Attraverso un video pubblicato sui profili di Facebook, YouTube e Instagram la European Gymnastics ha voluto sentire le voci di tre volti noti della Ginnastica continentale, chiedendo a Roxana Popa (Spagna, Ginnastica Artistica Femminile), Nils Foss (Danimarca, TeamGym) e Alexandra Agiurgiuculese (Italia, Ginnastica Ritmica) di raccontare come hanno vissuto la sospensione e la ripresa degli allenamenti in vista dei grandi appuntamenti in arrivo.
Questo quanto raccontato dai tre ginnasti nella videointervista pubblicata quest’oggi:
QUARANTENA
Roxana Popa: all’inizio, la quarantena è stata difficile per tutti, specialmente per gli atleti di punta perché è stata un’interruzione della routine e della preparazione in vista delle Olimpiadi di Tokyo; penso che abbiamo tutti avuto dei momenti di instabilità dal punto di vista emotivo e psicologico e anche fisicamente, sebbene abbiamo dato del nostro meglio per mantenere lo stato di forma, è stata dura riprendere.
Nils Foss: il 12 Marzo è stato il giorno in cui il COVID-19 è stato dichiarato come “pandemia” e sempre in quello stesso giorno sono state chiuse le frontiere della Danimarca. Ho cercato di mantenere la motivazione per rimanere in forma pensando fuori dagli schemi, cercando di ricavarmi un po’ di spazio per gli allenamenti e aggiungendo delle cose nuove, come per esempio il salto con la corda.
Alexandra Agiurgiuculese: ho passato la mia quarantena a casa con la mia famiglia. Ho svolto delle sedute con la mia allenatrice e le mie compagne: ero un po’ triste e nervosa, ma ho compreso la situazione in pieno, dal momento che stare a casa era necessario.
IL RITORNO IN PALESTRA
Roxana Popa: dopo circa 3 mesi di quarantena, forse un mese fa siamo stati in grado di tornare in palestra e riprendere gli allenamenti. È stato difficile – gratificante ma difficile – dal momento che il fisico non rispondeva sempre in modo ottimale ed è stato più faticoso. Ma fortunatamente, abbiamo il tempo di recuperare la routine e la forma.
Nils Foss: per consentire l’allenamento hanno dovuto stabilire delle norme. Così, ogni volta che entriamo e usciamo dalla palestra dobbiamo disinfettare mani e piedi. Inoltre, in palestra c’è un limite massimo di 30 persone per l’accesso.
Alexandra Agiurgiuculese: sono rimasta a casa un mese e alcuni giorni. Quando sono rientrata in palestra ero così emozionata di vedere la mia allenatrice e le altre ginnaste… ero felice perché tornavo alla mia vita normale, alla mia routine quotidiana.
MOTIVAZIONE
Roxana Popa: adesso la mia motivazione principale è sapere che avrò il tempo di prepararmi al meglio senza alcuna pressione o preoccupazione. Sono calma perché so che ho tempo per lavorare fisicamente e mentalmente e so che arriverò in perfetta forma alle Olimpiadi di Tokyo.
Nils Foss: al momento la mia motivazione più grande è saper utilizzare al meglio il tempo: il tempo che passo è quello su cui ora devo focalizzarmi al fine di migliorarmi.
Alexandra Agiurgiuculese: ho molte motivazioni, come il sostegno della mia famiglia e dei miei amici. Ma una spinta fortissima fra tutte è quella della partecipazione alle Olimpiadi oltre alla possibilità di tornare a presentare i miei nuovi esercizi alle prossime competizioni importanti.