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Uno sguardo oltre la Manica: la voce di Eleonora e Ana, tecniche della nazionale britannica di Ginnastica Ritmica

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Pur non essendo una delle nazioni più forti a livello continentale e Mondiale, il Regno Unito sta cercando di farsi conoscere nel mondo della Ginnastica Ritmica.
Dopo un periodo di grandi nomi che hanno partecipato a gare di prestigio internazionale come quelli di Laura Halford, Stephani Sherlock e Hannah Martin (tutte e tre ritirate e con all’attivo la partecipazione all’ultima edizione dei Giochi del Commonwealth tenutasi due anni fa a Gold Coast) oltre la Manica si sta già lavorando per selezionare le ginnaste che prenderanno parte all’edizione del 2022, che si terrà a Birmingham.

Tra i nomi che potranno ambire alla partecipazione alla manifestazione multidisciplinare che comprende le colonie dell’Impero Britannico, ci sono due nomi che abbiamo imparato a conoscere nel corso delle ultime due stagioni: Saffron Severn (classe 2004) e Alice Leaper (classe 2003), allenate rispettivamente da Eleonora Baio e Ana Blackburn. Abbiamo chiesto alle due tecniche di raccontarci la loro esperienza e di parlare delle loro ginnaste, oltre a qualche dettaglio sui loro allenamenti, completamente diversi dai nostri.

LE PROTAGONISTE DELLA NOSTRA INTERVISTA
Eleonora Baio, di origini giuliane, comincia a praticare la Ginnastica Ritmica alla Società Ginnastica Triestina, con la quale ha disputato alcune gare nella categoria Allieve.
Successivamente è passata al club sloveno BOR (appartenente alla minoranza slovena) con il quale ha gareggiato dal 1995 al 2007, iniziando ad allenare nel 2001.
Dal 2007 si trasferisce a Udine e nel 2008 comincia la collaborazione con il Gruppo Coreografico Stelline, facendo partecipare le sue ginnaste ad alcuni Campionati Interregionali e Nazionali nelle annate 2012/2013/2014.
Nel corso dei tre anni sopracitati, frequenta i corsi e i master della Federazione Ginnastica d’Italia, ottenendo la qualifica di Tecnico Federale.
Nel 2014 si trasferisce a Londra e inizia a collaborare con due club della capitale britannica. Nel 2015, incontra Stefano Sirianni e fonda la Rhythmic Excellence.

Ana Blackburn, di nazionalità romena, è stata più volte Campionessa Nazionale nel suo paese.
Ha fatto parte per otto anni della squadra nazionale romena, con la quale ha partecipato a numerose gare internazionali, oltre a partecipare a tre edizioni del Campionato del Mondo (Parigi 1994, Siviglia 1998 e Osaka 1999).
Ha inoltre conquistato la medaglia di bronzo europea nella prova con le 6 funi e due quinti posti nel concorso generale a squadre e nel misto con 4 cerchi e 4 clavette al Campionato Europeo del 1993, tenutosi a Bucarest.
Da allenatrice ha conquistato numerosi titoli individuali e di squadra con la sua società, la Flyde Coast Rhythmic Gymnastics Academy di Preston.
Sua sorella gemella Elena è anche lei tecnica per l’Elana Gym di Cerveteri, squadra laziale impegnata nel nostro Campionato di Serie C.

Da dove hai iniziato la tua preparazione e cosa ti ha spinto a scegliere il Regno Unito?
Eleonora Baio: sia io che il mio compagno abbiamo scelto il Regno Unito per trovare qualcosa di compatibile per entrambi, dal momento che lui lavora nel campo dell’informatica. Io invece volevo trasferirmi in Regno Unito per migliorare la conoscenza dell’inglese.
Sono arrivata nel paese senza le ambizioni di rimanere nella Ritmica, anche se non volevo abbandonarla del tutto in quanto non mi ero posta dei limiti di tempo per ritornarvi, anche se dopo due mesi il mio arrivo ero già in palestra.
Qualche mese prima del mio arrivo il mio compagno si era già trasferito, e allora durante quel periodo ho voluto mandare dei Curriculum e da lì mi hanno chiamata subito. Sebbene fossi venuta per approfondire l’inglese e godermi un po’ anche Londra, ho direttamente iniziato a lavorare: mi mancava la palestra e così ho cominciato subito ad allenare.
Ana Blackburn: ho iniziato ad allenare in Romania subito dopo la fine della mia carriera, allora avevo vent’anni, e ho cominciato nel mio club di provenienza.
Mi sono trasferita in Gran Bretagna nel 2002, allenando la squadra locale di Ginnastica, prima dando lezioni di coreografia per la Ginnastica Artistica. Poi mi è stato suggerito di trasferirmi in un centro ricreativo, dove cercavano un’allenatrice per la Ginnastica Ritmica, quello che faccio tuttora.
Ho iniziato ad allenare quasi dieci anni, prima a livello ricreativo e poi ho ottenuto più ore per gli allenamenti, e grazie a quest’occasione ho avuto modo di allenare da 1-2 ore a 25-30 ore settimanali.
Mai avrei pensato che le mie allieve potessero rappresentare la Gran Bretagna a livello agonistico: qui la cultura dello sport è diversa e lo sport agonistico non è l’obiettivo principale della vita di molti ragazzi.

Qual è stato il percorso che ti ha portato allenare in Regno Unito?
EB: non ho dovuto fare nulla, in quanto nel 2012 avevo preso il Brevetto Federale di Terzo Livello in Italia. Quando sono arrivata qui nel Regno Unito ho dovuto inviare tutti i documenti alla British Gymnastics e sono riusciti a riconvertire il mio stesso livello, riuscendo così a partire da “Allenatrice Nazionale”.
AB: ho fatto tutti i miei esami da tecnica in Romania, e una volta arrivata ho inviato tutto alla British Gymnastics.
In Romania ho anche preso la laurea in Scienze Motorie e dei brevetti per insegnare nelle scuole.

Prima dell’emergenza Coronavirus, come si svolgeva un “allenamento tipo”?
EB: dal momento che le lezioni scolastiche finiscono molto tardi e che la società si trova a Londra, non riusciamo a cominciare gli allenamenti prima delle cinque o delle sei del pomeriggio, inoltre la maggioranza delle palestre non apre prima di quell’ora.
Gli allenamenti si svolgono più intensamente nel fine settimana: durante i sabati e le domeniche le ragazze si allenano dalle 5 alle 6 ore in entrambe le giornate, mentre durante la settimana ci dedichiamo a qualcosa di più specifico, come la preparazione fisica o la danza.
AB: visto che qui in Regno Unito l’istruzione è obbligatoria, le ragazze vengono in palestra subito dopo le lezioni. Puoi scegliere se non andarci, ma credo che l’educazione sia importante, perché non si può mai sapere cosa porterà il futuro.
Le ragazze vanno a scuola dalle 9:00 alle 15:00/15:20 e una volta conclusa la giornata scolastica, vengono in palestra e cominciano gli allenamenti alle 16:00, per poi finire alle 20:00.
Ci alleniamo quattro ore al giorno e il sabato, passano l’intera giornata in palestra.

Le due ginnaste seguite dalle due tecniche intervistate: Saffron Severn e Alice Leaper.

Le vostre atlete di punta hanno preso parte a delle competizioni di alto livello internazionale. Cosa ne pensate delle loro prestazioni e cosa c’è da migliorare in vista del ritorno in pedana?
EB: delle prestazioni di Saffron (Saffron Severn) sono molto soddisfatta, perché la ragazza ha fatto un percorso molto particolare. Solamente tre anni fa gareggiava nel Livello 3 (in Inghilterra ci sono cinque livelli) ed era molto indietro, poi è passata al Livello 4 e successivamente al Livello 5, il che è molto raro, in quanto le ginnaste ci impiegano molti anni per arrivarci.
C’è stato un miglioramento repentino: è entrata in nazionale l’anno prima del Mondiale Junior, prima non ha avuto grandi possibilità di miglioramento.  Si allenava molto poco e tutto è cambiato molto velocemente fino a due anni fa, e da Gennaio 2018 è nel giro della Nazionale.
Ha dovuto cambiare gli orari scolastici: prima saltava un giorno alla settimana, poi due e successivamente ha iniziato a studiare da privatista.
Da Gennaio 2019 è stata selezionata per prendere parte alle prime competizioni internazionali e ne ha fatte tre prima di disputare il Mondiale Junior, e mi ritengo soddisfatta delle sue prestazioni in quanto siamo partite da zero esperienza.
Nel corso di queste esperienze ha inoltre raggiunto alcuni “Personal Best” in fatto di punteggi.
C’è da migliorare la tenuta di gara: dopo aver partecipato alla Ritam Cup di Belgrado e al Torneo Internazionale di Portimao nel concorso generale Junior, Saff ha fatto una sola gara sul programma completo da Senior, il Torneo di Udine. Inoltre, era stata selezionata dalla Federazione per disputare le World Cup di Pesaro e Baku, ma purtroppo per via dell’emergenza Coronavirus sono saltate queste occasioni.

Saffron Severn durante il Concorso Generale alla Happy Cup di Gent (BEL) dello scorso anno.

AB: quando ho iniziato ad allenare, Alice (Alice Leaper) era molto piccola: abbiamo iniziato a lavorare insieme un’ora alla settimana, e dall’età di undici anni ha iniziato ad allenarsi più seriamente.
Ammetto che se avessi iniziato a lavorare duro con lei già da piccola, avremmo visto ancora più progressi.
Sta facendo un ottimo progresso che vedo in lei ogni anno, migliorando sempre di più: è una ragazza consapevole e sta lavorando moltissimo ogni giorno. In queste settimane a casa, quando non si allena con me, sta facendo del lavoro extra (miglioramento delle abilità di maneggio, lavoro con l’attrezzo, flessibilità, danza) … e le sta piacendo!
Da piccola non ha avuto dei grandi risultati, ma non abbiamo mai mollato e del gruppo che ho avuto in precedenza, è stata la prima che è migliorata così tanto.
Prima di passare alla categoria Junior e di compiere dodici anni, ha ottenuto la qualificazione ai Campionati Britannici e al momento, il nostro obiettivo è quello di entrare nella squadra dei Giochi del Commonwealth del 2022, che si terranno a Birmingham: in caso Alice dovesse ottenere la possibilità di parteciparvi, sarà in gara con la squadra di casa, l’Inghilterra.
Intanto ci stiamo allenando per prendere parte al Campionato Europeo che si terrà a Kiev alla fine di Novembre, ma siamo in attesa di novità sul rientro in palestra: in caso i voli per l’Europa dovessero ripartire, Alice proverà a venire in Italia per allenarsi con mia sorella Elena, che mi sta aiutando con gli allenamenti online.

Alice Leaper impegnata nel Concorso Generale della World Challenge Cup di Guadalajara (ESP)

A livello di pubblico, com’è la partecipazione alle gare?
EB: i British Championship (Campionati Nazionali) sono molto partecipati.
In quell’occasione, la Ritmica gareggia in contemporanea all’Acrobatica, infatti ci sono le due pedane l’una di fianco all’altra e gli esercizi si alternano: grazie a questo, il pubblico raddoppia in quanto è presente il pubblico delle due discipline. Inoltre le competizioni vanno avanti dal tardo pomeriggio fino alla sera, il palazzetto è illuminato come se fosse uno spettacolo, di conseguenza diventa un qualcosa di prestigioso e c’è anche la diretta sul canale della British Gymnastics.
Poi ci sono gli English Championship, poco seguiti e le altre gare locali, che hanno un pubblico ridotto.
AB: purtroppo, a livello di partecipazione del pubblico la Ginnastica Ritmica è poco sentita, in quanto non è uno sport popolare. Nonostante questo, la Federazione sta cercando di renderlo popolare e aprirlo ai bambini.
Sfortunatamente, alla televisione vengono trasmessi solo i Campionati Nazionali di Ginnastica Artistica, mentre quelli di Ritmica non vengono considerati.
Ciò dispiace ma speriamo che nel futuro qualcosa possa cambiare!

Cosa esportate dalla scuola italiana?
EB:
in realtà non molto, in quanto lavoriamo sullo stile bulgaro.
La scuola bulgara è la mia preferita, infatti mi sono sempre ispirata a loro: non credo di aver esportato molto dalla scuola italiana.
AB: dal momento che mia sorella allena in Italia, ne parliamo ogni giorno.
L’ammontare della determinazione e dell’impegno delle allenatrici e delle ginnaste è enorme: in Italia, ci sono centinaia di società e migliaia di ragazzi che praticano la Ginnastica a livelli diversi, ecco perché il livello della Ginnastica italiana è così alto!
Sfortunatamente, non possiamo scegliere così tante ginnaste, dal momento che non ce ne sono: a volte, dobbiamo lavorare con quello che abbiamo a disposizione e provare a fare Ginnastica con chi viene solo per allenarsi.
Diversamente dall’Italia, vi sono dei collegiali di squadra, che vengono convocati dalla Direttrice Tecnica (Maria Gateva) 5-6 volte all’anno per 3-4 giorni di allenamento. Durante questi allenamenti, le ginnaste provenienti da tutto il paese vengono selezionate per la Squadra Nazionale, svolgono un collegiale di 3-4 giorni con lei e le sue assistenti.
Purtroppo questo è l’unico allenamento centralizzato che le ginnaste possono avere: rimangono lì per dormire, mangiare e allenarsi 8-9 ore al giorno… vorrei tanto che ci fosse l’occasione di farlo in modo permanente!
In quest’occasione, la DTN presenzia agli allenamenti e dice alle ginnaste cosa migliorare, visiona gli esercizi e ci propone vari tipologie di potenziamento, maneggio dell’attrezzo e poi, ci dà un feedback su cosa c’è da lavorare.

Come state gestendo gli allenamenti in queste settimane di Lockdown?
EB: con le ginnaste dell’agonismo stiamo lavorando per tre ore al giorno, fatta eccezione per due giorni. Ovviamente non si può fare tutto, quindi abbiamo cercato di colmare le loro lacune, lavorando sulle debolezze e sulla preparazione atletica, in modo che quando le ragazze potranno rientrare, saranno più forti fisicamente e mentalmente.
Abbiamo cercato di aumentare la flessibilità e il maneggio di base. Inoltre abbiamo fatto due competizioni tra cui una sull’espressività, un fattore che si poteva lavorare nel corso di questo periodo. Inoltre le singole ginnaste hanno fatto delle Masterclass con delle ginnaste molto famose mentre la Federazione ha organizzato numerosi allenamenti online, uno ogni settimana.
AB: le ragazze stanno ancora facendo la scuola online, così i nostri allenamenti cominciano non appena concludono la giornata scolastica.
Ci vediamo ogni giorno per un allenamento online su Zoom per tre ore al giorno, dal lunedì al venerdì, per un totale di quindici ore alla settimana.
Alcune ragazze trovano questo un po’ intenso, ma sono sorpresa del fatto che ci siano dei miglioramenti. All’inizio, ero preoccupata al riguardo, ma poi mi sono resa conto che questa è una bella occasione per migliorarsi.

In ultimo, chi volete ringraziare?
EB: ringrazio moltissimo la British Gymnastics per averci sempre supportato prima di tutto come club e in particolare nel 2019 in tutto il percorso (mio e di Saffron) verso i Mondiali Junior. Ho molta stima per la nostra federazione e si sta lavorando per migliorare la Ginnastica e portare la Ritmica ad un livello più alto con buoni risultati già visibili, ricordiamo il bronzo per team Junior al Torneo Internazionale di Portimao del 2019 con Elizabeth Popova e l’altra medaglia di bronzo assieme alla Squadra Junior al “Prize of Queen Margarita” di Varna dello scorso anno.
Inoltre desidero ringraziare Maura Rota, per i suoi insegnamenti durante alcuni corsi effettuati in Italia, spero di rivederla in futuro.
AB: vorrei ringraziare di cuore gli amministratori del Ribby Hall per il sostegno, la mia amica Camelia Ivanov, gli allenatori della City of Manchester Rhythmic Gymnastics Academy (in modo speciale Claire Morgan), oltre ai genitori e alle meravigliose ginnaste della Flyde Coast Rhythmic Gymnastics Academy per il loro impegno e sostegno.
Un grande grazie va alla British Gymnastics perché crede in noi e ci dà tante meravigliose opportunità.
Ma il grazie più grande di tutti va a mia sorella Elena per essere sempre presente, senza di lei non sarei arrivata fino a qui.

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