A mente fredda, qualche giorno dopo la fine della nona edizione della World Age Group Competition di Baku (AZE) – la più importante competizione per gli Junior dell’Aerobica – abbiamo chiesto alla DTN Luisa Righetti un commento sulla prestazione degli Azzurrini.
“Sono contentissima di come i ragazzi abbiano affrontato questa gara.” – ci dice come prima cosa la Righetti – “I risultati parlano, due quarti posti importantissimi con 6 atleti che hanno fatto tantissimo in termini di spessore di esercizi proposti. Insomma, un’Italia juniores in netta crescita rispetto al passato.”
“C’è ancora qualche nazione dalla quale dobbiamo prendere spunto, quanto meno per aspetti tecnici e coreografici. Ma le nostre Note D (i quozienti di difficoltà) sono superiori a quasi tutti gli altri competitors. Solo la Russia ci ha superato in alcuni esercizi, ma parliamo di 0,05.”



Ritiene quindi che vada migliorata maggiormente l’Esecuzione (Nota E) e/o l’Artisticità (Nota A)?
“Considerando le prestazioni degli altri, siamo li e reggiamo egregiamente il confronto. Ricordo che parliamo di mezzi decimi ma se c’è un punto in cui possiamo ancora migliorarci è l’artisticità. E questo, anche perchè siamo uno dei pochissimi paesi al mondo a non avere un proprio centro permanente di preparazione.”
Ci spiega meglio quest ultimo passaggio?
“Innanzitutto, ci tengo a sottolineare come questa non sia una giustificazione. Però è un dato di fatto che le più forti nazioni al mondo abbiano, appunto, un centro di preparazione totalmente dedicato. In Italia, le altre discipline lo hanno, ma l’Aerobica no.
E questo come incide a livello di preparazione?
“Pensiamo solo all’ultimo anno di pandemia. Alcuni di questi 6 atleti, fino a dicembre non hanno avuto le rispettive palestre aperte con la conseguenza di non potersi ovviamente allenare. In giro per il mondo, invece, le nazioni hanno approfittato per radunarsi nei centri tecnici. Questo, si intuisce facilmente, è stato per loro sicuramente un plus.
Come dicevo prima, però, non la considero una giustificazione, anzi! Sono doppiamente contenta perchè, nonostante le difficoltà e le distanze, questi ragazzi hanno dato tutto quello che avevano, ottenendo dei risultati davvero lodevoli.”



Passando a degli aspetti generali, che atmosfera c’era in questa che è stata la prima competizione internazionale dopo la pandemia?
“Devo dire che il primo giorno ho notato un livello effettivamente sottotono rispetto all’ultima competizione internazionale. L’abbiamo definita “post pandemic level” che, in realtà, era ovviamente pronosticabile. Già dal secondo giorno, però, ho visto ambientarsi meglio tutti e superare questo gap dell’impatto del giorno precedente.”
Non l’abbiamo vista a bordo pedana con gli Junior, come mai?
“Avete notato bene perchè in effetti per gli junior sono stata in giuria.”
In giuria? Come mai? Non è così usuale per una DTN
“E’ vero, non si usa per i Direttori Tecnici Nazionali durante delle competizioni di così alto spessore. Inoltre, non ero partita sapendo di dover stare in giuria. Sul campo, causa la poca partecipazione di alcune nazioni, è servito il mio contributo e l’ho dato volentieri. Ma sono già in tuta, pronta per assistere i Senior da bordo pedana.”
“Devo aggiungere, però, che è stato molto utile giudicare i nostri diretti avversari per avere una visione più tecnica e dettagliata e per capire come aggiustare il tiro per il futuro.”

Adesso tocca ai Senior!
“Esattamente! L’altro ieri abbiamo fatto il cambio di testimone. Sono partiti gli junior e mi hanno raggiunto i Senior. Il 24, giorno dell’arrivo, è stato ovviamente di riposo. Ieri e oggi si stanno svolgendo gli allenamenti e, da domani, inizieranno le qualifiche.”







Tutte le foto dalla 9th World Age Group Competition sono di @MeloGym, che ringraziamo per la concessione.