La tradizione della Fiamma olimpica che brucia per tutta la durata dei Giochi Olimpici risale all’antica Grecia, e nemmeno un anno di pandemia globale ha impedito a quel sacro fuoco di ardere. In questa edizione più di altre il compito simbolico affidato alla fiamma, quello di illuminare il cammino di atleti e atlete che hanno come obiettivo la partecipazione alle Olimpiadi, risulta importante e significativo.
UN ANNO IN GIAPPONE- Il Fuoco sacro proveniente da Olimpia, in Grecia, staziona in territorio giapponese dal 20 marzo 2020. A seguito del rinvio al 2021 delle Olimpiadi, per più di un anno è stato ospite prima al nuovo Olympic Museum di Tokyo, poi in innumerevoli Prefetture sparse in lungo e in largo per il Giappone. Accolta con entusiasmo e curiosità dal popolo nipponico, si stima che solo in questi mesi la fiamma olimpica abbia ricevuto più di 62.000 visitatori.
L’ACCENSIONE DELLA TORCIA- E ieri, 25 marzo, il suo viaggio ufficiale attraverso la nazione che ospiterà la trentaduesima edizione dei Giochi ha avuto inizio con l’accensione della Torcia olimpica a Fukushima.
La scelta di questa prima tappa non è stata affatto casuale: in questi giorni, infatti, ricorre il decimo anniversario del disastro nucleare di Fukushima Dai-ichi, le cui conseguenze ancora si riversano in modo catastrofico sugli abitanti di quelle zone del paese. Far partire il viaggio del Fuoco olimpico verso Tokyo proprio da lì è stato un messaggio di vicinanza e di speranza che ha animato le strade della città di Fukushima.
Il cammino della torcia è partito a Naraha, nella Prefettura di Fukushima, dal centro di allenamento delle prime tedofore della torcia di Tokyo 2020: le componenti della Nazionale giapponese di Calcio Femminile. Meglio nota come Nadeshiko, la nazionale giapponese di Calcio Femminile – che ha all’attivo un titolo vinto al Campionato del Mondo FIFA 2011 – ha ceduto poi la torcia ad altri tedofori che avranno il compito di scortarla fino a Fukushima.
È iniziato così il conto alla rovescia per l’inizio delle Olimpiadi, con i 121 giorni di viaggio della torcia attraverso il Giappone. Tedofora dopo tedoforo, il viaggio della fiamma olimpica ha il fine ultimo di accendere il fuoco nel braciere all’Olympic Stadium di Tokyo, che – come da tradizione – brucerà per tutta la durata dei Giochi. Queste le parole che il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach: “Seguiremo il cammino della Torcia Olimpica con grande entusiasmo nelle prossime settimane. La vista della fiamma olimpica sarà un momento davvero emozionante, non solo per il popolo giapponese, ma anche per le centinaia di atleti e atlete provenienti da tutto il mondo, molti del quali vedono i Giochi di quest’anno come una luce in fondo al tunnel. Il countdown finale ha adesso avuto inizio e in 121 giorni di tempo il braciere delle Olimpiadi sarà finalmente acceso.“
DA FUKUSHIMA A TOKYO- Il percorso che seguirà la torcia sarà accompagnato da personalità di spicco del paese ospitante i Giochi, che, nelle vesti di tedofore e tedofori, accompagneranno la Torcia olimpiaca attraverso il Giappone toccando città e luoghi simbolo del paese come Nara, Osaka, Okinawa, Nagasaki, Hiroshima, Kyoto e tante, tante altre città.