALIANI– In terza suddivisione sono scesi in pedana anche Marco Lodadio e Ludovico Edalli, ma al momento non sono state fornite dichiarazioni ufficiali dalla Federazione Internazionale, che ha raccontato l’evento in diretta scritta sul proprio sito. Neanche la Federazione Ginnastica d’Italia ha rilasciato alcuna informazione sull’approccio degli azzurri al campo gara, ma su Twitter alcuni giornalisti presenti all’Ariake Arena hanno fatto sapere in modo estemporaneo al pubblico italiano che la prova podio degli azzurri è andata piuttosto bene. Marco ha mostrato un bell’esercizio agli anelli, pulito e controllato, al fianco di uno dei diretti contendenti al podio, il turco Ibrahim Colak. Ludovico è apparso un po’ stanco al corpo libero, ma ha dato sfoggio di una buona performance alle parallele pari, dove ha presentato anche un elemento che – se eseguito senza cadute o imprecisioni durante la gara ufficiale di Qualifica – prenderà il suo nome (e quello dell’americano Maloney che ha presentato la stessa originalità).
LE DICHIARAZIONI DI GIGI ROCCHINI – Ai microfoni della Federazione Ginnastica d’Italia, Gigi Rocchini ha commentato così la Prova Podio degli azzurri: “È simile a quella utilizzata in Serie A o agli Assoluti. Cambiano piccole cose. Ad esempio per tarare la tensione dei tiranti di sbarra e anelli qui si usa un dinamometro. Di solito in Italia usiamo delle maniglie che scorrono sui cavi di sostegno, regolando la trazione. Bisogna solo adattarsi al nuovo sistema di controllo, perché, ovviamente la tensione determina l’elasticità degli attrezzi“.
Sull’organizzazione dell’Ariake Arena, invece, il Tecnico dell’Accademia di Civitavecchia conferma la rigidità dei nipponici nel seguire il protocollo anti-covid. “Purtroppo non c’è stato modo di assistere alle gare delle altre squadre. Per ragioni di sicurezza sanitaria non ci fanno stare sugli spalti durante le precedenti suddivisioni, e così non è possibile sbirciare il livello degli altri. Che a volte aiuta per la definizione delle strategie di gara.” E sugli avversari aggiunge: “Le prove sono andate bene, con l’esercizio ci siamo. Il francese Samir Ait Said e il turco mi sembrano abbordabili, e stiamo parlando del numero uno e tre del mondo. L’approccio con l’attrezzo è stato positivo, l’umore è alto. Siamo pronti“.
SUDDIVISIONE 1 – A rompere il ghiaccio il ROC (Comitato Olimpico Russo), la Cina, Spagna e Ucraina, con i Gruppi Misti. La presenza di due dirette contendenti al podio (Cina e ROC) e di un’outsider potenzialmente insidiosa (Ucraina) ha reso questa prima rotazione molto interessante.
Tutti i russi al volteggio hanno mostrato salti esplosivi, e Nagornyy ha impressionato in prima diagonale al corpo libero sfoggiando un triplo salto carpiato indietro molto buono. La Cina non forza particolarmente al volteggio, ma alle parallele pari (uno degli attrezzi più forti per questa squadra) garantisce uno show di altissimo livello. Bene l’Ucraina con Radivilov e Kovtun che, con i suoi 17 anni, è l’atleta più giovane della Ginnastica Artistica Maschile. Parlando di età, Marian Dragulescu con i suoi 40 anni è, invece, l’atleta più anziano dell’Artistica, ma nonostante questo si mostra sempre a ottimi livelli sul suo attrezzo, il volteggio.
L’olandese Epke Zonderland fa molto bene alla sbarra, dove ha cercato di collegare due salti molto complessi (Kolman e Gaylord II). Rayderley Zapata mostra il suo nuovo elemento al corpo libero e su questo attrezzo fanno bene anche gli israeliani Dolgopyat e Shatilov.
Nikita Nagornyy Marian Dragulescu
Igor Radivilov Xiao Ruoteng
SUDDIVISIONE 2 – Gruppi Misti, Svizzera, Gran Bretagna e Brasile hanno testato gli attrezzi in questa suddivisione, ma i riflettori sono puntati senza dubbio sui padroni di casa del Giappone. Campioni olimpici in carica, i giapponesi sono scesi in pedana per simulare in tutto e per tutto la gara vera e propria. Kohei Uchimura – nonostante gareggi come Individualista esterno alla squadra – ha dato man forte ai compagni più giovani e ha sfoggiato un esercizio di livello alla sbarra, unico attrezzo in cui competerà a Tokyo. Ottimi salti alla tavola per il brasiliano Caio Souza e, in generale, buon lavoro di squadra per il Brasile. Anche quella inglese si mostra una squadra solida e costante su tutti gli attrezzi, e al cavallo il pluricampione olimpico Max Whitlock si esibisce in una prova podio giudicata impressionante.
Lo svedese Rumbutis stupisce per il quadruplo avvitamento al corpo libero, l’albanese Petrov per l’ottimo cavallo con maniglie (da 6.5 di difficoltà), mentre l’armeno Davtyan stupisce per aver portato a Tokyo un upgrade: il Kasamatsu con due avvitamenti.
Kohei Uchimura Matvei Petrov
Uche Eke Max Whitlock
SUDDIVISIONE 3 – Germania, Repubblica di Corea, Cina Taipei, Usa e i Gruppi Misti (di cui fa parte anche l’Italia) hanno testato gli attrezzi nell’ultima suddivisione. Gli americani sono apparsi tutti metodici, organizzati e precisi sui loro esercizi, ma hanno commesso diverse imprecisioni sulla tavola del volteggio.
Il coreano Yang Haseok in prova podio ha sfoggiato il volteggio che porta il suo nome: una ribaltata con triplo avvitamento avanti. Il turco Adem Asil ha sfoggiato il doppio teso con due avvitamenti in uscita agli anelli e anche lo specialista Ibrahim Colak si mostra in gran forma su questo attrezzo. Molto bene Carlos Yulo, che conclude il giro completo degli attrezzi in prova podio apparendo in forma smagliante. Il ginnasta filippino ha dichiarato che la telecamera distrae molto nella fase di attacco alla tavola del volteggio, e forse è per questo che tutti i ginnasti sono stati tutti così fallosi durante le rotazioni alla tavola.
Carlos Yulo Team Germania
Ibrahim Colak Sam Mikuliak
Domani le Prove Podio delle suddivisioni dell’Artistica Femminile, dove le azzurre scenderanno in Prima Suddivisione, alle 3.00 ora italiana.