Sofia Raffaeli continua a stupirci e a confermare la sua eccezionale preparazione nelle pedane di World Cup.
La ginnasta italiana ha solo 17 anni ed è alle sue prime esperienze internazionali da senior ma ha già conquistato 4 medaglie e un quarto posto all-around a Tashkent.
La musica che accompagna la splendida esecuzione di Sofia è “Tango de amor”. Il particolare colore del body in perfetto abbinamento col nastro è in sintonia con l’atmosfera del brano musicale scelto.

Il punteggio totale della finale di specialità a Tashkent è stato di punti 22,100. i parziali sono i seguenti: il valore D 13,70 e il valore E 8,40.
Il punteggio molto buono delle difficoltà è dato dalla somma delle circa 20 AD (difficoltà di attrezzo) che Sofia esegue senza sbavature, dalla serie di passi di danza del valore fisso di 0,30 (all’interno della quale possiamo ammirare un’altra bellissima difficoltà di attrezzo) e dalle seguenti difficoltà corporee (BD): 2 giri in penche, 4 giri in penchè boucle, 2 giri boucle con aiuto delle mani (e una particolare AD di lancio boomerang che però viene conteggiata nel punteggio D3-4), 1 giro in sgambata, una serie di 2 salti enjambè entournant con flessione della schiena, un salto enjambè con flessione della schiena, un equilibrio in penchè e un equilibrio in planche.

Sofia esegue quasi tutte le BD in abbinamento a delle AD, ciò rende più complessa l’esecuzione della BD per la ginnasta, ma allo stesso tempo ne aumenta il valore. A completare il valore D Sofia esegue 5 rischi difficilissimi sia per la modalità di lancio che per i criteri di ripresa dell’attrezzo il punteggio dell’esecuzione è molto buono in quanto Sofia non ha mai perso l’attrezzo e inoltre ha eseguito pochissimi errori di maneggio del nastro e di corpo.
Si ricorda che il nastro è lungo 6 metri ed è l’attrezzo più difficoltoso da maneggiare: per questo motivo rispetto ai punteggi degli altri attrezzi di gara, i punteggi del nastro sono sempre un po’ più bassi.
È inoltre da sottolineare che questa medaglia d’argento di Sofia Raffaeli è doppiamente storica: era la ginnasta più giovane in gara ed ha battuto la campionessa mondiale in carica Dina Averina.
Da giudice vorrei evidenziale la stupenda composizione artistica dell’esercizio (come sempre per gli esercizi di Fabriano delle allenatrici Ghiurova e Cantaluppi), in questo caso la continuità dei movimenti del nastro è data da uno studio preciso dei collegamenti che rendono i movimenti della ginnasta in connessione a quelli del nastro con una fluidità non facile da ottenere con questo codice dei punteggi che richiede velocità e numerose difficoltà d’attrezzo e costringono la ginnasta a essere molto concentrata e precisa per tutta la durata dell’esecuzione.
La prossima gara in cui vedremo Sofia Raffaeli sarà la Final Six a Torino e non vediamo l’ora di ammirarla nuovamente in pedana.