In una nota ufficiale, questo pomeriggio, il CONI ha sciolto ogni dubbio su chi porterà la bandiera dell’Italia alla cerimonia di apertura dei Giochi della XXXII Olimpiade.
“PRIMA”STORICA – Per la prima volta nella storia il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha scelto di affidare a due atleti l’onore di fare da portabandiera nella spedizione Azzurra in Giappone.
Saranno, infatti, gli olimpionici Jessica Rossi ed Elia Viviani gli alfieri dell’Italia Team in rappresentanza del Tiro a Volo e Ciclismo.
Peraltro, nella storia dei portabandiera – che vide la sua istituzione nel 1912 quando venne assegnato al ginnasta Alberto Braglia – queste due discipline non avevano mai avuto l’onore di vedere nominati propri atleti in occasione del solenne momento che sancisce l’inizio della manifestazione a cinque cerchi.

LA GINNASTICA PORTABANDIERA – Il nostro sport ha visto 4 suoi grandi esponenti avere l’onore di condurre, sventolando il tricolore, la cerimonia di apertura. Oltre al già citato Alberto Braglia (Stoccolma 1912) ci furono: Pietro Bragaglia (Londra 1908, prima volta in cui ci fu la sfilata), Miranda Cicognani (Helsinki 1952, prima donna in assoluto e la più giovane di tutti i tempi con i suoi 15 anni) e Jury Chechi (Atene 2004).

IPOTESI FERRARI – Dopo il bronzo conquistato a Basilea, il Presidente della FGI Tecchi si era molto esposto, anche con i media, dicnedo che avrebbe proposto a Malagò il nome della Ferrari come portabandiera.
Poche ore fa, proprio al termine della Giunta CONI che ha assegnato a Rossi e Viviani questo onore, il numero uno della Ginnastica italiana ha rilasciato alcune dichiarazioni all’AdnKronos dicendosi non rammaricato dalla scelta della Giunta del Coni.
“Ognuno pensa al proprio sport e Vanessa per la sua storia sportiva poteva assolutamente essere presa in considerazione – ha dichiarato Tecchi – Detto ciò i portabandiera potevano essere solo due e la scelta non è criticabile. Ora non ci rimane che incrociare le dita e sperare che Vanessa arrivi al top alle Olimpiadi e riesca a conquistare quella medaglia che le è sempre sfuggita per coronare la sua strepitosa carriera”.